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Pizzo Quadro - cresta SSW - 3013 m

Via Normale Pizzo Quadro - cresta SSW
Il Pizzo Quadro dalla cresta N del Pizzo Sevino


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Catena Mesolcina
Punto di partenza: Starleggia (q. 1660 m), Valle San Giacomo Valle San Giacomo
Versante di salita: SSW
Dislivello di salita: 1353 m - Totale: 2706 m
Tempo di salita: 4,45 h - Totale: 8,00 h
Difficoltà: EE - A - II - F+
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Biv. del Servizio (q. 2570 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: CARTA NAZIONALE DELLA SVIZZERA N. 1274 - Mesocco 1:25000 e N. 1275 - Campodolcino 1:25000
Autore: Piero Vardinelli
Data della salita: 28/08/2011
Data pubblicazione: 04/09/2011
N° di visualizzazioni: 10016


Introduzione:

Bellissimo e attraente cimone della Catena Mesolcina Settentrionale, con Il Pizzo Tambò e il Pizzo Stella è fra i più frequentati della regione dello Spluga (sulla CNS è denominato Cima de Pian Guarnei o Pizzo Quadro 3015 m). Basta osservarlo da San Sisto o dalla Val della Sancia per rimanerne affascinati, con quel “quadro” roccioso di vetta dalle linee ardite ed eleganti. La via normale passa dalla cresta ENE, la più facile e la più comoda da Starleggia. Con l’itinerario proposto qui di seguito questa via viene percorsa interamente in discesa, mentre la salita si svolge lungo il ripido versante NE e la bellissima cresta SSW. Per raggiungere tale cresta bisogna passare dall’avvallamento detritico fra il Pizzo Quadro e il Pizzo Sevino, a 200 m di dislivello dalla cima di quest’ultimo ed è quindi preferibile abbinare l’ascesa delle 2 vette. Ne conseguirà un’entusiasmante cavalcata di creste, fattibile in giornata, abbastanza facile (F+) e alla portata di ogni buon escursionista, esperto però di creste aeree. In questo caso vedi foto scalate e la relazione: Pizzo Sevino – cresta E. L’itinerario della traversata, affrontata con gli amici Pietro e Nicola, in sintesi prevede: partenza dal parcheggio di Starleggia - Alpe Morone - Valle della Sancia – versante NE del Pizzo Quadro con ascesa alla sella (né quotata né nominata dalla cartografia) alla base della sua cresta ENE – traversata in piano sotto la parete SE del Pizzo Quadro – salita al Pizzo Sevino per la cresta E e discesa dalla cresta N – salita al Pizzo Quadro per la cresta SSW e discesa dalla cresta ENE – Bivacco del Servizio, per il sentiero che traversa sotto la cresta che collega il Pizzo Quadro al Motto Alto – ritorno all’Alpe Morone e a Starleggia. Per l’intera traversata prevedere circa h 8,00. Corda, piccozza e ramponi non sono indispensabili, ma è meglio averli al seguito.


Accesso:

Da Chiavenna (SO) si prosegue sulla strada per il Passo dello Spluga, fino a Campodolcino. Al termine del paese seguendo le indicazioni si svolta verso sinistra, la strada asfaltata sale con numerosi tornanti e raggiunge Starleggia (q. 1565 m). Oltre questo abitato, verso S, la strada prosegue sterrata, compie 2 tornanti e conduce ad un ampio parcheggio, a circa (q. 1660 m), poco prima del ponte sul torrente della Val di Starleggia.


Descrizione della salita:

Dal parcheggio si segue la stradina sbarrata e vietata al transito dei veicoli non autorizzati, che poco dopo attraversa sopra un ponte il torrente della Val di Starleggia, compie un tornante, passa a N dell’Alpe Bocci ed infine conduce nei pressi dell’Alpe Morone (q. 1860 m). Cinquanta metri sotto questo alpe, poco prima di un ponte, si abbandona la stradina e seguendo le indicazioni di un cartello per Val Sancia, si imbocca il sentiero che passa fra le baite dell’alpe e conduce a Cort Sora. Il sentiero, segnalato con bandierine di colore bianco-rosso, prosegue a mezzacosta sul dosso a SW dell’alpe, supera il ciglio della Valle della Sancia e prosegue fino al pianoro con la presa d’acqua (q. 2010 m). Da qui evitare di dirigersi subito al centro della valle o sotto la parete N della cresta che collega il Motto Alto al Pizzo Quadro, per non dover affrontare un lungo e faticoso percorso su terreno alluvionale instabile e zone acquitrinose. Su tracce di sentiero si procede quindi verso W, per poco meno di un chilometro, rimanendo sulla sinistra idrografica del torrente. Poi, con percorso evidente, si abbandona il sentiero e si traversa a SW, in direzione di una delle costole erbose che in alto hanno origine dal pianoro antistante la fronte del Ghiacciaio di Pizzo Quadro Nord e si entra di fatto nel versante NE del Pizzo Quadro. Si risale la più occidentale di queste costole, la più rettilinea, su terreno erboso viepiù ripido ma facile. Da ultimo su massi e terreno morenico si raggiunge il pianoro citato. La sella alla base della cresta ENE del Pizzo Quadro, che bisogna raggiungere, è ora ben visibile; la balza rocciosa che ne impedisce l’accesso diretto si aggira preferibilmente a sinistra, traversando in piano verso SE il nevaio del pianoro. Possono essere necessari i ramponi. Quindi si rimontano i sovrastanti pendii detritici, un po’ faticosi e spesso innevati, ma sempre facili e da ultimo si entra in una specie di canaletto che conduce alla sella, alla base della cresta citata. Per raggiungere la cresta SSW bisogna ora aggirare alla base la rocciosa parete SE del Pizzo Quadro, su terreno detritico e un poco ripido, ma non faticoso dato che il percorso è in leggera discesa. Al termine della traversata non si perdono però più di 20/30 m di dislivello. Raggiunto quindi in piano l’avvallamento fra il Pizzo Quadro e il Pizzo Sevino (ben al disotto della Bocchetta del Sevino), si offrono 2 possibilità:

