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Pizzo Baciamorti - 2009 m

Via Normale Pizzo Baciamorti
Il Pizzo Baciamorti


Regione: Lombardia Bergamo
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Campelli
Punto di partenza: Quindicina (q. 1304 m) Val Brembana
Versante di salita: S-SE
Dislivello di salita: 750 m - Totale: 1600 m
Tempo di salita: 2,15 h - Totale: 5,30 h
Difficoltà: E
Periodo consigliato: tutto l´anno
Punti di appoggio: Rif. Gherardi (q. 1687 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero e traccia segnata
Libro di vetta: si
Cartografia: KOMPASS N.104 - Alpi Orobie Bergamasche,Valle Brembana,Valle Seriana 1:50000
Autore: Enrico Nava
Data della salita: 30/09/2015
Data pubblicazione: 30/09/2015
N° di visualizzazioni: 31906


Introduzione:

Il Pizzo Baciamorti fa parte di quella lunga dorsale di monti che fa da spartiacque fra la Val Taleggio e la Valtorta, partendo dall´ ameno Monte Venturosa e arrivando al dolomitico Zuccone Campelli: in mezzo, tante altre cime di rinomata fama , tutte sulla soglia dei 2000 m e tutte apprezzate sia nella stagione estiva che invernale grazie agli ampi dorsali erbosi che ne fanno vette facilmente raggiungibili praticamente da chiunque in qualunque condizione. Insieme al Sodadura e all´Aralalta, il Pizzo Baciamorti presenta un facile ma interessante accesso, specialmente dal punto di vista panoramico.


Accesso:

Si risale la provinciale di Valle Brembana fino a San Giovanni Bianco, dove, dopo la chiesa, si imbocca a sinistra la SP 25 della Valle Taleggio. Raggiunto l’abitato di Sottochiesa si sale a destra verso la frazione di Pizzino, dove, prima di entrare nell’abitato, si prende a destra la strada che porta fino a Quindicina – Capo Foppa, dove si parcheggia l’auto (1300 m circa).


Descrizione della salita:

Dal parcheggio, si ignorano le indicazioni per il Rifugio Gherardi e si segue invece il sentiero 153 che punta verso destra il già ben visibile Passo Baciamorti. Il sentiero porta comodamente in un´ oretta alla Baita Baciamorti, senza compiere dislivelli significativi ma permettendo all´escursionista di gustarsi appieno l´ ambiente boschivo; dalla baita si sale ora fra arbusti il vicino Passo Baciamorti (1549 m), che gode di un´ ottima visuale sull´abitato di Cassiglio e che verso destra permette l´ ascesa al Monte Venturosa: ignoriamo questo sentiero e seguiamo a sinistra le indicazioni per il Pizzo Baciamorti. Il sentiero si fa ora decisamente più ripido e con fatica si risale in maniera decisa la dorsale erbosa del Pizzo: dopo circa un´ ora su questa ampia cresta pascoliva si giunge infine alla Madonnina di vetta (2009 m), dalla quale si gode un panorama impareggiabile sulla quasi totalità della catena orobica.


Discesa:

Dalla cima si prosegue verso Ovest in direzione del vicino Monte Aralalta (2003 m), la cui sommità, sormontata soltanto da ometti in pietra, si raggiunge con facilità in una decina di minuti di cresta erbosa. Da qui si scende sempre verso Ovest lungo il segnavia 101 in maniera decisa fino a toccare la bella conca pascoliva della Baita Cabretondo prima e la Bocchetta di Regadur poi, dove a quota 1853 m è posta la caratteristica Baita Regina. Ignorando il bivio di destra che conduce al Sodadura e al Rifugio Cazzaniga, si scende a sinistra sul sentiero 120 attraverso un canalone detritico e molto friabile che si attraversa con attenzione con l´aiuto di alcune assi di legno. In breve si giunge al Rifugio Battisti e al contiguo Rifugio Gherardi (1687 m), dove non ci si deve lasciar sfuggire una sosta, peraltro meritata. Dal rifugio si scende fra i pascoli ai vicini Piani dell´Alben (1538 m) e quindi, in un rado bosco, si arriva a Quindicina, dove è posta l´auto.


Note:

Giro ad anello decisamente appagante e alla portata di tutti. Una punto di merito in più va assegnato a tale itinerario se percorso d´inverno, dove anche delle semplici ciaspole bastano per arrivare in un ambiente comunque di alta montagna e magnifico per i panorami che sa offrire.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 02/10/2015 dalla redazione di VieNormali.it
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