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Cima d´Olino - 1768 m

Foto via normale Cima d´Olino non disponibile


Regione: Lombardia Lecco
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie
Punto di partenza: Primaluna
Versante di salita: W
Dislivello di salita: 1200 m - Totale: 1200 m
Tempo di salita: 2,30 h - Totale: 4,00 h
Difficoltà: E
Periodo consigliato: tutto l'anno
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero segnato
Libro di vetta: no

Autore: Stefano Tagliabue
Data della salita: 15/09/2011
Data pubblicazione: 15/09/2011
N° di visualizzazioni: 9126


Introduzione:

Si tratta di una escursione semplice, non lunga anche se con un buon dislivello. Ideale per fare gamba, per escursionisti allenati è ben fattibile in mezza giornata. Il sentiero è molto bello, soprattutto la parte acciotolata fino all´Alpe Crevesto. Interessante anche il traverso alla Bocchetta di Olino. Itinerario adatto tutto l´anno da evitare solo in piena estate in quanto parte da bassa quota. In presenza di innevamento è sconsigliabile, il traverso prima della bocchetta di olino è su pendio molto esposto al rischio valanghe.


Accesso:

Lecco - Ballabio - Introbio - Primaluna


Descrizione della salita:

Dal centro di Primaluna, ci si porta fuori dal paese seguendo le indicazioni per il rifugio Santa Rita. Si attraversa un ruscello, oltre il quale comincia l´acciotolato. Ad un primo bivio appena fuori dal paese occorre andare a destra, seguendo l´acciotolato molto ripido, che in breve entra in un bel bosco di castagni. La mulattiera guadagna quota rapidamente con bei tornanti nel bosco e pendenza costante. Si passa nei pressi di un prato con fontanella, e si proosegue sull´acciotolato fino nei pressi degli alpi Rise e Crevesto. La mulattiera si mantiene ai margini degli alpi, per poi rientrare nel bosco. Si giunge così a guadare un torrente, nei cui pressi termina l´acciotolato. Poco prima del torrente il sentiero si biforca: è possibile seguire entrambe le tracce (è una variante alta ed una bassa, che si congiungono nuovamente dopo circa 20 minuti di cammino); è comunque consigliabile la variante alta (sentiero di sinistra - ometto). Il sentiero, sempre molto ampio e piuttosto ripido, guadagna una costa, poi continua in una bella faggeta. Sempre seguendo la traccia principale (radi segnavia) si giunge così all´Alpe di Olino. La si attraversa seguendo il sentiero, ancora qualche tornante nel bosco e si sbuca sui prati sommitali. Il sentiero traversa adesso in leggera salita alla bocchetta di Olino, che si raggiunge in breve. Tale tratto è caratteristico in quanto il fondo del sentiero è costituito da roccia di verrucano perfettamente tagliata , sembra quasi di camminare su una strada cementata. Questo tratto potrebbe essere problematico in presenza di ghiaccio. Dalla bocchetta si sale direttamente per cresta, su tracce abbastanza evidenti, e si raggiunge in breve la vetta.


Discesa:

Da qui ci sono diverse possibilità per la discesa: 1) ripercorrere a ritroso l´itinerario di salita 2) traversare per colme, prima alla località Larice Secco, poi al Cimone di Margno, con discesa finale a Margno passando per il Pian delle Betulle. In tal caso è però necessario disporre di un´auto a Margno per il rientro, altrimenti ci si deve arrangiare coi mezzi/autostop. 3) ritornati alla bocchetta di Olino, dirigersi verso il Rifugio Santa Rita, rientrando per la Val Biandino ad Introbio e da qui a Primaluna. Non è necessario raggiungere il rifugio, c´è una variante che si stacca nei pressi della Bocchetta di Agoredo e scende in Val Biandino passando per l´alpe omonima.


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