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Punta Fourà - 3411 m

Via Normale Punta Fourà
La Punta Fourà salendo al Mare Percia : evidente il grande foro sotto la cima.


Regione: Val Aosta Aosta
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Graie - Gruppo Gran Paradiso
Punto di partenza: Strada del Nivolet (q. 2400 m ca), Valle Orco Valle Orco
Versante di salita: W-NW
Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 2000 m
Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h
Difficoltà: EE - A - III+ - PD+
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Rif. Citta di Chivasso (q. 2618 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: Kompass Gran Paradiso
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 26/08/2012
Data pubblicazione: 28/08/2012
N° di visualizzazioni: 11375


Introduzione:

Prima vetta importante del gruppo del Gran Paradiso sullo spartiacque fra Valle dell´ Orco e Val Savaranche, la Punta Fourà culmina con una cresta rocciosa praticamente orizzontale, il cui punto più elevato è formato da un blocco sotto il quale si apre un foro di suggestiva bellezza, che ha dato il nome alla montagna. Fourà, per l´ appunto, Forata, forse per magia, oppure per chissà quale altro strano fenomeno di erosione, rocce staccate che pressate fra loro formano un ammirevole quanto stupefacente arco, che sfida le leggi della fisica, contrario ad ogni logica della ragione, come solo la natura sa creare e dalla cui sommità lo sguardo può spaziare lontano, libero a perdita d´ occhio. Un ventaglio di rocce che di profilo, dal Mare Percia, assume le sembienze di un acuminato canino, alla cui estremità NW è stata posta la croce di vettadove, terminato il percorso escursionistico , come capita su altre montagne quale ad esempio il Gran Tournalin, i più si fermano. Per raggiungere la vetta e poter così rimirare l´ ´Arco nella roccia´, occorre invece superare difficoltà alpinistiche nell´ ordine del PD+ se ci si cala in doppia dal torrione centrale lasciando in loco la corda come fissa per la risalita, altrimenti AD.


Accesso:

Da Ivrea a Courgnè, risalendo la Valle Orco. Superato Ceresole Reale, si prosegue per il Colle del Nivolet, oltrepassando il Lago Serrù e attraversando la diga del Lago Agnel. Si prosegue per altri 2,5 km ca, incontrando un piccolo lago sulla destra della strada, 100 metri oltre il quale su un tornante si parcheggia,linea dell´ alta tensione e cartelli indicatori. Attenzione perchè nei w-e di luglio ed agosto la strada è interdetta, usufruendo di un servizio navetta.


Descrizione della salita:

Dal parcheggio, seguendo le indicazioni per i Colli della Terra e della Porta, si imbocca la Strada Reale di Caccia che, costeggiato sulla destra il primo Lago della Civetta, sale ad una depressione per poi proseguire lungamente a mezzacosta con dolci saliscendi sino ad affacciarsi nel vallone che discende dalla conca racchiusa fra Mare Percia e Punta Fourà. Senza attraversare, si abbandona la mulattiera che prosegue in salita verso il Colle della Terra (2902), prendendo un´ esigua traccia segnalata da radi ometti che sale sulla sinistra. Arrivati sotto le bancate rocciose, si attraversa su cenge erbose in direzione della conca, e superato un facile quanto breve scalino roccioso, per pietrame si giunge ad uno splendido laghetto, probabilmente tutto ciò che resta di un ´antico´ ghiacciaio. Trascurando il vallone lungo cui procede la normale del Mare Percia, si sale sulla cresta morenica di sinistra, rimontata la quale si arriva ad un grande pianoro che si attraversa in diagonale verso NE puntando all´ evidente Colle di Punta Fourà (3124 m), aperto fra la omonima cima a destra e la Cima di Seivaz Meridionale (3206 m) a sinistra. L´ ultima parte del percorso si svolge su belle placche che conducono al Colle dal quale, piegando a destra, si attacca il costone NW risalendo per traccia abbastanza marcata e segnata da numerosi ometti prima sul bordo sinistro, toccando alcuni punti esposti, su terriccio e sfasciume, quindi trascurata una traccia che si stacca sulla sinistra, ci si porta in centro parete (ometti) superando vari saltini rocciosi con divertente arrampicata, I/II, sino alla Croce di Vetta, posta all´ estremità NW della cresta sommitale dove in genere i più si fermano, EE/F. Dalla croce si scende un breve scalino roccioso, risalendo poi una facile placca ed un esposto gradino che si supera a sinistra, grosso friend incastrato, quindi per terreno più facile sino ad uno strapiombino, che si vince anch´ esso a sinistra grazie a vari sassi accatastati che consentono di alzarsi quanto basta per scavalcarlo, cordone con maillon in uscita, arrivando così sulla cima del torrione centrale della cresta. Disarrampicando (III+), o preferibilmente attrezzando una breve doppia, se ne discende lo spigolo e in traversata tenendosi prevalentemente a sinistra del filo, oltrepassato un altro intaglio, si arriva sulla sommità di un secondo torrione, dal quale in breve alla vetta, poco sotto la quale si trova l´ eccezionale, quanto spettacolare arco naturale che caratterizza la montagna.


Discesa:

Come per la salita, eventualmente utilizzando la corda della doppia lasciata in loco per la risalita al torrione centrale. Oppure lungo la Cresta SE, percorrendo in senso contrario l´ itinerario descritto nella relativa relazione, per poi traversare al Mare Percia (3385 m) e ridiscendere par la normale di quest´ ultimo, v. relazione.


Note:

Il Passo di Punta Fourà si può raggiungere anche deviando dalla Strada Reale di Caccia prima del valllone, poco oltre una casermetta sulla sinistra parte un’esile traccia, segnata da radi ometti, che sale all’alpe Comba, ormai abbandonata , e poi su bei prati. La traccia prosegue regolare verso nord-est, raggiungendo su incredibili ed enormi placconate di roccia liscia lo splendido lago azzurro del Gias di Beu. Da qui il percorso si fa più difficile, su pietraia instabile, sempre comunque segnalato da ometti, correndo fra vari altri laghetti verso N. Sfiorato il Col Ferauda (da lasciare a sinistra) si prosegue sempre su mobili pietraie nella conca dell´ex-ghiacciaio, fino al Colle di Punta Fourà 3124 m. Percorso, questo, meno diretto ma meglio segnalato di quello riportato nella relazione. Una seconda alternativa per raggiungere il Colle di Punta Fourà parte dalla sbarra che impedisce la discesa a Pont Savaranche posta sulla carrozzabile dopo l´ Albergo Savoia. Per tracce più o meno marcate si sale dapprima su erba, quindi per placche verso SE puntando alla depressione a sinistra del Colle Ferauda, nei cui pressi ci si immette negli itinerari precedenti. Per quanto interessante, tale percorso è da scartare nel caso si intendesse effettuare la Traversata al Mare Percia senza disporre di due auto.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 04/09/2012 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Punta Fourà - Sul torrione centrale

Sul torrione centrale

Via Normale Punta Fourà - Ultimi metri alla croce.
Ultimi metri alla croce.

Via Normale Punta Fourà - Croce e vetta escursionistica.
Croce e vetta escursionistica.
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