Campanile dalla Croda Lussato

Meno celebrato ed appariscente di ben altri Campanili Dolomitici, anche nella Schiara si erge un monolite con queste sembianze. Essendo quasi attaccato alla parete S della Schiara, da lontano è poco identificabile, ma avvicinandosi assume una sua precisa fisionomia. Dedicato ad Alvise Andrich, forte rocciatore agordino perito nel 1951, negli anni 50/70 era abbastanza frequentato dagli alpinisti che soggiornavano al rifugio 7° Alpini, nonchè era palestra di esercitazione per i militari Alpini di stanza a Belluno

Da Belluno si raggiunge la frazione di Bolzano Bellunese, quindi per stretta strada asfaltata, si sale alla località di Case Bortot (q. 700 m - parcheggio). Per ottimo sentiero segnavia 501, nonchè Alta Via n. 1, si risale tutta la Valle dell´Ardo, fino a raggiungere il rifugio 7° Alpini (q. 1500 m - ore 2,30). Dal rifugio si sale verso N incontro alla parete della Schiara, lungo i segnavia 503 e 514, fino a raggiungere l´ inizio della via ferrata Zacchi, nei pressi del caratteristico "Porton". Si cala per ghiaie verso destra, quindi attraversando in direzione del Pelf (E), si sale per gradoni rocciosi( I)e facili cenge costeggiando prima la base del Torrione Cico e successivamente il Campanile Andrich e oltre fin sotto la verticale di un nero camino-colatoio che anticipa il massiccio Torrione Agnoli ( q. 1800 m - ore 3,30). Qui inizia l´arrampicata vera e propria.

Si sale per circa 30 metri su gradoni rocciosi fino a raggiungere una buona cengia (III-chiodi per sosta), quindi si prosegue per la stessa verso sinistra fino alla base del tetro buio camino che divide il Campanile dalla parete S della Schiara. Si risale il camino arrampicando sulle rocce di destra (III), rientrando nello stesso all´altezza di un grosso masso che lo ostruisce (chiodi per sosta). Per rocce più facili (II), ma spesso umide e friabili si raggiunge una stretta forcella (chiodi per sosta), al culmine del canale, giungendo in vista del Torrione Cico sul versante opposto. Verso sinistra si arrampica per una paretina con scarsi appigli (III) fino ad un largo cengione detritico sottostante la piccola cupola sommitale che si scala a sua volta per un breve camino sul versante occidentale fino all´ aerea sommità ( q. 2020 m - ore 5,00).

Come lungo la via di salita, utilizzando gli ancoraggi in loco per le calate in corda doppia.

Questo Campanile, che un tempo era una prova di abilità per i giovani alpinisti bellunesi, ora è passato nel dimenticatoio. Rimane tristemente solo una scalata di ripiego in caso di maltempo per i pochi arrampicatori impegnati nella zona del Rifugio 7° Alpini. Sulla vetta oramai, nessuna traccia.

Canale E dalla cengia iniziale

Forcelletta e torretta finale

Verso il Rifugio 7° Alpini