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Punta del Ciadin - 2919 m

Via Normale Punta del Ciadin
Vista da W dalla cima dell'Om Gran


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Marmolada
Punto di partenza: Rif. Cima Uomo (q. 2030 m) - P.so di S. Pellegrino Valle di San Pellegrino
Versante di salita: S
Dislivello di salita: 890 m - Totale: 1780 m
Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 5,00 h
Difficoltà: EE - A - I+ - F+
Periodo consigliato: giugno - ottobre
Punti di appoggio: Rif. Cima Uomo (q. 2030 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: no
Cartografia: TABACCO N. 06 - Val di Fassa 1:25000
Autore: Roberto Ciri
Data della salita: 20/11/2005
Data pubblicazione: 22/11/2005
N° di visualizzazioni: 8277


Introduzione:

Nonostante sia la seconda cima più alta del sottogruppo Costabella - Cima Uomo è poco frequentata ed in alcune carte il nome non è neanche riportato. Sulla carta Tabacco è quotata 2840 m, mentre altri riportano la quota 2919 m qui assunta. La sua mole domina la Val di S. Pellegrino insieme a Cima Uomo e la salita è una interessante e breve deviazione per chi compie la traversate dell'Alta Via Bepi Zac.


Accesso:

Dal Passo S. Pellegrino (1919 m) si imbocca una stradina fino al Rif. Cima Uomo dove si parcheggia. Ci si incammina verso NNE attraverso la pista da sci e i pascoli, puntando ad aggirare a destra l'altura chiamata Om Piccol. Si giunge così alla base del grande ghiaione e si segue la traccia verso destra, aggirando uno sperone roccioso, e per traccia prima evidente e poi più incerta andando a zig zag cercando di seguire i bolli rossi si rimonta il faticosissimo ghiaione puntando alla forcella dell' Uomo tra la Cima dell' Uomo e la Punta del Ciadin a sinistra di essa. Poco sotto la forcella (cartelli e gabbiotto di legno) seguire il segnavia verso sinistra che porta alla larga cengia detritica che taglia la parete S della Punta del Ciadin.


Descrizione della salita:

Seguire la comoda cengia con vari saliscendi e qualche tratto leggermente esposto, fino a salire su una forcella quadrata limitata da destra dalle pareti rocciose e a sinistra da un torrione ovaleggiante. Scendere poco oltre la forcella attraversando un canalone terroso appena prima di un forcellino con ometto di sassi. Invece di proseguire per il sentiero oltre il forcellino (continuazione dell'Alta Via Bepi Zac verso la Torre California) abbandonare la traccia e salire direttamente a destra per il canalone subito chiuso da grandi massi e tenersi sul lato sinistro fino a raggiungere una rampa sulla sinistra, non visibile dal basso. Risalire la rampa in obliquo verso sinistra per traccia (piccolo ometto di sassi) passando sotto una paretina (un po' esposto) e dopo pochi metri curvare a destra superando un piccolo gradino roccioso. Presso una ulteriore curva della traccia (ometto) salire a sinistra per roccette ad un intaglio di cresta in leggera esposizione (ometto). Si raggiunge così un pendio detritico con resti di costruzioni della 1° Guerra Mondiale e lo si risale verso destra, puntando ad una forcella rocciosa. Dalla forcella risalire una breve e stretta cengetta in salita un po' esposta, ma con dei piccoli buchi sulla parete che forniscono buoni appigli, la quale adduce ad un ripido canale gradinato di 5 m che si risale con l'aiuto di due gradini di ferro (I+), uscendo sul detritico crestone sommitale. Risalire direttamente le ghiaie fino a raggiungere in breve la sommità della cima W (q. 2885 m). Traversando per una forcella e risalendo con attenzione la successiva ripida e stretta cresta rocciosa (I) si raggiunge l'ometto di sassi della più alta cima E.


Discesa:

Come per la salita.


Note:

Interessante e breve salita per chi percorre l'Alta Via Bepi Zac o proviene dalla Punta delle Vallate, da abbinare alla salita di Cima Uomo, scalando così le due cime più alte del sottogruppo di Costabella - Cima Uomo. Riservata comunque ad escursionisti esperti con capacità di movimento ed orientamento su terreno detritico un po' da interpretare, ripido e con qualche passaggio esposto. Dalla cima si gode uno splendido colpo d'occhio su Cima Uomo e panorama dal Catinaccio alla Marmolada. In presenza di neve necessita di piccozza e ramponi ed eventualmente corda e la salita diviene alpinisticamente più interessante ed impegnativa.


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Via Normale Punta del Ciadin - Vista dal basso

Vista dal basso

Via Normale Punta del Ciadin - Sulla cengetta
Sulla cengetta

Via Normale Punta del Ciadin - La cresta sotto la vetta
La cresta sotto la vetta
www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 02/05/2024
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