L´Altissima, vista dal Rif. Petrarca; in rosso la via di salita

Una delle più alte vette della Val Venosta.

Dalla Val Senales, poco prima di arrivare a Certosa – Karthaus, si imbocca (evidente segnalazione per la Val di Fosse – Pfossental) la strada che, inizialmente scende e attraversa il Rio di Senales - Schnalserbach, poi comincia a salire ripidamente la dx orografica della Val di Fosse fino al suo termine [Jaegerrast - Casere di Fuori (q.1693 m)], dove troverete il posteggio a pagamento (informarsi telefonicamente sulle modalità, che probabilmente cambiano in base all’orario, alla stagione e ai giorni della settimana). Ora, comincia una lunga passeggiata (consiglio un approccio ciclistico…) sulla strada sterrata che solca la Val di Fosse (Sentiero Naturalistico “Vivere le Malghe”- Almerlebnisweg; sentiero 24; Alta Via di Merano - Hohenweg), inizialmente con andamento NE poi, all’altezza della Casera di Mezzo – Mitterkaser 1954m, si prosegue in direzione est oltrepassando Rableid Alm 2004m e, Maso Gelato - Eishof 2071 m. L’ambiente in valle è molto aperto, con bella vista sulle cime di confine Italo-Austriaco (sx) e le cime del Gruppo Tessa - Texel Gruppe (dx e fondovalle). In seguito, la strada sterrata diventa un po’ più stretta, ma sempre molto comoda e, con svariate serpentine sale al Passo Gelato - Eisjochl 2895m. Si apre il panorama sulla Val Passiria - Passeiertal e, in particolare, la Pfelderer Tal – Val di Plan. In breve si raggiunge il Rifugio Petrarca – Stettiner Hutte 2875m (fin qua c.ca 12km).

Dal rifugio si seguono i segnavia a monte della struttura (n°48) e, sempre con andamento nord, si risale una dorsalina che ad un certo punto si abbandona traversando a dx su cengia, arrivando a toccare la cresta est della montagna (q.3150). Si cambia direzione e, ci si alza verso W, seguendo un po’ a dx e, un po’ a sx la suddetta cresta. Alcuni facili tratti attrezzati accompagnano nella salita. Arrivati a q.3340 si prosegue verso nord, su cenge, tratti attrezzati e sentiero, in alcuni punti sfasciumoso, rimanendo per lo più sul versante est. Oramai in vista della cima, si percorrono una quarantina di metri di cresta leggermente aerea e si arriva in vetta (3480 m).

Come per la salita. Alcuni tornanti della strada militare si posso tagliare tramite tracce di sentiero

Grandiosa vista a 360°, sulle Stubaier Alpen; zona Gran Pilastro; le Dolomiti al completo…, Cima d’Asta (Lagorai), Gruppo di Tessa, Brenta, Presanella, Ortles Gruppe, Gruppo del Bernina, Oztaler Alpen e, le lunghe lingue di ghiaccio che scendono nelle valli austriache. Dalla vetta, è possibile proseguire con percorso attrezzato alla cima NW, Hochwilde Nordgipfel (percorso da verificare perché nel nostro caso, con la quantità di neve trovata sulla normale, [ramponi e piccozza indispensabili] eravamo in ritardo coi tempi di luce solare e, non abbiamo fatto in tempo…).
Le esposizioni inserite in legenda sono riferite alla sola Normale. I tempi di salita e discesa dalla cima sono un po´ dilatati per la presenza di neve. Con neve residua la salita diventa alpinistica con utilizzo di ramponi e piccozza.
Il rifugio è stato investito da valanga nel 2014 e dovrà esser ricostruito dunque, informarsi sull’avanzamento della cosa (da informazioni su internet ho recepito che è attivo solo il servizio ristoro, verificate…).
Segnalo, inoltre, che la "via normale" negli ultimi anni è stata "spostata", prima saliva sul fianco est fino a prender la cresta NE per poi arrivare in vetta; sulle mappe Kompass (anche la nuova...) e Tabacco è segnata la vecchia via.

La cima vista dalla Val di Fosse

La cima vista dalla Cima delle Anime - Seelenkogel

In vetta