Da Chiusaforte si raggiunge Sella Nevea e si prosegue per i piani del Montasio fino a raggiungere il parcheggio al termine della strada.

Dal Rifugio Brazzà (che si raggiunge in circa 20 minuti dal parcheggio) si devia a sinistra per sentiero segnato e si sale sul buon sentiero che conduce alla Forca Disteis.

Prima di arrivare alla Forca Disteis si sale per ripidi verdi verticalmente in modo da raggiungere la fascia dei risalti rocciosi frontali ben visibili dal sentiero.Si individua una traccia posta su erba mista a zolle e la si percorre verso sinistra adocchiando il massiccio roccioso del Curtissons.Si può scegliere di seguire la traccia che prosegue sotto la cresta oppure salire e raggiungere la linea di cresta del Curtissons ove si incontra un´altra traccia che va comunque percorsa sempre a sinistra. In questo modo si attraversa tutto il versante dei ripidi pascoli meridionali del Curtissons fino a raggiungere la cosiddetta Forca Bassa che è un´enorme forcella con grandiosa visione panoramica sulla Val di Dogna.Si prosegue sul filo di cresta e si inizia a salire la traccia che segue ripidamente il versante meridionale del Monte Zabus.La traccia sale tra erba e rocce ove si incontrano stambecchi incuriositi dalla presenza umana.Si sale lungo la traccia e dopo circa mezz´ora si intravede la cima del Monte Zabus ove è stato posto un cumulo di pietre.La vista è eccezionale e consente di ammirare sia il Monte Cimone verso sinistra che il Montasio sulla destra.Inoltre l´orizzonte spazia su tutte le vette della Val di Dogna e su quelle successive.Il panormana è decisamente stupendo poiché spazia orizzontalmente su una serie infinita di cime.

Come per la salita oppure se si vuole evitare di ripetere il sentiero per il Brazzà,si può scendere fino alla Forca Bassa e da qui per prati e roccette scendere verticalmente ed abbassarsi di quota fino ad intravedere i sentieri che conducono alla Malga Montasio.

L´avvicinamento per ripidi prati e per tracce di sentiero richiede attenzione poiché le zolle erbose sono cedevoli e spesso scivolose.La salita per cresta alla cima del Zabus richiede anch´essa attenzione visto il sottostante baratro sul versante settentrionale che scende verticalmente in Val Dogna.