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Cima del Lago - Diedro Consiglio - Dall´Oglio - 2650 m

Via Normale Cima del Lago - Diedro Consiglio - Dall´Oglio
Tracciato della via


Regione: Trentino Alto Adige Bolzano
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Fanis
Punto di partenza: Capanna Alpina (q. 1726 m) Val Badia
Versante di salita: SW
Dislivello di salita: 900 m - Totale: 1800 m
Tempo di salita: 8,30 h - Totale: 11,00 h
Difficoltà: EEA - AR - IV+ - D
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Rifugio Scotoni (2040 m)
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: no
Cartografia: Guida CAI-TCI Dolomiti Orientali vol. 1 part. I, Antonio Berti
Autore: Alessandro Rossi
Data della salita: 11/07/2015
Data pubblicazione: 12/08/2015
N° di visualizzazioni: 10120


Introduzione:

La via nel grande diedro della Cima del Lago è stata inaugurata da Paolo Consiglio, forte scalatore della SUCAI di Roma, da M. dall´Oglio e G. Micarelli nel 1954. Si tratta di una via estetica e completa per varietà di situazioni presentate: zoccolo friabile, camini, fessure, traversate, ricerca, capacità di protezione, ecc... E´ un itinerario ormai divenuto classico, la roccia nel diedro è ottima, friabile sullo zoccolo.


Accesso:

Da San Cassiano in Val Badia, o dal Passo Valparola, seguire la strada fino ad Armentarola e dal ponte su un largo torrente pieno di ghiaia, percorrere la stradina che porta al ristorante Capanna Alpina, ove si parcheggia (1gg, 5 euro). Da qui, seguire la strada che si inoltra nella valle verso il rifugio Scotoni e raggiungerlo (2040 m, ore 0,45 dal parcheggio). Proseguire oltre il rifugio per il sentiero che costeggia il torrente e porta al Lago Lagazuoi (ore 0,30). aggirare a sinistra il lago (NW) e dirigersi verso la Cima del Lago che qui appare in tutta la sua possenza e per tracce (vari percorsi) portarsi all´imbocco del diedro sudovest. L´attacco della via è 50 m a sinistra del fondo del diedro, sotto la verticale di una grande svasatura visibile in alto a sinistra dei tetti (cordino su clessidra sopra un pilastrino, ore 0,30 dal laghetto).


Descrizione della salita:

Per lunghezze di corda:

L1: salire in verticale sopra la partenza fino a raggiungere una cengia con strapiombetti su cui si sosta (40 m, III, sosta su 2 chiodi, il percorso non è obbligato).

L2: superare la fascia di placche un po´ a sinistra dove è più facile, poi superare una fessurina sulla destra ed entrare in una zona a gradoni. In alto a sinistra si scorge uno spuntone scollato dalla parete, appena accanto ad un diedro. Andare nella sua direzione ma fermarsi su cengia 5-6 m sotto (50 m, III, molti detriti e roccia friabile, sosta su clessidra con cordini).

L3: salire in direzione della svasatura sovrastante superando cenge e placche un poco sulla destra (3 cl.), sempre su roccia friabile, e sostare nella nicchia alla base di essa (50 m, III+, sosta su 2 chiodi ravvicinati o su comodo spuntone).

L4: ci sono 2 possibilità: o salire sulle placche stando a sinistra del fondo del canale (roccia compatta, IV) oppure superare il canale sul suo fondo (II-III, roccia friabile e detritica). Giunti in prossimità della cengia mediana, salire con molta cautela su un pendio di roccia marcissima e piena di detrito e sostare sulla cengia sotto strapiombi rossi (50 m, sosta poco sicura su 1 chiodo).

L5: traversare sulla cengia verso il diedro oltrepassando uno spigolo rossiccio ed una nicchia nerastra (ometti) e sostando su un ripiano sotto la verticale di una nicchia gialla di forma circolare ( 45 m, sosta su 1 spit).

L6: superare lo strapiombo sopra la sosta grazie ad un masso ed entrare nella nicchia (2 spuntoni), uscirne a destra su scaglie solide (1 ch. nel giallo, non visibile dal basso) ed approcciare la fessura a destra. Salire tale fessura e dalla sua fine, traversare in leggera discesa a destra su ottima roccia (2 cl.) fino a raggiungere la scomoda sosta alla base di una lunga fessura ( 25 m, IV continuo, sosta su due chiodi scomoda).

L7: salire tutta la serie di fessure verticali sopra la sosta (4 ch.) superando anche una difficile scaglia. Arrivati in un catino alla base della fessura principale del diedro la sosta si trova su un terrazzino appena a sinistra (40 m, IV+ continuo, sosta su un bong rosso ed un chiodo. Per utilizzare il bong serve un cordino).

L8: proseguire per diedrini in verticale sopra la sosta ( 2 ch.)fino ad una nicchia gialla 15 m sotto il grande e ben visibile costolone centrale del diedro, la sosta è su un ripiano appena a sinistra (40 m, IV, sosta su una clessidra ed un chiodo).

L9: salire ora la fessura principale del diedro fino al costolone (IV), imboccare il ramo che piega a destra superando un lungo diedro verticale ( IV+ atletico, ch.), continuare a salire le fessure fino ad una zona con diverse nicchie che offre varie possibilità: si può sostare su clessidra sul ripiano di sinistra (scomodo), si può seguire il diedro fino alla nicchia gialla più alta (V, ch.), si può aggirare il difficile risalto delle nicchie passando a sinistra per scaglie e ritornando nel diedro tramite una cornice che passa sopra una nicchietta piccola (laborioso ma facile) e sostando nella nicchia superiore (50 m, IV+ sostenuto, sosta su chiodo nella nicchia gialla, o su clessidra in basso).

L10: superare lo strapiombo della nicchia (V- atletico) e proseguire seguendo la grande fessura di fondo del diedro o la placca appena a sinistra (2 clessidre, di cui una di eventuale sosta intermedia) fino a sbucare sulla cresta sommitale (55 m, IV, sosta su spuntone, tiro fantastico).


Discesa:

Dall´uscita la vetta è raggiungibile per cresta verso sinistra (20 min. tra andata e ritorno, I), mentre per scendere occorre seguire la traccia con ometti che si abbassa lungo il versante NE, dapprima a sinistra eppoi a destra, superando vari risalti su bancate di roccia friabile e detritica in direzione della Forcella del Lago. La traccia porta ad una paretina che obbliga ad una corda doppia di 25 m, onde raggiungere la banca sottostante (è vicino al pinnacolo della cresta sopra la forcella che si vede bene dall´uscita). Da qui per varie tracce scegliere il tragitto meno faticoso per raggiungere il ghiaione e quindi la forcella del Lago (ore 0,45 dall´uscita), per sentiero nel canalone si ritorna al Lago Lagazuoi.


Note:

Le prime 5 lunghezze necessitano di sangue freddo e cautela a causa della roccia detritica, il percorso indicato non è obbligatorio ma il più seguito. Nel diedro la roccia è ottima e solo qualche appiglio si muove. Cordini, dadi e friends sono assolutamente indispensabili.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 17/08/2015 dalla redazione di VieNormali.it
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Via Normale Cima del Lago - Diedro Consiglio - Dall´Oglio - Il diedro dal basso

Il diedro dal basso

Via Normale Cima del Lago - Diedro Consiglio - Dall´Oglio - Tiro d´uscita
Tiro d´uscita

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