Cima isolata inferiore ai 2000 metri ma con vista a 360 gradi su Forni Avoltri, gruppo del Siera, Sappada, monte Lastroni e monte Chiadin
Dalla S.S.355 fino al parcheggio della seggiovia del Siera a C.ma Sappada. Di qui si prosegue per la strada sterrata che inizialmente corre lungo la statale e poi si addentra nel bosco Longrone. Sentieri 320 e 230 fino ad arrivare alla malga Tuglia.
Dalla malga Tuglia si taglia per il prato fino al limitare degli alberi alle pendici sud-occidentali del monte. Intercettata la traccia di sentiero la si risale lungo il ripido pendio erboso. Arrivati ai mughi compaiono alcuni passaggi in cui occorre mettere le mani a terra, più avanti ancora degli ometti guidano il percorso. Una volta arrivati quasi in cresta la pendenza diminuisce ed il sentiero diventa sassoso.
Come per la salita. Fare attenzione ad imboccare il bivio per il sentiero 320: la strada proveniente dalla malga si ricongiunge alla S.S.355 circa 100m più in basso di Cima Sappada.
Breve ma bella salita in compagnia del caro amico Giacomo Socci. Il percorso fino alla malga Tuglia è una scampagnata per famiglie che potrebbe far sottovalutare i rischi e le difficoltà dell´ascesa in cima. In realtà la pendenza e la natura del terreno (erboso all´inizio, ciottoli instabili verso la fine) possono rivelarsi fatali, specie in caso di terreno bagnato. La targa alla memoria di un´escursionista scivolata e deceduta nel 2011 ci ricorda che la prudenza non è mai troppa.
