Ingabbiata tra le poderosi moli della Roda di Vael e della Sforcella, precipita verticale a W per circa 200 metri verso Carezza. Sul versante orientale, rivolto alla Gran Busa di Vael, cala invece con un ripido ma non difficile pendio erboso.
Dal Passo di Costalunga (q. 1745 m) si scende per circa 1 chilometro in versante Val d´Ega, fino all´ abitato di Carezza. Da qui con impianto di risalita si raggiunge in circa 10 minuti il rifugio Paolina (q. 2127 m). Il rifugio è raggiungibile eventualmente anche a piedi dal Passo di Costalunga , per elementare sentiero 552, in circa ore 1,15.
Dal rifugio Paolina, ci si incammina su sentiero 552 diretto al rifugio Fronza alle Coronelle, fino ad un bivio segnalato (ore 0,30). Si prosegue ora in salita verso destra su segnavia 551, in direzione del Passo del Vaiolon, racchiuso tra la rossa parete della Roda di Vael ed il Testone del Vaiolon. Per sentiero assai ripido, si risale un erto canale, si supera un breve salto di roccia con l´ausilio di una scaletta metallica e si raggiunge il Passo del Vaiolon (q. 2550 m - ore 1,30). Dal valico si prende la labile traccia che verso sinistra, assai ripidamente, risale il pendio erboso del Testone del Vaiolon, fino a raggiungere il punto più elevato della cresta sommitale rivolta verso Carezza (q. 2644 m - ore 1,45).
Dalla vetta è possibile e consigliabile, seguire verso N la traccia che attraversa il ghiaione sottostante la parete S della Sforcella e cala senza difficoltà nuovamente sul sentiero 551, poco distante del passo del Vaiolon.
A torto, pochissimi tra i numerosi escursionisti che giungono al Passo del Vaiolon, effettuano questa breve digressione. Il panorama verso il Latemar e la conca di Carezza, nonchè sulla vicinissima parete N della Roda di Vael ove sale la via ferrata, è infatti notevole.
