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Pizzo Sevino - cresta E - 3026 m

Via Normale Pizzo Sevino - cresta E
Il Pizzo Sevino da NE


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Catena Mesolcina
Punto di partenza: Starleggia (q. 1660 m), Valle San Giacomo Valle San Giacomo
Versante di salita: NE-E
Dislivello di salita: 1366 m - Totale: 2732 m
Tempo di salita: 4,30 h - Totale: 8,00 h
Difficoltà: EE - A - I - F+
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Biv. del Servizio (q. 2570 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: no
Cartografia: CARTA NAZIONALE DELLA SVIZZERA N. 1274 - Mesocco 1:25000 e N. 1275 - Campodolcino 1:25000
Autore: Piero Vardinelli
Data della salita: 28/08/2011
Data pubblicazione: 04/09/2011
N° di visualizzazioni: 4681


Introduzione:

Il Pizzo Sevino (culla CNS: Piz Corbet o Pizzo Sevino 3025 m) è la cima più elevata del gruppo a S del Passo di Baldiscio (Passo de Balniscio sulla CNS). È una bella piramide, massiccia e ardita, in particolare se osservata dal versante meridionale, comunque meno elegante rispetto al vicino e più frequentato Pizzo Quadro. La montagna, già ampiamente descritta nella relazione Pizzo Sevino, viene generalmente raggiunta lungo la cresta N, l’itinerario riportato qui di seguito prevede invece la salita dalla cresta E. Questa cresta potrebbe essere considerata la seconda via normale, in quanto offre le stesse difficoltà della cresta N e anche l’itinerario di avvicinamento è in gran parte il medesimo. La soluzione migliore, a mio avviso, è salire lungo la cresta E e poi scendere da quella N, aggirando ad E il torrione a meridione della Bocchetta del Sevino. Piccozza e ramponi non sono indispensabili, ma è meglio averli al seguito. Eventualmente portare un cordino per i meno esperti.

L’ascesa a questa vetta, come singola meta, è comunque di grande soddisfazione, ma è preferibile abbinarla alla traversata Pizzo Sevino – Pizzo Quadro, che è fattibile in giornata. Ne risulterà un’entusiasmante cavalcata di creste, abbastanza facile (F+) e alla portata di ogni buon escursionista, esperto però di creste aeree. In questo caso vedi foto scalate e la relazione: Pizzo Quadro – cresta SSW. L’itinerario della traversata, affrontata con gli amici Pietro e Nicola, in sintesi prevede: partenza dal parcheggio di Starleggia - Alpe Morone - Valle della Sancia – versante NE del Pizzo Quadro con ascesa alla sella (né quotata né nominata dalla cartografia) alla base della sua cresta ENE – traversata in piano sotto la parete SE del Pizzo Quadro – salita al Pizzo Sevino per la cresta E e discesa dalla cresta N – salita al Pizzo Quadro per la cresta SSW e discesa dalla cresta ENE – Bivacco del Servizio, per il sentiero che traversa sotto la cresta che collega il Pizzo Quadro al Motto Alto – ritorno all’Alpe Morone e a Starleggia. Per l’intera traversata prevedere circa h 8,00


Accesso:

Da Chiavenna (SO) si prosegue sulla strada per il Passo dello Spluga, fino a Campodolcino. Al termine del paese seguendo le indicazioni si svolta verso sinistra, la strada asfaltata sale con numerosi tornanti e raggiunge Starleggia (q. 1565 m). Oltre questo abitato, verso S, la strada prosegue sterrata, compie 2 tornanti e conduce ad un ampio parcheggio, a circa (q. 1660 m), poco prima del ponte sul torrente della Val di Starleggia.


Descrizione della salita:

