Salita divertente, un po´ più difficile di quella dello Sfornioi Nord con la quale ha in comune la prima parte.

In auto fino a Forc. Cibiana: si segue la stradina verso S e subito si raggiunge il Rif. Ristoro Deona

Dal parcheggio si segue la stradina e quindi i segnavia per Forc. Bella e Forc. delle Ciavazole. Dopo c. 45 minuti si arriva a una radura dove si segue il segn. 485 per Forc. Ciavazole e Rif. Bosconero. Seguendo sempre il sentiero si raggiunge la forcella e quindi subito a sinistra per una traccia sempre segnata abbastanza ripida, si raggiunge una cima con croce e libretto di vetta. Si segue sempre il sentiero segnalato fino a raggiungere le rocce dello Sfornioi Nord. Si superano dette rocce (I°) raggiungendo quindi una cengia che si segue fino a uno spigolo (qui verso destra sale la normale allo Sfornioi Nord; segnalata fino in vetta). Si continua sulla cengia che inizialmente scende brevemente (ancora qualche segnale) ma poi sale lievemente per raggiungere la depressione erbosa-sassosa tra lo Sfornioi N e quello di Mezzo. Da questa, chiamata Forcella dei Due Gendarmi (o dei Pupe) per la presenza di due pinnacoli rocciosi, si raggiungono le rocce dello Sfornioi di Mezzo. Qui i segnali rossi non ci sono più ma in compenso si trovano numerosi ometti. Si risalgono a zig-zag dei gradoni che portano a una cengia(I°); la si segue verso destra e quindi si supera un camino (20 m; II°). Ci si sposta ancora sulla destra per risalire un altro caminetto (II°) che porta a dei gradoni che conducono sotto il salto finale caretterizzato da uno squadrato tetto giallo. Si supera la bella e solida paretina subito a destra dello strapiombo (5m; III°; chiodo con cordino poco sopra per l´eventuale doppia) raggiungendo le ultime facili rocce della cima.

Come per la salita.