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Cima dŽAsta - Canalone S e cresta W - 2847 m

Via Normale Cima dŽAsta - Canalone S e cresta W
La via di salita per il canalone S dal Rif. Brentari


Regione: Trentino Alto Adige Trento
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Dolomitiche - Gruppo Cima Asta Lagorai
Punto di partenza: Malga Sorgazza (q. 1450 m) in Val Sorgazza - Pieve Tesino Val Sorgazza
Versante di salita: S-W
Dislivello di salita: 1400 m - Totale: 2800 m
Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 9,00 h
Difficoltà: EE - A - I - F+
Periodo consigliato: giugno - ottobre
Punti di appoggio: Rif. Cima dŽAsta ´Ottone Brentari´ (q. 2473 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero e traccia segnata
Libro di vetta: si
Cartografia: Carta dei Sentieri CAI-SAT Sezione del Tesino - Cima dŽAsta - Gruppi di Rava e Tolvà 1:25000
Autore: Marco Bressanini
Data della salita: 26/08/2011
Data pubblicazione: 17/09/2011
N° di visualizzazioni: 19468


Introduzione:

Cima dŽAsta è la più alta vetta di questa isola granitica che si distacca un poŽ dalla lunga catena dei Lagorai costituita in prevalenza da porfidi. Verso Sud presenta una grande parete alta circa 400 m che incombe sulle tranquille acque del lago adagiato ai suoi piedi, e che fa da ottimo scenario per il vicino Rifugio Brentari, punto dŽappoggio dellŽAlta Via del Granito. LŽitinerario proposto consente allŽescursionista, senza grosse difficoltà, di compiere dal rifugio lŽintero anello della vetta in circa 3,00 h, offrendo una panoramica a dir poco eccezionale e che ripaga della fatica compiuta una volta giunti in vetta.


Accesso:

Da malga Sorgazza (q. 1450 m) si percorre la strada forestale (contemporaneamente Alta Via del Granito Itinerario Verde) per circa 0,30 h fino al bivio della Teleferica Brusà. Seguendo il sentiero n° 327 si risale il Bualon di Cima dŽAsta in direzione del Rifugio Brentari, quasi sempre sopra i nostri occhi, incontrando prima a q. 2000 m il sentiero proveniente da Forcella Magna, poi a q. 2130 ai ruderi del Baito del Pastore il bivio con il segnavia 327B (Trodo dei Aseni - circa 1,40 h). Da qui si può segliere quale itinerario prendere: il sentiero 327 risale le ripide Laste granitiche, il 327B le aggira a destra fino a ricongiungersi con il precedente a circa 20Ž dal rifugio, dopodichè, proseguendo lungo la traccia si lambiscono le gelide acque del lago per giungere infine al Brentari (q. 2473 m - circa 2,40 h).


Descrizione della salita:

Dal Rifugio Brentari si costeggia il lago di Cima dŽAsta lungo il sentiero n° 375, in direzione del Passo Socéde, fino a raggiungere un piccolo bivio contraddistinto da un cartello che riporta la scritta: CANALONE SUD-CRESTA OVEST, PERCORSO ALPINISTICO NON SEGNATO. Si percorre la traccia allŽinizio poco marcata in direzione della parete Sud di Cima dŽAsta fino ai piedi del canalone (detto Canalone Bassano o dei Bassanesi), racchiuso da due torri rocciose: la Punta di Lancia a sinistra, e la Torre Gillo Cavinato sulla destra. Si rimonta il ripido canalone seguendo i bolli rossi posti sui vari massi (attenzione: pericolo caduta sassi) fin dove il canalone si biforca. Adesso si percorre la ramificazione di sinistra giungendo in breve alla Bocchetta del Canalon (q. 2664 m - 0,35 h dal Rifugio Brentari). Dalla Bocchetta del Canalon si volta a destra e si risale tutta la cresta W di Cima dŽAsta, a volte esposta e con qualche passaggio di I, seguendo sempre i bolli rossi, giungendo in prossimità di vecchie postazioni della Grande Guerra e passando accanto al Bivacco Giuseppe Cavinato (q. 2840 m - piccolo ricovero disadorno, ricavato da un ex osservatorio militare, di proprietà della sezione di Padova della Giovane Montagna, che funge da riparo in caso di maltempo). Pochi metri e si è in vetta, ottimo punto panoramico che spazia dai Lagorai alle Pale, Gruppo di Brenta, Ortles-Cevedale, Latemar, Catinaccio, Sella, Sassolungo, Marmolada, cime dellŽAltopiano di Asiago, Grappa, ed infine se la giornata è particolarmente cristallina anche la città di Venezia.


Discesa:

Dalla cima, si consiglia di percorrere il sentiero normale n° 364, che proviene dal Rifugio Brentari, scavalca La Forzeleta (tratti di corda metallica), scende nel catino del Lastè dei Fiori, e rimonta il Zimòn di Cima dŽAsta da NE, permettendo quindi di percorrere lŽintero anello della cima in circa 3,00 h dal Rifugio Brentari. A questo punto per tornare a Malga Sorgazza ci sono più opzioni ( a seconda del tempo a disposizione):
1)Ripercorre a ritroso il sentiero n° 327 utilizzato nella salita al rifugio;
2)Percorrere il sentiero n° 386 che solca tutta la Cresta della Campagnassa (circa 4,00 h - diff. E);
3)Percorrere il sentiero n° 375 (sentiero attrezzato Giulio Gabrielli) della Cresta Socéde fino a Forcella Magna, poi il sentiero n° 380 in direzione Teleferica Brusà - Malga Sorgazza (circa 4,00 h - diff. EEA/PD).

Tutti gli itinerari convergono comunque sulla strada forestale che congiunge Malga Sorgazza alla Teleferica Brusà.


Note:

La salita alla vetta, sia dalla via normale della Forzeleta che dal canalone S può essere effettuata solo con tempo stabile. Frequenti sono le nebbie e i repentini cambiamenti climatici, pertanto con nebbie e nuvole basse lŽorientamento è molto difficile, dato che dalle Laste in poi i segnavia bianco-rossi dei sentieri e i bolli rossi del canalone sono presenti solo sui sassi.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 28/09/2011 dalla redazione di VieNormali.it
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Via Normale Cima dŽAsta - Canalone S e cresta W - In vetta a Cima dŽAsta

In vetta a Cima dŽAsta

Via Normale Cima dŽAsta - Canalone S e cresta W - Il Bivacco Giuseppe Cavinato al termine della cresta W
Il Bivacco Giuseppe Cavinato al termine della cresta W

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