Sperone roccioso che domina l´abitato di Biacesa di Ledro con ottima vista sul Lago di garda e sulla catena del Baldo. Il percorso passa attraverso gallerie di guerra scavate durante il primo conflitto mondiale. La più lunga, che si estende per circa 300 metri, è totalmente buia e necessita di una buona pila per attraversarla.
Da Riva del Garda seguiamo, giunti ad una rotonda, le indicazioni che, verso sinistra, ci conducono, attraverso una galleria, nella Valle di Ledro. Giungiamo all'interno del piccolo abitato di Biacesa ove lasciamo la macchina nei pressi di un ampio parcheggio. Da qui torniamo indietro sulla strada percorsa in auto per pochi metri fino ad un bivio con cartelli del CAI che ci indicano, sulla destra, di proseguire per Cima Rocca e Cima Capi. Poco dopo, giunti ad un incrocio con fontana, andiamo a destra seguendo le indicazioni dei cartelli salendo, su strada asfaltata verso la parte alta del paese.
Raggiunto un bivio con chiari cartelli indicatori notiamo sulla destra il Sentier dei Bech che conduce a Cima Capi. Il Sentiero n.417 che porta a Cima Rocca prosegue, invece, dritto.
Sopra la nostra testa è già visibile la chiesa di San Giovanni, che dovremo raggiungere, e la parete rocciosa sovrastante nella quale passano le prime gallerie.
Proseguiamo su fondo acciottolato fino a dei cartelli che ci indicano di proseguire a destra. Ora il sentiero sale un poco più ripido, sempre ben segnato, passando in un bosco e risalendo in direzione della chiesetta di san Giovanni (q. 858m) che in 50 minuti raggiungiamo. Dietro di essa si apre un balcone panoramico sull'abitato di Biacesa.
Appena dietro la chiesetta è possibile fare una breve digressione per vedere il bivacco Arcioni con splendida vista sul Lago di Garda.
Tornati pochi metri indietro notiamo sulla destra salire, ben segnato dai cartelli biancorossi collocati nei pressi di una cavernetta, il sentiero che porta all'attacco della ferrata. Qui può essere già utile imbragarsi e tenere a portata di mano caschetto e frontale.
Per sentiero un po' più ripido e qualche elementare roccetta giungiamo nei pressi della prima galleria. entriamo e andiamo subito a destra, seguendo i cartelli, fino a sbucare in breve all'uscita.
In breve raggiungiamo una galleria con scala metallica verticale, attrezzata dalla fune di sicurezza, alta circa una decina di metri.
Proseguiamo nel bosco superando canalini terrosi e roccette ben attrezzate fino all'imbocco della seconda galleria. Seguendo le indicazioni proseguiamo fino alla sua uscita e raggiungiamo in breve un bel terrazzino panoramico.
Da qui, in breve siamo ad un altro terrazzino con un bivio. Dritti si entra nella galleria più lunga del percorso che ci porterebbe sull'altro versante di Cima Rocca; a destra, seguendo le indicazioni del sentiero n.471 A, si sale verso la croce di vetta percorrendo la trince di guerra che conduce sulla cresta finale.
Da qui in breve siamo alla croce ove si gode una splendida vista sul Garda verso E, sulla Rocchetta e Giochello verso Nord, su Cima Capi verso SE.
Come per la salita oppure è possibile compiere un bel giro ad anello continuando per sentiero attrezzato, oltre la croce, sul versante nord di Cima Rocca in direzione di Bocca Pasumer o Bocca Sperone.
Qualche gradino facilita la discesa sempre senza grosse difficoltà.
Bella la vista sulla vertiginosa parete Nord di cima Capi.
Si scende ora passando in altre trincee fino ad un bivio.
A sinistra è possibile prendere la galleria più lunga di tutto il complesso di Cima Rocca (300 m) fino a ricongiungerci al bivio visto all'andata che riporta poi, scendendo, alla chiesetta di san Giovanni.
A destra si prosegue, invece, verso Bocca Pasumer e, senza raggiungerla, quando siamo nei pressi di un grosso traliccio della corrente, prendiamo sulla sinistra il sentiero segnato n. 460 b, che ci fa scendere in un bosco fino ad un prato nei pressi di malga Degiacomi (q.960m). Proseguiamo dritti lungo il prato e prendiamo un sentiero che scende fino ad un bivio non segnato.
Questo è l'unico punto in cui è necessaria un poco di attenzione per non perdersi. Al bivio proseguiamo a sinistra seguendo una freccia gialla su un masso, poco dopo, su un albero, notiamo i segni bianco rossi che ci indicano che stiamo proseguendo correttamente. Scendendo nel bosco, ad un altro bivio, anzichè andare dritti, pieghiamo a destra seguendo un grosso segno bianco rosso su un albero. In breve ci ricongiungiamo col sentiero dell'andata e scendiamo, nel bosco, fino a giungere al paese.
Fondamentale la pila frontale o una torcia ben funzionante.
