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Monte Taburno (cresta SE) - 1394 m

Via Normale Monte Taburno (cresta SE)
Il percorso di salita visto da SE


Regione: Campania Benevento
Alpi e Gruppo: Appennini - Appennino Meridionale
Punto di partenza: Torretta Pizzillo (q. 540 m)
Versante di salita: SE
Dislivello di salita: 850 m - Totale: 1700 m
Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,45 h
Difficoltà: EE - I - F
Periodo consigliato: tutto l'anno
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: IGM 173 III SE Montesarchio 1:25000, IGM 173 III NE Apollosa 1:25000
Autore: Luca Bianchi
Data della salita: 04/10/2011
Data pubblicazione: 07/10/2011
N° di visualizzazioni: 7981


Introduzione:

Il Taburno è la vetta principale del Taburno-Camposauro, un piccolo gruppo montuoso che si erge a W di Benevento, tra il Matese ed il Partenio. Osservata da Benevento (E), questa montagna è paragonata ai piedi di una donna supina, detta ´Dormiente del Sannio´; da S essa è ben riconoscibile per la rocciosa e brulla parete triangolare, solcata da profondi canali, che si innalza per 1 km sulla Valle Caudina. La via qui descritta si sviluppa lungo la rocciosa cresta SE, che si inarca alle spalle del paese di Bonea (BN) e con andamento serpeggiante raggiunge la vetta dopo due culminazioni secondarie.
Dalla cima si può godere di interessanti visuali sul resto del massiccio, oltre che sulla sottostante Valle Caudina ed i vicini gruppi del Partenio, Picentini e Matese; nelle giornate particolarmente limpide si possono osservare anche il Vesuvio, i Lattari, il Golfo di Napoli e le isole dell´arcipelago partenopeo.


Accesso:

Dal centro abitato di Bonea (BN) si procede in direzione della chiesetta di S. Pietro (q. 437 m); dopo averla raggiunta, si continua a salire lungo la via che passa alla sua sinistra. Con una serie di curve si supera una prima piazzola di sosta recintata sul lato sinistro della strada, quindi si percorrono le ultime curve fino ad un´altra piccola piazzola, sempre sul margine sinistro della strada, dove l´automobile può essere parcheggiata (q. 550 m circa).

Il sentiero che in pochi minuti conduce all´attacco della cresta inizia proprio alle spalle della piccola staccionata della piazzola: si procede a mezzacosta aggirando uno dei basamenti della cresta e raggiungendo l´inizio della salita in pochi minuti (q. 560 m, la Torretta Pizzillo è visibile poco più in basso).


Descrizione della salita:

Seguendo i segnavia visibili sulle rocce (segmenti verticali rossi e/o frecce direzionali rosse), si attacca direttamente la ripida cresta e si sale a WNW alternando facili passaggi su roccia e brevi tratti su terreno erboso, fino a q. 810 m (0,50 h); qui si devia a NW, attraversando una piccola radura e superando alcuni passaggi su roccia (I - q. 1050 m circa - 1,30 h). All´incirca a q. 1100 m, si piega di nuovo a WNW e, raggiunto il limitare del bosco, si guadagna la prima anticima (q. 1266 m - 2,00 h). Alle spalle di questo terrazzo panoramico è presente uno scosceso canalone roccioso, molto pericoloso in caso di cattiva visibilità; è necessario aggirarlo sul lato destro, perdendo alcuni metri di quota e procedendo lungo il confine del bosco. Superato lo strapiombo (ora diventa ben visibile una caratteristica torretta di roccia che si innalza dal canalone pochi metri più in basso), si seguono le tracce che si inoltrano le bosco, ma senza allontanarsi per più di 5-10 m dalla linea di cresta (che resta a sinistra); quindi si sale fino alla seconda anticima (q. 1333 m - 2,20 h). Da qui, usciti dal bosco e tornati sulle roccette della cresta, si affrontano gli ultimi semplici passaggi che conducono alla grande croce di vetta.


Discesa:

Come per la salita, oppure seguendo la breve ma suggestiva via normale da N (v. relazione n° 2074) nel caso in cui si disponga di due auto.


Note:

Salita di soddisfazione, mai monotona per i continui passaggi su roccette ed i costanti ampi panorami sulla Valle Caudina, il Partenio ed i Picentini.
Si tratta certamente di uno dei sentieri segnati più tecnici del Taburno-Camposauro: nonostante la quota contenuta e la quasi totale assenza di esposizione, è bene non sottovalutare i passaggi chiave, specialmente in presenza di neve. In alcuni casi, i meno esperti possono aggirare i tratti più impegnativi individuando passaggi su erba e terriccio a destra della linea di cresta.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 08/10/2011 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Monte Taburno (cresta SE) - Torretta Pizzillo, all´attacco della cresta

Torretta Pizzillo, all´attacco della cresta

Via Normale Monte Taburno (cresta SE) - Passaggi su roccette
Passaggi su roccette

Via Normale Monte Taburno (cresta SE) - Il pilastro roccioso alle spalle della prima anticima
Il pilastro roccioso alle spalle della prima anticima
www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 07/05/2024
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