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Monte Spondascia - cresta ESE - 2867 m

Via Normale Monte Spondascia - cresta ESE
La vetta, dalla cresta ESE


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Bernina
Punto di partenza: Villaggio di Campo Moro (q. 1990 m)
Versante di salita: ESE
Dislivello di salita: 970 m - Totale: 1940 m
Tempo di salita: 3,30 h - Totale: 6,30 h
Difficoltà: EE - A - II- F
Periodo consigliato: estate - inizio autunno
Punti di appoggio: Rif. Zoja (q. 2021 m) e Rifugio Cà Runcasch (q. 2170 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero e traccia segnata
Libro di vetta: no
Cartografia: CARTA NAZIONALE DELLA SVIZZERA N. 278 – Monte Disgrazia 1:50000 e N. 279 – Brusio 1:50000, oppure KOMPASS N. 93 - Bernina Sondrio 1:50000
Autore: Piero Vardinelli
Data della salita: 02/10/2011
Data pubblicazione: 10/10/2011
N° di visualizzazioni: 6334


Introduzione:

Questa panoramica vetta, già descritta nella relazione: Monte Spondascia, può essere raggiunta anche dalla cresta ESE. L’itinerario è stato recentemente segnalato con bandierine di colore bianco-rosso e nei tratti più impegnativi, attrezzato con catene. Non ci sono passaggi particolarmente esposti ed è alla portata di ogni buon escursionista, che abbia un minimo di esperienza di ferrate. Sicuramente è consigliabile la traversata, salire dalla cresta ESE e scendere dal versante SW, oppure viceversa, come nel mio caso. Il kit da ferrata potrebbe servire solo ai meno esperti.


Accesso:

Da Sondrio (parte occidentale della città) si prende la strada per la Valmalenco. Giunti a Chiesa in Valmalenco si svolta a destra, verso Lanzada e la Val Lanterna. La strada passa dal villaggio di Campo Franscia e poi con numerosi tornanti e sempre asfaltata conduce al villaggio di Campo Moro. Ampie possibilità di parcheggio all’entrata del villaggio.


Descrizione della salita:

Dal parcheggio un comodo sentiero conduce al sovrastante Rifugio Zoja, in meno di 5 minuti di cammino. Seguendo ora le indicazioni di un cartello per Passo Campagneda e Monte Spondascia, si svolta a gomito e si prosegue verso E, in un bell’ambiente di mughi, pini e grossi massi. Il sentiero compie alcune svolte, passa sotto due palestre di roccia e poco sopra conduce ad un bivio. Qui si tralasciano il cartello e i segnali per Monte Spondascia (versante SW) e si prosegue per l’Alpe e il Passo di Campagneda. Per dossi e vallette il sentiero volge verso SE, poi con una breve discesa raggiunge l’Alpe Campagneda (q. 2145 m) e si immette in una stradina sterrata. Seguendo ora la stradina verso E, si attraversa un torrente sopra un ponticello e dopo un centinaio di metri si arriva ad un bivio. Verso destra, in meno di 5 minuti si arriva al già evidente Rifugio Cà Runcasch, noi invece raggiungiamo il nucleo di baite sulla sinistra. Ad E di queste case si sale l’ampio pendio prativo, su tracce confuse, ma poco sopra si ritrovano i segnali (bandierine di colore bianco-rosso e triangoli gialli) e il sentiero che risale l’ampia china pascoliva del Piano di Campagneda, sotto il versante S del Monte Spondascia. Proseguendo quasi in piano si raggiunge un primo laghetto (q. 2276 m) e poco oltre, si arriva ad una seconda pozza più ampia. Le tracce segnalate risalgono ora una valletta, in direzione NE e fra rocce e detriti, si sale fino al ripiano con i Laghi di Campagneda (q. 2490 m). Volgendo poi verso E si rimonta un ripido pendio detritico e, aggirato un risalto di rocce, si arriva alla larga sella del Passo di Campagneda (q. 2610 m).

Da questo valico si svolta a sinistra e si incomincia a risalire l’ampia cresta ESE dello Spondascia, senza traccia o segnali evidenti (vedi prima immagine di dettaglio). Dopo circa 300 m si trovano le prime bandierine e si prosegue senza difficoltà, fino a raggiungere una prima sommità con un ometto in sassi (seconda immagine di dettaglio), dalla quale è ben visibile la vetta. Seguendo i segnali si traversa a sinistra, sotto la cresta e poi si prosegue fino ad un secondo rilievo. Da qui si scende sulla destra, quindi in un largo canale detritico del versante meridionale, raggiungendo il punto più basso fra i due massicci. Poi, per facile cresta, cenge e canaletti del versante S, si arriva ad una placca attrezzata con catene, che si sale trasversalmente da destra a sinistra (terza immagine di dettaglio). Poco sopra si supera un intaglio, a cui fa seguito un ripido canaletto e si prosegue senza particolari difficoltà fino a raggiungere una specie di anticima, di fronte al blocco roccioso della vetta. Sempre seguendo i segnali si scende alla sella sottostante, dove giunge anche l’itinerario da SW. Raggiunto il valico si risalgono le facili rocce attrezzate della cresta e poi, verso W, si percorre per poche decine di metri una cengia pianeggiante. Infine, un breve canaletto a destra conduce sull’ampia vetta. Ci sono 2 ometti in sassi che sembrano della stessa altezza, distanti un’ottantina di metri, entrambi facilmente raggiungibili.


Discesa:

Come per la salita, oppure seguendo la via normale da SW, vedi relazione: Monte Spondascia.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 13/03/2013 dalla redazione di VieNormali.it
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Via Normale Monte Spondascia - cresta ESE - La prima parte della cresta ESE, dal Passo di Campagneda

La prima parte della cresta ESE, dal Passo di Campagneda

Via Normale Monte Spondascia - cresta ESE - Lungo la cresta ESE
Lungo la cresta ESE

Via Normale Monte Spondascia - cresta ESE - Tratti attrezzati sotto la cresta ESE
Tratti attrezzati sotto la cresta ESE
www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 01/05/2025
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