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Percorrendo da Bressanone la Val Pusteria si incontrano diversi paesaggi, che vanno dal pascolivo al boscoso, dal roccioso al glaciale. Il primo "assaggio" dolomitico lo si ha nei pressi di Valdaora, dove, dietro il turistico Plan de Corones si innalza dominante il gruppo dei Colli Alti, con vette allineate che superano a stento i 2500 metri ma che regalano panorami unici dalle loro sommità. La Cima dei Colli Alti in particolare è raggiungibile da diversi e svariati punti, anche se l´accesso più interessante per paesaggio e varietà tecniche risulta certamente quello dal Lago di Braies attraverso la semplice Via ferrata di Valdaora.
Dalla SS 49 della Val Pusteria, fra gli abitati di Monguelfo e Villabassa, si biforca sulla destra la strada d´accesso alla Valle di Braies e all´omonimo lago e la si percorre per la sua totalità fino a trovare, poco prima del bellissimo lago, dei parcheggi a pagamento sulla destra. Dal parcheggio una carrozzabile in buone condizioni conduce in breve al maso Riedl (1563 m), dal quale la strada lascia il posto a un largo sentiero che ora più ripido conduce verso l´Alpe Casere (1937 m). Poco prima della Malga Casera Nuova, un sentiero segnato sulla destra conduce attraverso un fitto bosco nei pressi del Monte Prà della Vacca (2140 m), ottimo punto panoramico sulla conca pascoliva dove sorge Valdaora e sul turchese lago di Braies. Poco sotto la vetta, in direzione Nord, si guadagna una verde insellatura, che segnala l´inizio della salita alla vetta dei Colli Alti.
Segnavia e tracce conducono in ripida salita attraverso la dorsale erbosa della Cima Dieci e portano con fatica a raggiungere le roccette sgretolate poste nei pressi dell´attacco della ferrata.Una lunga fune metallica punta verso l´alto e permette di guadagnare velocemente quota fra sfasciumi e ciuffi d´erba, che risultano particolarmente insidiosi in caso di terreno umido. Con un breve tratto aereo ci si avvicina alla cresta e presso la cima Dieci (2380 m) si passa sull´assolato fianco meridionale, dove il cavo termina e le rocce lasciano spazio ad ampi pascoli erbosi, che si risalgono velocemente fino alla sommità con grossa croce metallica (2542 m).
Dalla vetta, tracce e segnavia evidenti puntano in direzione SE verso il lago di Braies e raggiungono in venti minuti scarsi la Furcia di Braies (2235 m) dove il sentiero si biforca: a sinistra, attraverso il sentiero 20, si raggiunge per stretti tornantini e roccette la Malga Casera Nuova e quindi il percorso svolto all´andata (via più veloce), mentre a sinistra (segnavia 22 A) si prosegue su creste erbose e roccette fino a raggiungere Malga Foresta (1590 m), rifugio alpino posto in una splendida vallata alpina: da qui, rientro al lago di Braies attraverso il frequentatissimo sentiero 19 (calcolare almeno un´ora di marcia in più per questa variante).
Bellissimo e non impegnativo itinerario in una zona delle Dolomiti poco conosciuta ma ugualmente gratificante. Da non lasciarsi sfuggire il giro del limpidissimo lago di Braies nel rientro.