La cima

Via di soddisfazione, nonostante le difficoltà contenute.
Denominata anche "Via Degli Alpini", tracciata appunto durante la Prima Guerra, segue la cresta SW alternando roccette, passaggi in roccia fino al II+, e tracce di sentieri notevolmente esposti.
Impressionante notare, su tutto lo sviluppo della salita, residui della Prima Guerra Mondiale come resti di baraccamenti, teleferiche, fili spinati, ecc. Salita consigliata anche per l´interesse storico.

Dal paese di Pelugo (Val Rendena, pochi km a sud di Spiazzo) si imbocca una stretta stradina che sale verso sinistra (provenendo da Tione), seguendo le indicazioni per il Rifugio Care Alto. Dopo circa 7 km si lascia la macchina in un ampio parcheggio (q. 1260). Da qui si segue un ripido sentiero che si inoltra nel bosco (sentiero n. 213) verso il Rif. Care Alto (q.2460). Si raggiunge il rifugio in circa 3,00 ore. Quindi si segue verso SW il sentiero n.222 che ci porta con leggera pendenza alla Bocca di Conca (q.2677). Si segue quindi una traccia tra sfasciumi e massi, ben segnalata da ometti e segni rossi (segn. n. 222) che ci porta a perdere circa 100 m di quota per poi risalirne circa 300 fino al Passo Delle Vacche (q. 2870) (2,00-5,00) .
Da qui in circa 0,30 si giunge al Bivacco Segalla (q. 3050) (direzione N dal Passo delle Vacche), seguendo scale, roccette con elementari passaggi e sfasciumi. Qui inizia la via vera e propria.
Volendo ridurre il dislivello ed il tempo di accesso, si può salire al bivacco dalla Val di Fumo lasciando l´auto presso il Lago di Malga Bissina (q. 1840), raggiungibile da Daone per la Valle di Daone (noi abbiamo trovato la strada interrotta da una frana). Da qui seguendo una carrozzabile si raggiunge prima il Rifugio Val Di Fumo (1,00), poi per sentiero n. 222 il Passo Delle Vacche e quindi il Bivacco Segalla (3,00-4,00).

Dal Bivacco si sale verso N su sfasciumi fino alla sommità del pendio. Quindi si scende con facili passaggi su roccia verso l´intaglio sopra la Vedretta Meridionale Del Care Alto, seguendo qualche cordino e fil di ferro (attenzione a non fidarsi troppo delle attrezzature in loco) e aggirando sulla destra un torrione. Da qui si inizia a salire seguendo tracce evidenti fino ad un diedro (fune metallica) che rappresenta l´unico passaggio di rilievo della salita. Si prosegue per tracce di sentiero fino ad un secondo diedro che si risale senza difficoltà. Si seguono quindi resti di vecchie attrezzature che ci portano prima ad una placca da attraversare (cordino metallico) e poi sul filo di cresta, passando per una baracca distrutta sul fondo di un canalone. Si attraversa un breve tratto solitamente innevato e atrraverso sfasciumi si giunge all´anticima Sud. Da qui si scende brevemente con un passaggio attrezzato da un cordino metallico e si sale direttamente verso la vetta.

Come per la salita.

Attenzione a non fidarsi troppo delle vecchie attrezzature in loco in quanto parecchio in disuso (utili comunque per individuare il percorso). Utile una corda per non dover arrampicare in discesa il diedro di II+, si può attrezzare una doppia su un vecchio ma solido ferro dov´è legata anche la fune metallica. Utile anche un cordino per assicurarsi su qualche nuova fune metallica in alcuni passaggi. Attenzione in caso di nebbia perchè l´individuazione del percorso può diventare difficile.
Volendo spezzare la salita, il Bivacco Segalla è fornito di 6 posti letto.

Bivacco Segalla

Passaggi su roccia

Corda Doppia in dicesa