La cresta W vista dal Piccolo Vernel

La salita a Punta Penia per la via ferrata della cresta ovest (Seyfert) costituisce una delle più belle e complete salite dolomitiche, dato che l'itinerario affronta rocce e ghiacciaio in un ambiente di grande interesse alpinistico e storico. Per percorrere la via ferrata è necessario un ottimo allenamento, data la lunghezza e difficoltà dell'itinerario e l'alta quota a cui si svolge, esperienza, assenza di vertigini e velocità nel salire in modo da non attardarsi poi nella discesa per il ghiacciaio. Da effettuare solo con ottime condizioni meteorologiche, in caso di maltempo c'è forte rischio di formazione di ghiaccio sulla roccia e di caduta fulmini. La via ferrata è ben attrezzata con cavi metallici e gradini di ferro, ma presenta comunque qualche passaggio difficoltoso che richiede un po' di tecnica di arrampicata, sconsigliata per principianti.

Da Fedaia risalire il sentiero che porta direttamente sul ghiacciaio dall'uscita della bidonvia al Pian dei Fiacconi.

Da poco sotto il rifugio seguire la traccia verso destra ed indicata dal cartello per la Forcella Marmolada e la via ferrata della cresta ovest. Il sentiero ben segnato scende fino ad uno sperone roccioso, lo aggira e risale ripidamente a sinistra per ghiaie, segnato con qualche ometto di sassi. Si traversa verso destra per nevaio e si risale al piccolo ghiacciaio del Vernel che scende dalla forcella Marmolada. Risalire il ghiacciaio al centro, con modesta pendenza, puntando poi verso destra alla forcella e incontrando due facili crepacci poco prima della rampa rocciosa che sale alla forcella. Raggiunta la rampa risalirla per ripida roccia attrezzata con cavi metallici, arrampicando fino alla forcella (q. 2910 m). Da qui risalire sulla destra la larga cresta rocciosa, attrezzata con cavi metallici e gradini di ferro, restando sul versante N. Si raggiunge un pianoro di ghiaie che si risale con qualche svolta si prosegue verso sinistra per salti rocciosi raggiungendo nuovamente il filo di cresta . Si traversa verso sinistra e si segue una lunga serie di gradini di ferro e pioli che rimontano ripide ed esposte placche rocciose. La serie di saffe di ferro termina in alto, alla fine delle placche, presso il filo di cresta da cui si ha un impressionante colpo d'occhio sulla parete SW che precipita per 800 m. Si segue direttamente il filo di cresta a forma di gobba e munito di cavi metallici come una sorta di ringhiera, si oltrepassa un intaglio e si raggiunge la calotta del ghiacciaio (traccia su ghiaie a stagione inoltrata). Seguendo la pista su neve lungo la calotta innevata si raggiunge in breve la Capanna Punta Penia e quindi, poco oltre, la croce di vetta.

Per la via normale sul ghiacciaio: dalla croce di vetta scendere per la cresta innevata della Schena del Mul, prestando ben attenzione ad eventuali cornici a destra e allo scivolo che precipita verso la parete nord a sinistra. Si raggiunge un forcellino e si scende verso destra per il lungo canale roccioso recentemente attrezzato con fune metallica, fino al sottostante ghiacciaio, si scende quindi per il ghiacciaio fino al Pian dei Fiacconi. Necessari piccozza e ramponi e procedere in cordata, diversi profondi crepacci da superare su ponti di neve.

Ambiente di alta quota da non sottovalutare, notevole impegno fisico, richiede allenamento, esperienza ed ottime condizioni del tempo.

Gradini di ferro lungo le placche

Traversata sotto cresta