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Sass de Mura Ovest - 2522 m

Via Normale Sass de Mura Ovest
Vista sul del Sass de Mura


Regione: Veneto Belluno
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Vette Feltrine
Punto di partenza: Dal parcheggio posto c. 2 km dopo il Rif. Fonteghi in Val Noana Val Noana
Versante di salita: SW
Dislivello di salita: 1350 m - Totale: 2700 m
Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 8,30 h
Difficoltà: EEA - AR - II+ - PD+
Periodo consigliato: estate - autunno
Punti di appoggio: Rif. Boz (q. 1718 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO N. 022 Pale di S. Martino 1:25.000
Autore: Lucio De Franceschi
Data della salita: 22/09/2012
Data pubblicazione: 22/09/2012
N° di visualizzazioni: 33681


Introduzione:

Bella e isolata cima posta al confine tra Trentino e Veneto che offre un panorama a 360° su tutte le Dolomiti. Pur essendo conosciuta e ben visibile risulta scarsamente frequentata offrendo così una salita dai sapori antichi.


Accesso:

Dalla nuova tangenziale di Imèr, si seguono le ind. per la Val Noana percorrendo tutta la stretta strada asfaltata che dopo c. 7 km porta al Rif. Fonteghi; lo si oltrepassa, si prosegue lungo la stradina che alla fine diventa sterrata e poco dopo si raggiunge uno spiazzo dove si parcheggia a 1157 m.


Descrizione della salita:

Si segue la strada a tratti cementata e a tratti sterrata in forte pendenza (ind. per Neva) che con diversi tornanti si sviluppa sulla destra orografica dell´incassata Val Fonda. Dopo c. 50 minuti si giunge ad un bivio e lasciate a destra le ind. per il Rif. Boz si prosegue a sinistra raggiungendo così dopo una curva finale verso destra a Malga Neva Seconda 1759 m (ore 1,45) (qui si può giungere in c. 20 minuti anche dal Rif. Boz). Tra la Malga e la stalla si segue una stradina in ripida salita si gira a sinistra e poco dopo si raggiunge un prato con un abbeveratoio. Si continua nella stessa direzione lungo la stradina che entra nel bosco e dopo un tratto in falsopiano raggiunge uno steccato che sbarra la via; si effettua un tornante a sinistra e quindi subito si segue il sentiero a destra. Si percorre tutto detto sentiero che taglia le pendici del Monte Neva e in salita conduce all´entrata del vasto e appartato Cadin di Neva posto tra le Torri di Neva a sinistra e il Sass de Mura a destra. Lo si percorre tutto fino a raggiungere alla sua testata un netto intaglio (targa sulla sinistra in memoria di A. Marini). Si prosegue a destra su ghiaie e roccette (ometti) fin sopra un secondo intaglio che si raggiunge scendendo per uno stretto camino di c. 2 m. Questa dovrebbe essere Forcella Neva 2184 m ore 1.45; ore 3,30. Si traversa verso destra e su tracce (ometti) si raggiunge la Banca Soliva Ovest (una delle Banche che circondano tutto il Sass de Mura). Si prosegue sempre a destra lungamente (non andare a sinistra verso la Banca Posterna) su ghiaie in salita fin quasi alla fine della banca. Circa 100 m prima della spalla da cui proseguirebbe in discesa la banca Soliva, in corrispondenza di sbiadita freccia, deviare a sinistra per tracciabile in salita fino ad una cengia. Si raggiunge la cengia larga ma esposta che si segue verso sinistra per 50m in orizzontale. Poco dopo un grosso ometto su intaglio, salire una parete grigia (12m, III- inizialmente aggettate buone prese, 1 ch. dopo 5m, sosta su cordone per doppia). Rispetto alle relazioni precedenti, non presente nel punto in cui abbandonare la cengia, una freccia che indica dove salire per un recente distacco. Si sale leggermente e si traversa a destra aggirando uno spigolo fino alla base di un camino poco prima di un netto intaglio di cresta. Si supera il camino (13 m; II; ch. e cordini alla fine). Si sale su facili rocce, si aggira verso destra un torrione giallasto e si continua su gradoni fino alla base di una paretina che si supera (10m; II; 2 spit e cordini alla fine). Da qui il percorso diviene più semplice e senza difficoltà si superano dei saltini e la cresta finale che portano sulla vetta Ovest (ore 1,30; ore 5). Per raggiungere la vetta NE di poco più alta bisogna calarsi su terreno friabile all´intaglio tra le due cime e quindi risalire su gradoni friabili fin sulla sommità.


Discesa:

Come per la salita, effettuando tre corde doppie sulle soste descritte in salita.


Note:

Salita di grande soddisfazione di carattere alpinistico che richiede nozioni di arrampicata e di manovre di corda oltre a un certo senso di orientamento indispensabile soprattutto in caso di scarsa visibilità. (Aggiornamento 2023 di Marco T.).


Revisione:
relazione rivista e corretta il 01/11/2023 dalla redazione di VieNormali.it
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