1°) Seguire i segnali di colore bianco-blu-bianco e risalire l’avvallamento fra le 2 vette in direzione W. Si passa a destra del torrione sulla cresta N del Pizzo Sevino e per una rampa, un poco esposta nel finale, si raggiunge la Bocchetta del Sevino (q. 2916 m nominata ma non quotata sulla CNS). Dal valico si svolta a destra e si arrampica subito lungo il filo di cresta SSW. Il tratto intermedio è quasi pianeggiante e si prosegue sempre con una divertente arrampicata lungo il filo, appoggiando a destra, fino ai primi risalti che precedono la parte finale. In particolare un ripido risalto che precede il gendarme (vedi prima immagine di dettaglio), viene aggirato facilmente ad W, poi un canaletto roccioso permette di ritornare in cresta. Si prosegue ancora per un breve tratto pianeggiante e si arriva sotto il gendarme che precede l’edificio sommitale. Il gendarme viene aggirato ad E (destra) per una cengia e facili rocce. Alcune guide indicano di aggirarlo ad W, ma il percorso non è del tutto semplice. Al termine dell’aggiramento ci si ritrova sotto il salto terminale, che può essere superato direttamente lungo un diedro (III°), ma più facilmente viene aggirato a sinistra, su cenge erbose. Queste conducono all’imbocco di un canale, a metà dell’edificio sommitale. Con una breve arrampicata (II°) si superano le roccette di questo canale e si arriva in vetta.

2°) Volendo invece compiere la traversata Sevino-Quadro: dall’avvallamento fra queste due vette si sale verso S e si raggiunge la cresta E del Pizzo Sevino, per la quale si sale in vetta. Si scende poi lungo la cresta N, fino alla Bocchetta del Sevino (vedi relazione Pizzo Sevino – cresta E). Da questo valico si prosegue poi lungo la cresta SSW del Pizzo Quadro, come sopra citato.


Discesa:

Abbiamo 2 possibili varianti di discesa.
1°) Seguire l’itinerario di salita, ma non conviene.
2°) Scendere lungo la cresta ENE (vedi anche relazione Pizzo Quadro). La cresta inizia all’angolo nord-orientale dell’edificio di vetta. La prima parte è abbastanza ripida con un passaggio di II° e si scende appoggiando sempre a destra del filo, sulle tracce di un sentierino che serpeggia fra le rocce. Poi la cresta si addolcisce, fino a raggiungere la sella alla base della cresta ENE del Pizzo Quadro. Da qui si può proseguire la discesa verso sinistra, lungo il pendio NE, come per la salita, oppure si scende a destra ed è preferibile e più comodo. In questo caso: dalla sella citata si segue l’evidente sentiero, non segnalato dalla cartografia, che scende a lungo sotto le rocce del versante S della cresta che collega il Pizzo Quadro al Motto Alto. Al termine della traversata in discesa, con una breve risalita, in alcuni tratti un poco esposta, il sentiero conduce al bellissimo e panoramico pianoro dove sorge il Bivacco del Servizio. Si prosegue poi lungo il Fil Marsc (cresta NE del Motto Alto), sul sentiero segnalato che scende poco a destra del filo di questa cresta, in direzione NE, fino a raggiungere la sella erbosa presso la (q. 2167 m). Da questa sella si scende a sinistra, sempre su sentiero, fino a raggiungere il pianoro orientale della Valle della Sancia. La traccia prosegue poi pianeggiante, verso W, sopra il muretto basso di una condotta e conduce al piccolo invaso della presa d’acqua (q. 2010 m). Qui ci si ricollega con l’itinerario di salita e si ritorna all’Alpe Morone e a Starleggia.


Note:

Nota 1
Il ripido versante NE del Pizzo Quadro non è difficile, ma l’assenza di qualsiasi tipo di traccia o ometti richiede buona esperienza nella ricerca del percorso migliore (vedi foto scalate). Questo tratto può essere comunque evitato salendo dal Bivacco del Servizio (itinerario di discesa).
Nota 2
Il ripido versante NE del Pizzo Quadro è meglio non affrontarlo in discesa se non lo si è già percorso in salita, dall’alto non è facile individuare l’esatto itinerario.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 07/01/2012 dalla redazione di VieNormali.it
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Via Normale Pizzo Quadro - cresta SSW - Sulla cresta SSW, il risalto da aggirare ad W

Sulla cresta SSW, il risalto da aggirare ad W

Via Normale Pizzo Quadro - cresta SSW - Sulla cresta SSW, il gendarme da aggirare ad E
Sulla cresta SSW, il gendarme da aggirare ad E

Via Normale Pizzo Quadro - cresta SSW - Il Pizzo Sevino e la cresta SSW del Pizzo Quadro, dalla vetta
Il Pizzo Sevino e la cresta SSW del Pizzo Quadro, dalla vetta

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