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È la più elevata delle Cime dei Forni, seppure di poco e si trova sulla catena che separa la Val Zebrù dal mondo dei Forni, al centro del settore lombardo del Gruppo Ortles-Cevedale. Stranamente la cresta SSE non è contemplata dalla guida del CAI come possibile via d’ascesa. L’unica via da S riportata dalla guida, prevede: partenza dal Rifugio dei Forni, Val Pisella, selletta di (q. 3181 m) attigua alla Cima Centrale e la cresta W fino in vetta. Probabilmente questo è l’itinerario più semplice, ma anche la cresta SSE non è impegnativa, almeno fino all’anticima E (q. 3243 m) che si trova sullo snodo di cresta. Solamente il breve tratto che dall’anticima conduce in vetta, è più affilato, ma pur sempre facile se non c’è neve. Inoltre è un percorso molto panoramico e, in particolare per gli appassionati della Grande Guerra, è un’occasione da non perdere.
Infatti, lungo tale cresta (denominata Monte dei Forni nella parte inferiore) correva la prima linea di difesa italiana in Alta Val Furva e sono ancora presenti diverse testimonianze di quegli avvenimenti, in parte ben conservate, quali: trincee, postazioni per mitragliatrici, feritoie, camminamenti, caverne e resti di baracche.
Piccozza e ramponi sono indispensabili solo in presenza di neve, corda ed imbrago solo per i meno esperti.
Da S. Caterina Valfurva si segue la stradina tortuosa ma asfaltata che dopo circa 6 km conduce all’ampio parcheggio sottostante il Rifugio dei Forni.
Dal parcheggio si sale al piazzale antistante il Rifugio dei Forni, dove c’è la bacheca che riporta i sentieri e ci si incammina sulla stradina per il Rifugio Pizzini. Al secondo tornante la si abbandona e si segue il sentiero segnalato per Rifugio Pizzini, che poco sopra conduce alle Baite dei Forni. Tralasciando poi una stradina pianeggiante, si prosegue in salita sui prati, verso NE, fino a raggiungere i ruderi dell’antica caserma (q. 2547 m). Qui si abbandona il sentiero per il rifugio e si sale a sinistra, in una avvallamento, all’inizio della cresta del Monte dei Forni. Lungo tutto il crinale e sui fianchi sono presenti numerose postazioni militari che si possono tranquillamente visitare. Poi si continua a monte, senza difficoltà, sulle tracce di un sentiero e più su si arriva alla sommità del Monte dei Forni (q. 3054 m). Il percorso di cresta che prosegue è logico, appoggiando a destra del filo, su facili rocce e sfasciumi, si raggiunge l’anticima E (q. 3243 m). Volgendo ora a sinistra, si percorre la cresta affilata che scende ad una selletta e poi più facilmente conduce in vetta.
Come per la salita, oppure vedi relazione: Cime dei Forni.