Punteggiata in giallo, la stradina. Immagine ripresa dalla groppa SW del Monte Bar

Rappresenta l’ultima elevazione ad occidente della catena che si stacca verso WSW dal Monte Garzirola. È facilmente raggiungibile da più parti, in particolare dalle vaste praterie dei versanti sud-orientali. Qui di seguito vengono proposte le due vie normali più seguite, quella della groppa SSW e quella della cresta E. Entrambe richiedono quasi lo stesso tempo di percorrenza e hanno il medesimo punto di partenza. La bellissima guida del CAS: Guida delle Prealpi ticinesi 5, valuta questi due itinerari di difficoltà EE, in quanto i sentieri sono solo in parte segnalati, ma le creste possono essere risalite anche senza percorso obbligato, non presentano alcuna difficoltà, sono larghissime, erbose, mai esposte, adatte quindi a tutti gli escursionisti
In merito alla consigliabile traversata Caval Drossa – Monte Bar, vedi relazione: Monte Bar – VN svizzere.

A Lugano si prende la strada per Tesserete e da qui si sale in Val Colla. Giunti a Bidogno, al secondo tornante sopra la chiesa (c’è un cartello che indica Somazzo) si abbandona la strada principale e si imbocca una stradina, molto stretta ma asfaltata, che conduce al Rifugio Monte Bar. L’accesso con l’automobile è consentito fino alla sbarra a (q. 1180 m) circa. Si parcheggia nell’ampio spiazzo che precede la sbarra.

Come citato nell’introduzione, dal parcheggio a (q. 1180 m) abbiamo 2 possibilità per raggiungere la cima del Caval Drossa.

PER LA GROPPA SSW
Dal parcheggio si seguono le indicazioni di un cartello che riporta: Alpe Rompiago a 15 min. Il sentiero si alza ripido, raggiunge questo alpeggio (q. 1274 m) e poi prosegue nel pascolo con un lungo traverso a sinistra (W). Nella prima parte del traverso il tracciato è largo e segnalato da bandierine, poi diventa meno evidente, fino a scomparire nell’erba (qui la CNS non è precisa). Si prosegue allora senza percorso obbligato, per un breve tratto, fino a scorgere sulla sinistra il Motto della Croce (q. 1393 m), sormontato da un cono in cemento con una grande croce in metallo (h 0,30 dal parcheggio). Vale la pena di raggiungere questa spalla SSW del Caval Drossa, in quanto il panorama sul luganese e sulla Capriasca è veramente eccezionale. Si prosegue poi lungo la groppa, in direzione NNE, sulle tracce di un sentierino ora ben evidente, in una sterminata prateria. Da ultimo, si abbandonano le tracce che aggirano la sommità a N e senza problemi si arriva in cima (h 1,15 dal parcheggio, anche meno).

PER LA CRESTA E
Dal parcheggio ci si incammina lungo la stradina asfaltata che s’innalza con alcuni tornanti sul versante destro orografico della Valle del Fiume Bello. Dopo aver attraversato il Piano Calderè si arriva in prossimità della sella di (q. 1566 m), che divide il Caval Drossa dal Monte Bar. Qui si abbandona la stradina e sulle tracce di un sentierino (riportato anche sulla CNS) in breve si raggiunge quest’ampia sella. Volgendo poi a sinistra (W) si segue il sentierino nell’erba che risale la cresta e senza difficoltà si arriva in cima (h 1,30 dal parcheggio, anche meno).

Da uno dei due itinerari proposti.

Proseguendo lungo la stradina si arriva al Rifugio Monte Bar (q. 1600 m). Dal parcheggio al rifugio, h 1,30

Il panorama sul luganese, dal Motto della Croce

A sinistra la vetta, a destra il Monte Bar, dalla groppa SSW

Sull’ampia cresta E