La Moiazza Nord s´eleva pressapoco al centro del proprio omonimo sottogruppo sulla linea di cresta principale che funge da spartiacque Maè-Cordevole. Nonostante la notevole mole, da nessun lato risulta particolarmente evidente a causa delle alte creste che la collegano alle cime vicine (specialmente le Rocchette delle Nevere che la uniscono alla Moiazza Sud) di quota paragonabile.
Dal tornante a q. 1444 m si risale la traccia fino a confluire nel sentiero cha da Passo Duran conduce al Biv. Grisetti. Lo si segue in direzione N e successivamente NO fino a pochi metri prima del bivacco. Da qui si inizia la risalita verso il Vant de la Moiazza percorrendo il sentiero diretto a Forcella delle Masenade che va abbandonato dove appare più opportuno in corrispondenza dei primi rilievi del fronte morenico. Si prosegue dunque con direzione N fino al piede dello sperone che delimita a meridione il Vant della Mussaia (q. 2250 m.c.)
Risalire per una trentina di metri una paretina friabile in versante S (I e II) raggiungendo il sommo del crinale che ora va seguito con direzione SW. Laddove la china s´impenna, dapprima si risale alla sua destra obliquando in corrispondenza di una larga bancata, poi, doppiato lo spigolo, con un traverso un po´ delicato si raggiunge un canalino che va risalito per pochi metri fino alla forcelletta da cui si origina. Si affronta ora la ripida paretina a sinistra (II) e di seguito si raggiunge il limite inferiore di un vasto piano inclinato di erbe e rocce. Risalirlo completamente per poi attraversare verso destra (N) sotto una ben definita parete nera; risalire anche il successivo canalino che consente di sormontare una crestina che va seguita verso sinistra fino a saldarsi con il corpo della montagna. Una volta superata una piccola conca sulla sinistra, si sale sulla costola alla sua destra e per questa o per l´impluvio ancora a destra salire direttamente fino a guadagnare la cresta sommitale (I e II). Percorrerla con direzione S sul filo o un po´ a sinistra fino all´anticima N (q. 2865 m). Scendere in breve alla successiva depressione per poi raggiungere la cima principale.
Come per la salita.
Il percorso così come descritto si presta comunque, anche nei punti "obbligati", a molte piccole varianti.