Dal parcheggio si segue la stradina sbarrata e vietata al transito dei veicoli non autorizzati, che poco dopo attraversa sopra un ponte il torrente della Val di Starleggia, compie un tornante, passa a N dell’Alpe Bocci ed infine conduce nei pressi dell’Alpe Morone (q. 1860 m). Cinquanta metri sotto questo alpe, poco prima di un ponte, si abbandona la stradina e seguendo le indicazioni di un cartello per Val Sancia, si imbocca il sentiero che passa fra le baite dell’alpe e conduce a Cort Sora. Il sentiero, segnalato con bandierine di colore bianco-rosso, prosegue a mezzacosta sul dosso a SW dell’alpe, supera il ciglio della Valle della Sancia e prosegue fino al pianoro con la presa d’acqua (q. 2010 m). Da qui evitare di dirigersi subito al centro della valle o sotto la parete N della cresta che collega il Motto Alto al Pizzo Quadro, per non dover affrontare un lungo e faticoso percorso su terreno alluvionale instabile e zone acquitrinose. Su tracce di sentiero si procede quindi verso W, per poco meno di un chilometro, rimanendo sulla sinistra idrografica del torrente. Poi, con percorso evidente, si abbandona il sentiero e si traversa a SW, in direzione di una delle costole erbose che in alto hanno origine dal pianoro antistante la fronte del Ghiacciaio di Pizzo Quadro Nord e si entra di fatto nel versante NE del Pizzo Quadro. Si risale la più occidentale di queste costole, la più rettilinea, su terreno erboso viepiù ripido ma facile. Da ultimo su massi e terreno morenico si raggiunge il pianoro citato. La sella alla base della cresta ENE del Pizzo Quadro, che bisogna raggiungere, è ora ben visibile; la balza rocciosa che ne impedisce l’accesso diretto si aggira preferibilmente a sinistra, traversando in piano verso SE il nevaio del pianoro. Possono essere necessari i ramponi. Quindi si rimontano i sovrastanti pendii detritici, un po’ faticosi e spesso innevati, ma sempre facili e da ultimo si entra in una specie di canaletto che conduce alla sella, alla base della cresta citata. Per raggiungere il versante NE del Pizzo Sevino bisogna ora aggirare alla base la rocciosa parete SE del Pizzo Quadro, su terreno detritico e un poco ripido, ma non faticoso dato che il percorso è in leggera discesa. Al termine della traversata non si perdono però più di 20/30 m di dislivello. Raggiunto quindi in piano l’avvallamento fra il Pizzo Quadro e il Pizzo Sevino, si sale verso S, ad una specie di sella sulla cresta E di quest’ultimo. La sella è ben evidente già dall’inizio della traversata e viene raggiunta per un pendio detritico e facili rocce. Si prosegue poi con una divertente arrampicata di I°, appoggiando a destra del filo di cresta, fino a raggiungere la vetta.


Discesa:

Abbiamo 3 possibili varianti di discesa.

1°) Seguire l’itinerario di salita e raggiungere la sella alla base della cresta ENE del Pizzo Quadro. Da qui si può proseguire la discesa verso sinistra, lungo il pendio NE, come per la salita, oppure si scende a destra ed è preferibile e più comodo. In questo caso: dalla sella citata si segue l’evidente sentiero, non segnalato dalla cartografia, che scende a lungo sotto le rocce del versante S della cresta che collega il Pizzo Quadro al Motto Alto. Al termine della traversata in discesa, con una breve risalita, in alcuni tratti un poco esposta, il sentiero conduce al bellissimo e panoramico pianoro dove sorge il Bivacco del Servizio. Si prosegue poi lungo il Fil Marsc (cresta NE del Motto Alto), sul sentiero segnalato che scende poco a destra del filo di questa cresta, in direzione NE, fino a raggiungere la sella erbosa presso la (q. 2167 m). Da questa sella si scende a sinistra, sempre su sentiero, fino a raggiungere il pianoro orientale della Valle della Sancia. La traccia prosegue poi pianeggiante, verso W, sopra il muretto basso di una condotta e conduce al piccolo invaso della presa d’acqua (q. 2010 m). Qui ci si ricollega con l’itinerario di salita e si ritorna all’Alpe Morone e a Starleggia.

2°) Se si vuole invece scendere da N: dalla vetta si segue la facile cresta N (I°). Il torrione che precede la Bocchetta del Sevino (q. 2916 m nominata ma non quotata sulla CNS), lo si aggira ad E (destra), per un ripido ma facile pendio detritico e poco sotto ci si ricollega all’itinerario di salita e si ritorna alla sella alla base della cresta ENE del Pizzo Quadro. Da qui si prosegue come descritto nella variante 1).

3°) Volendo compiere la traversata Sevino-Quadro: dalla vetta si scende la facile cresta N (I°). Il torrione che precede la Bocchetta del Sevino, viene aggirato ad W (sinistra). In condizioni normali questo aggiramento non presenta particolari difficoltà, ma l’eventuale presenza di neve ghiacciata lo rende particolarmente delicato, come nel nostro caso. Raggiunta la Bocchetta del Sevino (q. 2916 m), si segue la cresta SSW del Pizzo Quadro, vedi relazione: Pizzo Quadro – cresta SSW. Ovviamente la Bocchetta del Sevino può essere raggiunta anche aggirando il torrione ad E, ma in caso di neve, bisogna tenere presente che la rampa finale che precede il valico, è un poco esposta ed inoltre si perdono circa 50/60 m di dislivello.


Note:

Nota 1
Il tratto maggiormente impegnativo dell’ascesa al Pizzo Sevino è il ripido versante NE del Pizzo Quadro, dove l’assenza di qualsiasi tipo di traccia o ometti richiede buona esperienza nella ricerca del percorso migliore. Questo tratto può essere comunque evitato salendo dal Bivacco del Servizio (itinerario di discesa), in questo caso l’ascesa può essere valutata di difficoltà: F
Nota 2
Il ripido versante NE del Pizzo Quadro è meglio non affrontarlo in discesa se non lo si è già percorso in salita, dall’alto non è facile individuare l’esatto itinerario.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 07/01/2012 dalla redazione di VieNormali.it
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Via Normale Pizzo Sevino - cresta E - Sulla cresta E

Sulla cresta E

Via Normale Pizzo Sevino - cresta E - Sulla cresta E
Sulla cresta E

Via Normale Pizzo Sevino - cresta E - In vetta, a destra il Pizzo Quadro
In vetta, a destra il Pizzo Quadro
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