La cima

Si tratta di una variante alla via normale svizzera al Pizzo Suretta lungo la cresta NNE, che evita di attraversare il Surettagletscher e di dover superare la crepaccia terminale con le sue problematiche. La discesa lungo ll versante S italiano non presenta particolari difficoltà, ma il ritiro del ghiacciaio di Suretta Sud ha reso più problematica la discesa lungo la rampa detritica prima del ghiacciaio. Discesa da fare con molta attenzione per il terreno altamente instabile e franoso. Una volta posti gli scarponi sul ghiacciaio, ramponi al seguito ma non calzati, non indugiare troppo a rimirare il panorama. Esiste un serio pericolo di continue scariche di sassi dalla parete sovrastante.

Vedere relazione Pizzo Suretta (cresta NNE).

Fino al Surettajoch 2851 m vedere relazione Pizzo Suretta ( cresta NNE ). Dal Surettajoch è ben visibile una cengia/fessura ( foto allegata presa a fine primavera ) che sale in diagonale lungo il lato NNE del gendarme. La cengia/fessura può essere percorsa senza grosse difficoltà ( max III- ) fino a ritrovarsi a circa metà della paretina NNE e ricongiungersi con l´itinerario che sale dal ghiacciaio, evitandolo completamente. La cengia/fessura comporta tre tiri, proteggibili con fettucce da fissare a vari spuntoni, di circa 25/30 metri ciascuno, con una sola difficoltà nell´ultimo tiro per la presenza di una placca fessurata di 2 metri con buoni appoggi, ma scarsi appigli. Superata la placca seguire le indicazioni della relazione Pizzo Suretta (cresta NNE) per la cima.

Vedere la relazione Pizzo Suretta (cresta NNE) per la discesa. Si consiglia di andare a destra W prima della fine del ghiacciaio, risalire la morena laterale e ritrovare i segni bianchi e rossi che riportato al Passo dello Spluga