L’itinerario della cresta SE

Bella vetta, le lunghe e arcuate creste SE e SW gli conferiscono un aspetto imponente ed elegante. È la seconda montagna più elevata del gruppo e un balcone panoramico estesissimo, per nulla disturbato dalla vicinanza del Monte Tamaro. Anzi, sul versante meridionale di quest’ultimo il Gradiccioli offre una visione davvero mirabile.
L’itinerario proposto prevede l’escesa dalla cresta SE ed è alla portata di tutti gli escursionisti. La prima parte della cresta, che ha origine a La Bassa (q. 1367 m), è erbosa, lambita ad oriente da un bosco di pini e ad occidente da radi faggi e betulle. La seconda parte è un poco più ripida, ma rimane prevalentemente erbosa, senza alberi e con qualche roccia affiorante. Ad ogni modo è sempre sufficientemente larga, mai esposta.
In merito alla consigliabile traversata Monte Gradiccioli – Monte Tamaro, vedi note.

Provenendo da Chiasso, all’uscita autostradale di Lugano Nord si seguono le indicazioni per Ponte Tresa – Malcantone – Valli di Lugano. Raggiunto un incrocio si svolta a destra, per Taverne e Lamone. Poco più avanti si arriva a Gravesano, dove si svolta a sinistra per Arosio. La strada sale ripida, con numerosi tornanti e conduce ad Arosio di Sotto e da qui si sale ad Arosio di Sopra. Cinquanta metri dopo la chiesa, ad un incrocio, si seguono le indicazioni per Monte Gradiccioli – Monte Tamaro – ai Monti e si arriva alla sbarra situata a circa (q. 930 m). Si parcheggia in uno spiazzo nelle vicinanze. La sbarra sulla strada asfaltata è ben riportata sulla CNS, poco a N della località Fumelle.

Dopo la sbarra c’è subito un bivio. Ci si incammina sulla strada asfaltata di sinistra che poco dopo compie un primo tornante e poi un secondo, quello di (q. 995 m), poco ad E della località Piano della Rava. Da qui la strada prosegue quasi linearmente in direzione N, in parte asfaltata, in parte sterrata. Dopo circa quaranta minuti di cammino si affrontano di nuovo due tornanti. Cinquanta metri dopo il secondo, seguendo le indicazioni di un cartello (Gradiccioli – Monte Tamaro), si abbandona la strada e si sale a sinistra, in un bel bosco di faggi. Diverse bandierine sugli alberi e sui massi aiutano a seguire il tracciato che nel prosieguo diventa più marcato. Il sentiero aggira a N la Costa Ferrera e conduce ad una sella tra il Monte Ferraro e il Monte Gradiccioli, nominata La Bassa (q. 1367 m), dove si trovano due pilastri alti poco più di un metro e un piccolo cancello. A questo valico inizia la cresta SE del Gradiccioli. Si sale lungo la dorsale, a sinistra (W) di una recinzione, seguendo le tracce discontinue tra i radi alberi. Si passa dalle (q. 1516 e 1581) ancora boschive sul versante orientale e si arriva sulla spalla di (q. 1741 m). Senza difficoltà si prosegue poi sulle gobbe della dorsale, fino a raggiungere la croce di vetta.

Come per la salita, oppure vedi note.

TRAVERSATA MONTE GRADICCIOLI – MONTE TAMARO
(vedi anche relazione e immagini di: Monte Tamaro – da SE)
Punto di partenza e arrivo: Arosio, sbarra sulla strada a (q. 930 m) Difficoltà: EE
Ore di salita: 4,00 (3 per arrivare al Gradiccioli, 1 per la traversata al Tamaro)
Ore totali: 8,00
Dislivello in salita: 1271 m (1006 al Gradiccioli, 265 per la traversata al Tamaro)
Descrizione salita:
Il Monte Gradiccioli viene raggiunto per la cresta SE, come nella descrizione salita. In discesa si segue per un breve tratto la cresta SW, fino a circa (q. 1920 m). Qui si svolta a destra e ci si immette sul sentiero che traversa il pendio sommitale e poi scende lungo la facile cresta N. Giunti alla Bassa di Montoia (q. 1764 m), si sale sul promontorio di (q. 1791 m) e poi si prosegue sui prati fino alla Bassa di Indemini (q. 1723 m), ai piedi della cresta S del Tamaro. Qui si offrono due possibilità per raggiungere la vetta:
1°) Per la cresta S
È l’itinerario più breve (EE). Un sentiero sale poco a destra del filo di cresta, inizialmente erboso e largo, poi più ripido e con rocce affioranti. Si passa in prossimità delle placche del versante orientale e poco sopra si raggiunge la vetta.
2°) Per la cresta ENE
L’itinerario è sempre ben marcato e segnalato con bandierine e cartelli. Dalla Bassa di Indemini ci si abbassa per una trentina di metri verso NE. Poi si imbocca il sentiero che traversa sotto le placche rocciose del versante SE della montagna e sale con alcune svolte alla Bocchetta del Motto Rotondo (q. 1842 m), quotata ma non nominata sulla CNS. Qui inizia la cresta ENE del Tamaro (EE). Il sentiero sale lungo il filo, talvolta poco a sinistra dello stesso, in parte roccioso, in parte erboso, ma facile fino in vetta.
È consigliabile effettuare la traversata, salire dalla cresta S e scendere da quella ENE, o viceversa, in ogni caso si arriva alla Bassa di Indemini.
Descizione discesa:
Dalla Bassa di Indemini si segue il sentiero segnalato che scende verso SSE all’Alpe Canigiolo (q. 1495 m) e poi a Pian Cusello (q. 1343 m). Quest’ultima località è raggiunta dalla stradina con la sbarra che parte da Arosio di Sopra (la stradina è vietata al transito dei veicoli non autorizzati). Non rimane altro da fare che percorrerla a piedi fino al parcheggio, all’inizio in leggera salita, poi in discesa con qualche tratto pianeggiante.
Il percorso lungo la stradina è un po’ monotono, da valutare la possibilità di imboccare il sentiero che da poco sotto l’Alpe Canigiolo (q. 1495 m) traversa fino a La Bassa (q. 1367 m) e da qui ritornare al parcheggio.

Sulla cresta SE

La cresta SE, dai pressi della vetta

Il Monte Tamaro, dalla vetta del Gradiccioli