Dal parcheggio seguire la strada sterrata fino a dove attraversa il torrente Canali e quindi il sent. 707 che comodamente sale al Rif. Treviso (40'). Proseguire sul sent. 707, a sinistra del rifugio, che risale tutta la Val Canali, prima in breve discesa, poi per rado bosco e quindi risalendo più ripidamente un breve canale. Il sentiero risale lungamente un pendio con massi crollati con percorso a tratti ripido (segnavia bianco rosso) e raggiunta la parte superiore della valle, con cartelli segnaletici per la ferrata Fiamme Gialle a destra e il P.so Canali a sinistra, la traversa verso sinistra con un lungo arco e qualche svolta. Si traversa un pendio con qualche roccetta ed in breve si raggiunge il P.so Canali (2 h dal Rif.).
Dal passo proseguire per il sent. 708 (cartelli), prima in breve discesa e poi in risalita per un largo canale attraverso terreno roccioso e di sassi. Si hanno ora due possibilità per risalire il desolat vallone detritico delle Buse Alte: o si segue il sent. 708 fino ad un piccolo passo e poi si scende a sinistra per ghiaie e sassi nel vallone e lo si risale completamente al centro senza traccia né segnavia o ometti, fino ad arrivare alla sella delle Buse Alte, compresa fra la Cima dei Lastei a sinistra e il Campanile di Fradusta a destra e ben visibile più in alto alla fine del vallone; oppure si abbandona il sent. 708 circa a metà del canale sopradetto e si risale un altro canale di sassi a sinistra fino ad incontrare degli ometti, si traversa per pendii detritici il fianco sinistro (destra orografica) del vallone restando alti e, senza traccia ma con qualche ometto poco visibile e da cercare, si raggiunge la sella delle Buse Alte sul suo lato sinistro in cui sono presenti degli ometti. Arrivati alla sella risalire a sinistra per traccia con segni rossi il faticoso ghiaione di grossi sassi e rocce che porta alla Forc. Manstorna ormai ben visibile. Dalla forcella si apre la vista sulla Cima Lastei e su alcuni pinnacoli e torrioni che la precedono. Giunti sulla forcella spostarsi a sinistra (ometti) passando per un forcellino fra la parete di sinistra ed un pinnacolo conico e da qui scendere nel versante opposto per larga cengia detritica fino ad uno stretto forcellino con masso appuntito a sinistra. Oltre il forcellino, in basso a destra, è presente un segno rosso sulla parete che indica di salire dritti: infatti non bisogna scendere a sinistra per l'invitante cengia di ghiaie sotto la parete, ma risalire per roccette a destra verso una nicchia con ometto. Da qui inizia una stretta ed aerea rampa-cornice obliqua che sale verso sinistra, traversando la parete rocciosa per circa 25 m. Seguire la rampa, prima agevole e poi interrotta da una placca di roccia con due solidi spuntoni. Il passaggio diventa molto esposto, a circa 20 m di altezza dalla cengia ghiaiosa sottostante e conviene abbassarsi un po', spostandosi verso l'esterno della parete per raggiungere dei buoni appoggi per i piedi e sfruttando i due spuntoni per le mani e la roccia ben appigliata (II, molto esposto). Si risale quindi brevemente sulla cornice ora più larga e si esce per un breve canaletto ad un forcellino con ometto. Si prosegue ora su terreno molto più facile per cengia in lieve salita verso sinistra, con un breve caminetto verticale (II-) e la si segue fin dove termina in un canale. Da qui risalire verso destra (segno rosso) e traversare a destra verso un ometto, seguendo poi traccia, segni ed ometti fino ad un forcellino sulla cresta; altrimenti anziché traversare a destra il breve passaggio si può risalire direttamente lo sperone roccioso che si ha di fronte per rocce articolate (I+ / II-) cje portano allo stesso forcellino (in discesa seguire la prima opzione di salita). Dal forcellino si passa quindi alla cresta roccciosa che sale verso sinistra (I) e seguirne il filo (segni rossi) man mano più largo e detritico, che comodamente conduce all'ometto di sassi sulla vetta (40' o più dalla forcella Manstorna, a seconda che si faccia o meno sicura con la corda nella risalita della rampa.)
Come per la salita, con grande attenzione e prudenza nel discendere la rampa-cornice sula parete e a non perdere la giusta direzione nel vallone delle Buse Alte in caso di nuvole basse.
Salita molto lunga e faticosa in ambiente desolato e molto appartato, con notevole dislivello che richiede ottimo allenamento, nonché capacità di orientamento. Percorso per il vallone delle Buse Alte da cercare, senza traccia e con scarsi ometti. La salita della cima richiede esperienza su rocia, piede fermo es assenza di vertigini per la forte esposizione del traverso lungo la rampa sulla parete, comunque ben appigliata (tenere presente che va ripercorsa in discesa!). L'assicurazione con la corda può essere effettuata sfruttando degli spuntoni di roccia all'inizio e lungo la rampa, utili cordini e qualche nuts e friends. Sconsigliato per escursionisti poco esperti ed in caso di nuvole.
