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Cima della Bondasca - 3286 m

Via Normale Cima della Bondasca
Tratto finale cresta nevosa NE


Regione: Estero Estero
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Masino
Punto di partenza: Loc. Laret (q. 1368 m) Val Bondasca
Versante di salita: vari
Dislivello di salita: 2050 m - Totale: 4150 m
Tempo di salita: 7,30 h - Totale: 11,3 h
Difficoltà: EEA - AG - II+ - PD
Periodo consigliato: giugno - settembre
Punti di appoggio: Rif. Sciora (q. 2120 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia su ghiacciaio
Libro di vetta: no
Cartografia: Pizzo Badile Carta 1:40000 Cartografia LEGENDA Srl Novara
Autore: Giorgio Leoni
Data della salita: 07/06/2015
Data pubblicazione: 26/06/2015
N° di visualizzazioni: 7521


Introduzione:

La Cima della Bondasca, secondo la toponomastica svizzera, o Pizzo del Ferro Centrale, secondo la toponomastica italiana, è una cima bifida che poco risalta dallo spartiacque e dal sottostante bacino di accumulo del ghiacciaio della Bondasca. In compenso la sua ascensione si svolge in un ambiente bellissimo e severo, contornata com´è dai giganti di granito del Badile, con la sua mitica parete NE e lo spigolo N, del Cengalo e la sua parete N, e delle imponenti Sciore. La salita è facile, ma si svolge in ambiente glaciale di tutto rispetto e richiede attenzione nell´attraversamento dei crepacci che si incontrano dopo il primo e secondo pianoro e per questo motivo è stata classificata PD.


Accesso:

Da Milano per la SS36 del Lago di Como e dello Spluga fino a Chiavenna. Qui si devia per San Moritz ed il Passo del Maloja. Appena dopo la dogana di Castasegna si perviene al paesino di Bondo in Val Bregaglia. Prendere l´indicazione per il centro del paese e, tendo sempre la destra, per stradine strette, si perviene ad un parcheggio ove inizia la sterrata, a pagamento con parchimetro Euro 9 (al momento della nostra salita era fuori servizio) che sale alla località Laret. Al termine della sterrata, stretta ma dal fondo adatto a tutte le auto, si parcheggia in detta località a q. 1368 m. Qui inizia il sentiero, ben tracciato e ben segnalato che in 2,30 h sale al Rifugio Sciora q. 2120 m. Il sentiero parte dolcemente e si addentra nella Val Bondasca, lasciando a destra la deviazione per il Rifugio Sasc Furà, per poi inerpicarsi per tornanti e gradini di legno lungo il fianco W della valle. Qui già si possono ammirare le splendide pareti di granito che hanno fatto la storia dell´alpinismo. La salita si addolcisce verso quota 1900 m e con una traversata a mezzacosta si perviene al Rifugio Sciora q. 2120 m. (2,30 h dal parcheggio con passo tranquillo)


Descrizione della salita:

Appena dietro il rifugio si segue, per poche decine di metri, la traccia segnata con bolli bianchi che sale al Passo di Cacciabella, si piega a destra e per sfasciumi, blocchi instabili e nevai si punta alla quota 2394 m posta alla sommità della morena laterale destra (orografica) del ghiacciaio della Bondasca. Il percorso non è obbligato ma se si è fortunati si possono incontrare degli ometti che aiutano ad raggiungere la quota indicata. Altro possibile riferimento sono i pali su cui sono montati i sensori di movimento della frana del Cengalo, ben visibile la recente ferita con il suo granito più chiaro, in questo caso si monta sul filo della morena sotto la quota 2394 m che si raggiunge tenendosi sul filo ed aggirando grossi blocchi. Dalla quota o poco prima si individua il percorso più semplice per scendere, perdendo una cinquantina di metri, sulla lingua terminale del ghiacciaio della Bondasca. Nel pianoro innevato si indossa tutta l´attrezzatura, si calzano i ramponi e si forma la cordata e si inizia a salire in direzione S, prima dolcemente e poi con un risalto più ripido, tenendosi sul lato sinistro, salendo, del ghiacciaio, ma a distanza di sicurezza dalle sovrastanti pareti delle Sciore e dei loro canali carichi di neve e ghiaccio e che scaricano con frequenza. Arrivati ad al primo pianoro ci si sposta verso il centro del ghiacciaio e lo si percorre facendo molta attenzione ai crepacci assai insidiosi, ad inizio stagione, per l´inconsistenza dei ponti. La salita si fa poi più ripida con pendenza attorno ai 35° per arrivare al secondo pianoro preceduto anch´esso da una zona crepacciata e con un enorme crepaccio che si può passare su un ponte di notevole spessore. Con altra impennata si perviene al circo glaciale superiore, si piega leggermente a sinistra in direzione E puntando alla bella cresta nevosa di NE che sale dolcemente verso la cima della nostra meta. Appena sotto la crepaccia terminale conviene ritornare verso W e raggiungere il colletto fra la cima vera e propria ed una sua propaggine. Da qui si ritorna a E per neve, appena sopra la crepaccia terminale, si raggiunge un camino di circa quattro metri che con facile arrampicata ci consegna alla vetta (5 h dal Rifugio Sciora). Vetta costituita da blocchi di granito, senza croci, ometti o altro segno di riconoscimento e con spazio ristretto, ci si sta al massimo in due, fra il versante N e le pareti a precipizio del versante italiano a S.


Discesa:

Come per la salita. Dalla vetta si può scendere per la cresta W che su roccia porta al colletto che separa la cima dalla sua propaggine e da qui riprendere la traccia di salita. Il tratto si può proteggere rinviando su uno spuntone con una fettuccia (lasciata in loco). Al termine del ghiacciaio si può, anziché risalire a destra la morena e portarsi alla quota 2394, scendere in direzione W nella conca fra la morena laterale e la lingua residua del ghiacciaio, per ricongiungersi alla traccia segnata del Sentiero del Viale, ora chiuso causa frana del Cengalo, e poi andando a destra verso il Rifugio Sciora già visibile poco sopra. Discesa fatta velocemente in 2 h.


Note:

Ascensione di grande soddisfazione per l´ambiente, che nulla ha da invidiare alla più celebrata Yosemite Valley. Panorama di vetta grandioso con la via di salita dal paesino di Bondo ed il ghiacciaio a N, la Cima di Castello, il Disgrazia ed il Bernina a E, il Pizzo Occidentale del Ferro, il Cengalo ed il Badile a W ed innumeri montagne attorno. Difficoltà contenute se non per la presenza di crepacci da attraversare con attenzione ad inizio stagione, periodo della nostra ascensione. Il Rifugio Sciora era ancora chiuso per cui abbiamo dormito nell´accogliente rifugio invernale da 10 posti, con stufa (portatevi della diavolina per una più facile accensione della legna), acqua corrente, comodi materassini e caldi piumoni. Solo il prezzo disturba: 25 Euro a persona.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 28/11/2017 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Cima della Bondasca - Via di salita con la cima

Via di salita con la cima

Via Normale Cima della Bondasca - Discesa dalla crestina con Badile e Cengalo
Discesa dalla crestina con Badile e Cengalo

Via Normale Cima della Bondasca - Verso N con il ghiacciaio e la morena
Verso N con il ghiacciaio e la morena
www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 01/05/2024
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