Informativa Cookie: questo sito utilizza cookie tecnici propri necessari al suo funzionamento e cookie di profilazione di terze parti per visualizzare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dagli utenti nella navigazione in rete. Si invita a leggere la Cookie Policy in cui sono presenti le informazioni sui cookie utilizzati dal sito, su quali informazioni vengono raccolte e le istruzioni su come negare il consenso all'installazione di qualunque cookie. La prosecuzione della navigazione mediante accettazione dei cookie, chiusura di questo banner informativo, accesso ad altra area del sito, selezione di un elemento dello stesso sottostante questo banner (ad esempio di una immagine o di un link) o scorrimento della pagina verso il basso comporta l'automatica prestazione del consenso a utilizzare i cookie.

In conformità al provvedimento del Garante della Privacy del 8 maggio 2014, G.U. n. 126 del 3/6/2014, attuazione della Dir. UE sui cookie 2009/136/CE
OKLeggi la Cookie Policy

VieNormali.it

Le tue scalate online!

Pizzo Cengalo - 3367 m

Via Normale Pizzo Cengalo
Il Cengalo con lo Spigolo Vinci e Punta Angela in primo piano. A sx la cresta di salita.


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Masino
Punto di partenza: Bagni di Masino (q. 1173 m) Val Màsino
Versante di salita: S
Dislivello di salita: 2200 m - Totale: 4400 m
Tempo di salita: 7.00 h - Totale: 12.00 h
Difficoltà: EE - A - II - PD-
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Rif. Gianetti (q. 2534 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Via di roccia
Libro di vetta: si

Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 11/09/2011
Data pubblicazione: 12/09/2011
N° di visualizzazioni: 61145


Introduzione:

Splendida montagna, dalla levigata, grandiosa parete nord, e dall´ affilato versante sud dove spicca l´ elegante, slanciato spigolo Vinci, culminante nella Punta Angela, un tempo considerata semplice anticima meridionale, il Pizzo Cengalo da sempre soffre della vicinanza dell´ adiacente, più rinomato Pizzo Badile che lo adombra nonostante la minore altezza. Stesso destino che toccò ai primi salitori dello Spigolo NW (1100 m, TD, V+), Gaiser e Lehmann, che sebbene effettuarono una stupefacente impresa salendolo a vista in sole dieci ore rimasero dei perfetti sconosciuti, mentre lo stesso giorno Cassin attaccava la NE del Badile, aprendo una delle vie più famose delle alpi dopo tre giorni di epica lotta che tutti ricordano.


Accesso:

Poco dopo Morbegno, lungo la SS per Sondrio, ad Ardenno si svolta a sinistra per la Val Masino, che si risale interamente sino ai Bagni. Attraversato il torrente su di un ponte, si superano le terme parcheggiando nella pineta.


Descrizione della salita:

Dal parcheggio si prosegue lungo la stradetta che, lambito il campo da tennis, attraversa il torrente su un ponticello in pietra. Prima del ponte deviare a destra e, traversato un prato (indicazioni), imboccare la mulattiera della Val Porcellizzo che sale al Rifugio Gianetti. Dapprima lastricato, in seguito più sconnesso, il sentiero sale con molti tornanti nel bosco, sbucando alle baite di Corte Vecchia (1405 m) per passare poi nel caratteristico tunnel naturale delle "Termopili" formato da due enormi massi appoggiati l´ uno all´ altro. Dopo un tratto ancora in lieve pendenza, la salita riprende ripida e con molti tornanti compiendo poi un lungo traverso verso sinistra (N) che porta a guadare il torrente di Sione (problematico con molta acqua, catena), quindi si entra in un rado bosco di larici per sbucare sui pascoli di Rösa. Con una breve salita si entra nella valletta scavata dal torrente e, fiancheggiando il corso d´acqua, si esce ben presto sull´ampia distesa erbosa del "Pianone". Lambita la Casera Porcellizzo (1992 m), si attraversa il torrente su un ponte guadagnando un secondo ripiano che si percorre diagonalmente, dopodichè con una serie di tornanti si risale il versante sinistro della valle giungendo al "muretto" (2200 m c.). Infine, per terreno aperto su sentiero ben marcato e segnalato, fra pascoli , placche, dossi e pietrame si giunge al Rifugio Gianetti (ore 3,30). Dal rifugio si prosegue a destra in mezzacosta, lungo il sentiero che conduce al Rifugio Allievi, e quando questo si abbassa ad attraversare sotto ad una placconata spesso bagnata, lo si abbandona per risalire il pendio erboso sulla sinistra. Superata una bastionata rocciosa alta pochi metri, si punta all´ evidente cresta morenica colorata da un vago verde d´erba, sul cui filo si ritrova una bella traccia proveniente dal Gianetti, ma inizialmente meno agevole da seguire del percorso indicato. Si risale interamente la cresta, entrando in uno spettacolare anfiteatro roccioso avendo a destra lo Spigolo Vinci con la fantastica Punta Angela, di fronte la Cresta W di salita del Cengalo ed a sinistra le Punte Enrichetta e Sertori. Si attraversa la conca in direzione delle grandi bancate striate da colate di acqua sottostanti Punta Angela, e una volta nei loro pressi, tenendosi il più possibile sulle placche affiorantri dagli sfasciumi, si inizia un diagonale a sinistra per portarsi all´ intaglio più a sinistra formato dalla cresta che unisce Punta Sertori al Badile con la cresta west del Cengalo, che presenta due elevazioni. Giunti alla base dell´ intaglio, si prende il canale di sinistra, corda fissa di 15 mt. circa, superata la quale si prosegue nel canale sino ad un masso che lo occlude. Lo si aggira indifferentemente da entrambi i lati (II), quindi di nuovo per sfasciumi all´ intaglio. Passati sul lato nord, bella vista sulle pareti del Badile, si risale per fini sfasciumi la prima elevazione (traccia), effettuando un breve traverso protetto da catene poco sotto la sua cima. Arrivati ad uno stretto intaglio, dove queste finiscono, lo si discende per un paio di metri e tenendosi alti si traversa a sinistra su cengia, quindi si supera un´ aerea crestina che deposita al colletto con la seconda elevazione. Di nuovo sul lato nord per sfasciumi ad un muretto di roccia rossastra che si supera direttamente (II) ritrovando più sopra la traccia, oppure più facilmente qualche metro a sinistra per poi risalire su rugose placche (II) a riprendere la cresta. Su larga cengia a destra del filo (sud), si evita la punta della seconda elevazione, attancando le facili rocce della cresta terminale che per blocchi e pietrame infine conduce alla croce di vetta.


Discesa:

Come per la salita.


Note:

Bellissima ascensione, lunga e dal dislivello importante, permette di entrare in un santuario di granito tra i più maestosi delle alpi, e nessun alpinista dovrebbe lasciarsi scappare una simile occasion. Nonostante la facilità, la via non è tuttavia da sottovalutare, soprattutto in presenza di neve o ghiaccio, pertanto è consigliabile informarsi preventivamente sulle sue condizioni presso il gestore della Gianetti, Giacomo Fiorelli.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 25/06/2015 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Pizzo Cengalo - Il tratto attrezzato con catene.

Il tratto attrezzato con catene.

Via Normale Pizzo Cengalo - Sullo spigolo della seconda elevazione.
Sullo spigolo della seconda elevazione.

Via Normale Pizzo Cengalo - Vetta.
Vetta.
www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 01/05/2024
Autore: Roberto Ciri - RC-WebSoft - P.IVA 03693250288
Privacy policy - Cookie policy