Informativa Cookie: questo sito utilizza cookie tecnici propri necessari al suo funzionamento e cookie di profilazione di terze parti per visualizzare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dagli utenti nella navigazione in rete. Si invita a leggere la Cookie Policy in cui sono presenti le informazioni sui cookie utilizzati dal sito, su quali informazioni vengono raccolte e le istruzioni su come negare il consenso all'installazione di qualunque cookie. La prosecuzione della navigazione mediante accettazione dei cookie, chiusura di questo banner informativo, accesso ad altra area del sito, selezione di un elemento dello stesso sottostante questo banner (ad esempio di una immagine o di un link) o scorrimento della pagina verso il basso comporta l'automatica prestazione del consenso a utilizzare i cookie.

In conformità al provvedimento del Garante della Privacy del 8 maggio 2014, G.U. n. 126 del 3/6/2014, attuazione della Dir. UE sui cookie 2009/136/CE
OKLeggi la Cookie Policy

VieNormali.it

Le tue scalate online!

Pizzo Ligoncio - 3033 m

Via Normale Pizzo Ligoncio
Attacco finale alla vetta


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Masino
Punto di partenza: Strada consortile Verceia - Val di Ratt (q. 870 m) Valle di Ratti
Versante di salita: SW
Dislivello di salita: 2400 m - Totale: 4800 m
Tempo di salita: 7,00 h - Totale: 4,00 h
Difficoltà: EE - A - I+ - F+
Periodo consigliato: estate - autunno
Punti di appoggio: Biv. Primalpia (q. 1980 m) e Biv. Volta (q. 2212 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: no

Autore: Allegro Brighelli
Data della salita: 20/06/2015
Data pubblicazione: 26/06/2015
N° di visualizzazioni: 31791


Introduzione:

Il Pizzo Ligoncio è uno dei 3000 più selvaggi della Valchiavenna, svetta tra la Val Codera, Val di Ratti e la Val Masino, nel regno del granito. Offre una spettacolare vista dei colossi granitici della zona: dal Badile, al Disgrazia dal Sasso Manduino alla Sfinge. A Sud si vedono Legnone e Grigna, a Nord i 3000 della Valle Spluga.


Accesso:

Giunti a Verceia sulla SS36 bisogna chiedere il permesso in uno dei Bar del paese per salire sulla strada consortile che porta fino a poco sotto il Trecciolino (quota 870 m).


Descrizione della salita:

Dal posteggio si prende l’evidente sentiero che sale sulla sinistra; dopo pochi metri si incrocia il trecciolino che si segue fino alla diga di Moledana. Si sale ancora passando dall’omonimo borgo e poco dopo si attraversa il fiume in prossimità di una frana (1100 m circa) e si sale decisi verso EST evitando di passare per il borgo di Frasnedo.
Più avanti, poco dopo aver raggiunto il sentiero proveniente da Frasnedo, si incontra un bivio segnalato (1260 m c.a): si lascia a destra il percorso per il Passo Culmine, il Monte Bassetta e altre destinazioni e si sale a sinistra raggiungendo una cappelletta affiancata da una fontana; con pendenza più lieve, il sentiero si inoltra nella valle lungo il suo versante destro idrografico. A circa quota 1450 si incontra un ponte di legno che si attraversa passando sul lato sinistro del fiume. Qui si inizia a salire seguendo un evidente sentiero che nel giro di 1 ora e mezza porta al bivacco Primalpia (1980 m) dove si può pernottare.
Da qui si punta il rifugio Volta al centro del magnifico anfiteatro naturale di granito e con alcuni saliscendi lo si raggiunge in circa 75 minuti.
Dal Volta si segue il sentiero, ben indicato da bolli bianchi e rossi, che sale verso la bocchetta dello Spassato, dapprima su dossi erbosi poi su solide placche di granito. Verso i 2500 metri tagliamo verso destra seguendo dei visibili ometti ;poi dal pianoro a quota 2720 m c.a si sale senza difficoltà il canalone detritico (tracce). Poco prima di arrivare alla sua sommità (Bocchetta Orientale d’Arnasca, 2873 m), all’altezza di un masso al centro del canale, si vedrà sulla destra il grosso bollo rosso che indica l’attacco. Si superano alcuni saltini rocciosi (I+) leggermente esposti e, spostandosi un po’ a destra, si raggiunge una zona di gande che si risale (tracce e ometti) senza difficoltà fin sotto un ripido salto di rocce. Ci si sposta allora a sinistra, si raggiunge la cresta, si percorre una sorta di facile cengia leggermente esposta e, con un facile passaggio (I), si mette piede sulla calotta sommitale (ometto; 2940 m c.a) coperta di detriti. La si segue senza difficoltà raggiungendo la cima (3032 m; ore 1 dal pianoro; ore 2,15 dal rifugio).
SCALA MARCIO: SS.


Discesa:

Si può scendere seguendo il percorso della salita, ma noi abbiamo deciso di seguire il marcato sentiero che dal Volta passa per gli alpeggi di Talamucca e Camera restando sul lato destro del fiume. Più ripido e diretto di quello che passa per il Primalpia, arriva al famoso ponticello di legno a quota 1450 circa e da lì si segue la strada fatta in salita fino alla macchina.


Note:

La salita al Pizzo Ligoncio è un itinerario alpinistico consigliato per la varietà e la bellezza dell’ambiente in cui si trova immerso; dispendiosa ma ricca di soddisfazioni: si passa da boschi di latifoglie, a quelli con Larici e Abeti, per finire si sta immersi in un selvaggio anfiteatro di solido granito. La visuale dalla cima è impagabile. E’ consigliabile smezzarla in 2 parti perché dislivello (2400 m) e sviluppo (ben oltre 20 km a/r) richiedono un grado di allenamento piuttosto elevato. Si consiglia il pernottamento al Primalpia, tra i 2 bivacchi è senza dubbio quello più utilizzato ed attrezzato per ospitare escursionisti; è sempre aperto e non bisogna diventar matti a trovare le chiavi come al Volta.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 26/06/2015 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Pizzo Ligoncio - Vista dalla vetta sulla Val Chiavenna

Vista dalla vetta sulla Val Chiavenna

Via Normale Pizzo Ligoncio - Vista dalla vetta sulla Val Masino
Vista dalla vetta sulla Val Masino

www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 03/05/2024
Autore: Roberto Ciri - RC-WebSoft - P.IVA 03693250288
Privacy policy - Cookie policy