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Monte Rosso di Verra - 3021 m

Via Normale Monte Rosso di Verra
Il Monte Rosso di Verra


Regione: Val Aosta Aosta
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Pennine - Gruppo Monte Rosa
Punto di partenza: Alpe Forca (q. 2297 m) Val Ayas
Versante di salita: S-E
Dislivello di salita: 724 m - Totale: 1448 m
Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 6,3 h
Difficoltà: EE - A - I - F
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Alpe Forca (q. 2297 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: no
Cartografia: IGC n. 5 – Cervino e Monte Rosa
Autore: Lodovico Marchisio
Data della salita: 11/08/2014
Data pubblicazione: 23/04/2015
N° di visualizzazioni: 5334


Introduzione:

Il Monte Rosso di Verra, o di Resy, è poco salito per la lunghezza dell´avvicinamento, il dislivello (1450 metri) e per la parte finale priva di segnaletica, è una spettacolare sommità rocciosa situata nella testata superiore dell´alta Val d´Ayas e rappresenta il migliore e più privilegiato punto d´osservazione su molti dei nostri 4000 delle Alpi con magnifica veduta dalla sua cima sulle principali cime dell´alta Val Ayas e il dirimpettaio Monte Rosa. Una tale montagna merita quindi più attenzioni e per agevolare i lettori di Vie Normali, con gli amici alpinisti Alberto Rossignoli e Giuseppe Borione, ci siamo avventurati alla ricerca di un nuovissimo percorso che anche se più bizzarro della Via normale riducesse il dislivello da 1450 m a 700 m, con 750 metri di dislivello risparmiati. Infatti l´unica salita sinora segnalata per accedere a questa cima partiva da Saint Jacques (1697 m) in Val d´Ayas ed essendo il sentiero ottimamente tracciato sino alla cima del Palon di Resy (2676 m), gli escursionisti qua giunti (ore 2,30 ad andatura lenta), disdegnavano di continuare per il Monte Rosso, limitandosi al massimo alla breve digressione ai sottostanti laghi di Resy (2570 m circa), punto di partenza per l´ascensione al Monte Rosso di Verra. Da qui in poi però il sentiero finisce! Per supplire al fatto di rendere se non più agevole almeno meno faticosa l´ascensione al Monte Rosso, che per i motivi citati all´inizio merita tutta la nostra considerazione ed una visita, abbiamo percorso tutta la valle di Gressoney sino a Staffal da dove parte la funivia di Sant´Anna che conduce all´intermedia da cui poi con la seggiovia Colle Betta (per distinguerla da quella che dalla valle di Champoluc, Frachey accede allo stesso valico) si perviene per l´appunto al Colle Bettaforca. Prima corsa da Gressoney Staffal ore 7,30 e di conseguenza gli impianti successivi si attengono per l´apertura e chiusura all´impianto di valle. Con 20 euro in tutto si può usufruire dei tre impianti, quindi è vivamente consigliato scendere con la seggiovia che perviene al Colle Bettaforca da Champoluc sino al pianoro sottostante che si chiama L´Alpe Forca da cui ha inizio la nostra ascensione.


Accesso:

Da Gressoney Staffal con funivia S. Anna e Seggiovia Colle Betta, poi dal Colle Bettaforca discesa a piedi o in seggiovia all´Alpe Forca ove inizia l´inusuale via normale di salita da questo versante.


Descrizione della salita:

Dall´Alpe Forca seguire una strada in terra battuta chiusa al traffico (per circa 100 metri) fino a ridosso di un costolone erboso ben evidente a destra della seggiovia (lato di arrivo), senza traccia ma di facile accesso, che sale in direzione dei laghi. In un´ora di piacevole salita senza alcun riferimento (basta comunque risalire il vallone abbastanza diretto e intuitivo) e senza percorso obbligato, si perviene obbligatoriamente nella conca dei sette Laghi di Resy. Da qui puntare verso il lago più grande e più alto (destra di chi sale) contrassegnato da un evidente ometto direzionale posto poco sopra. Girare a destra (verso di salita) aggirando predetto lago per volgere poi in alto a sinistra (N) lungo una cengia che traversa tutta la montagna puntando allo spigolo occidentale del monte. Intorno ai 2800 metri si incontra una pietraia composta da grossi blocchi frammisti a brevi svolte erbose. Gli ometti seppur non moltissimi (alcuni sono stati da noi ripristinati durante questa ricognizione del 14 agosto 2014) continuano, visibili però solo da vicino. Si svolta successivamente a destra portandoci sotto la nera bastionata sommitale del monte, ove vi è il passaggio chiave dell´intera salita. Alcune roccette inclinate sulle quali si sale agevolmente conducono ad un piccolo caminetto (I grado sup.) che giustifica l´attribuzione di difficoltà a questa montagna EE con un passo F. Tenendo però conto che usufruendo degli impianti (aperti anche da Champoluc, ma con più trasferimento da uno all´altro) tutto il percorso è privo di segnaletica e di sentieri, seppur affascinante, va percorso con la dovuta cautela e insieme a persone con un buon grado di orientamento e di pratica della montagna. Il caminetto nella parte bassa si presenta a forma di diedro ed è ben arrampicabile al centro sfruttando i numerosi appigli che lo mantengono ad un livello di facile e piacevole arrampicata (10 metri). Una volta usciti dal caminetto si accede ai dolci pendii sommitali, coperti di pietrame e schegge, inizialmente intervallati da strisce erbose. Conviene dopo aver seguito a zig zag alcune svolte, portarsi sulla cresta che precipita sul lato opposto con un impressionante salto roccioso. Si prosegue individuando il percorso più comodo per accedere alla vetta, volgendo a NE per poi curvare a sinistra sotto l´ultimo rialzo roccioso, a circa 2954 metri per poi salire gli ultimi metri su placchette ricoperte da sfasciumi e pietrisco, fino all´ometto sommitale. Questo è il punto più elevato, ma a destra della cima vi è una cresta allungata che conduce ad un secondo ometto che si affascia sullo strapiombo opposto impressionante da ovunque lo si guardi.


Discesa:

Per la discesa, al fine di evitare il tratto di arrampicata ed effettuare una calata più diretta, ci siamo portati a destra di chi scende, sull´ampio dosso detritico formato da grossi pietroni di frana, che senza passaggi particolari riportano ai laghi proprio sotto la bastionata occidentale del Palon di Resy, ma costringono ad una faticosa gimcana tra le rocce per non dover disarrampicare sui salti più pronunciati e insidiosi. Raggiunti i laghi si riprende la traccia non obbligata della salita tra ripidi boschi e macereti intervalli da erba e piante, districandovi a vostro totale piacimento, sino a giungere alla Seggiovia Bettaforca che in salita vi riporterà al Colle omonimo per riprendere gli altri due impianti che vi riporteranno al parcheggio di Staffal ove avrete lasciato l´auto.


Note:

Calcolare 4 ore di salita e 2 di discesa dalla vetta. Prestare anche attenzione che l´ultima salita al Colle Bettaforca è alle 16,30 e dal Bettaforca alle 17,15 per scendere alla funivia S. Anna che scende a Staffal e la cui ultima corsa in discesa è alle 17,30.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 23/04/2015 dalla redazione di VieNormali.it
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