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Punta Sulè - 3384 m

Via Normale Punta Sulè
La cima con la cresta SE terminale


Regione: Piemonte Torino
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Graie - Gruppo Rocciamelone
Punto di partenza: Lago di Malciaussia (q. 1805 m) Valle di Viù
Versante di salita: S
Dislivello di salita: 1600 m - Totale: 3200 m
Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 7,00 h
Difficoltà: EE - I - F
Periodo consigliato: primavera - autunno
Punti di appoggio: Rifugio Vulpot (q. 1805 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero e traccia solo in parte segnalati
Libro di vetta: si
Cartografia: IGC N. 103 - ROCCIAMELONE - UJA DI CIAMARELLA - LE LEVANNE Alte Valli di Lanzo 1:25000
Autore: Luca Bianchi
Data della salita: 28/07/2014
Data pubblicazione: 22/08/2014
N° di visualizzazioni: 7903


Introduzione:

Una cima di altezza ragguardevole, ma accessibile senza particolari difficoltà. Si tratta dellla maggiore elevazione dello spartiacque posto alla testata della Valle di Viù, immediatamente a N del piccolo Lago di Malciaussia. A NW il Colle Sulè la connette alla parte frontaliera delle Graie, mentre a E il Colletto del Lera garantisce accesso alle cime del Monte Lera (la traversata Lera-Sulè è un itinerario alpinistico). La cima, molto panoramica, è contraddistinta da una statuetta votiva, alcune targhe metalliche ed un piccolo parafulmine. Nelle giornate limpide, la vista spazia sulle principali cime delle Alpi Occidentali, dallArgentera al Monviso, dal Delfinato al Bianco, dal Gran Paradiso al Monte Rosa.


Accesso:

Il Lago di Malciaussia di raggiunge in auto da Usseglio, ultimo centro abitato di rilievo della Valle di Viù. L´auto può essere parcheggiata negli spiazzi lungo la riva settentrionale del lago, subito dopo il Rifugio Vulpot, oppure direttamente nel piazzale del rifugio.


Descrizione della salita:

Il sentiero parte all´incirca a metà della riva settentrionale del Lago di Malciaussia (1805 m), in corrispondenza di un esile traccia (segnavia 116) su fondo sassoso che attraversa una piccola area attrezzata (nella stagione estiva l´area viene usata da gruppi di campeggiatori in tenda). Si sale sul versante meridionale della montagna, con ripetuti e lunghi tornanti in lieve pendenza che tagliano il pendio erboso ed attraversano i ruscelli provenienti dalla conca soprastante. Questa prima parte della salita, priva di difficoltà, termina al colletto che immette nel Pian Sulè (ca. 2500 m; da questo punto, seguendo la crestina sul lato sinistro, si può raggiungere in pochi minuti la panoramica Cima di Pietramorta). Trascurando la traccia evidente che prosegue a sinistra (W) sul fondo della conca (diretta al Colle Autaret), si piega a destra (NE) su vaghe tracce (assenza di segnavia, solo rari ometti di pietra per segnalare i tornantini) e si guadagna l´accesso alla conca superiore (ca. 2750 m) superando alcuni semplici risalti rocciosi (mantenersi sul lato idrografico sinistro del canale, evitando di aggirarlo esternamente per il rischio di trovarsi il percorso sbarrato da paretine esposte). Raggiunto, dopo pochi metri, un masso riportante le indicazioni per il Monte Lera, si piega a sinistra (NW) per attraversare il pianoro acquitrinoso ed attaccare la spalla inferiore della lunga cresta SE che conduce direttamente alla cima. La cresta è in realtà un ampio pendio che diviente completamente detritico a partire dai 3000 m e non presenta una traccia di salita ben definita (fanno eccezone solo alcuni ometti di pietra nella parte bassa). Si può, pertanto, affrontare questo ultimo tratto di salita semplicemente prestando attenzione a non avvicinarsi eccessivamente all´estremità orientale del pendio, caratterizzato da dirupi e strapiombi, seguendo di volta in volta la traccia che si rivela più comoda. All´incirca a 50 m dalla vetta, la pietraia è interrotta da alcuni salti rocciosi privi di difficoltà alpinistiche; dopo averli superati, la cima diviene ben riconoscibile e raggiungibile in pochi minuti.


Discesa:

Come per la salita.


Note:

Non sottovalutare la lunghezza della salita ed i problemi di orientamento in caso di scarsa visibilità sulla cresta finale. Valutare la necessità di attrezzatura invernale (piccozza, ramponi, caschetto) ad inizio stagione, quando il percorso potrebbe essere ampiamente innevato. Salita da evitare in condizioni di abbondante innevamento o pendii ghiacciati che potrebbero generare valanghe di grosse dimensioni.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 22/08/2014 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Punta Sulè - Il primo tratto di salita dal lago di Malciaussia

Il primo tratto di salita dal lago di Malciaussia

Via Normale Punta Sulè - Una delle cascate nella prima metà della salita
Una delle cascate nella prima metà della salita

Via Normale Punta Sulè - Vista dalla vetta, Rocciamelone sullo sfondo
Vista dalla vetta, Rocciamelone sullo sfondo
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