Piramide erbosa che emerge lungo la dirupata ed articolata cresta che dal monte Pelf cala ad E verso la Valle del Piave. Il versante sud-orientale sovrasta con alti dirupi la piana della foresta di Cajada e l´alta Val Desedan.
Da Longarone si raggiunge verso S la frazione di Faè, quindi seguendo chiare indicazioni si risale per la stretta e ardita rotabile masfaltata, che in sinistra orografica della Val Desedan, conduce al Pian de le Stele nella Foresta di Cajada (q. 1157 m - ampio parcheggio)-
Dai pressi delle casere di Cajada-Pian de le Stele, si risale per prato verso N su buon sentiero segnavia 529. Superato un tratto in zona boschiva, si risale un valloncello in vista di strani torrioni rocciosi, quindi con alcune svolte si rimonta una ripida pala di larici. Raggiunta una radura erbosa, si prosegue verso destra (N), fino a raggiungere un valico prativo sul filo di cresta che separa la conca di Cajada con il Canale del Maè (Selle del Gravedel (q.1713-ore 1,30). Si prosegue quindi verso destra (E), per segnavia 572 lungo la cresta in direzione della visibile cuspide del Zimon de Cajada. Il percorso, logico ma non sempre evidente per l´invadente vegetazione, alterna vari saliscendi e si snoda sfruttando i tratti più aperti ed agevoli nei contrapposti versanti.Quando la cresta si impenna rocciosa, la si aggira sulla sinistra e con breve risalita tra folte macchie di mughi, si raggiunge la sommità (q. 1819 m - ore 2,00 - grande croce).
Come per la salita.
Interessante e non lunga escursione ad un ottimo belvedere sui monti di Zoldo e della Valle del Piave. Dalla vetta è sconsigliato proseguire verso E lungo il segnavia 572 che cala a Pirago di Longarone. Lo stesso si presenta assai lungo, con dei tratti su esposte pale e di difficile individuazione.
