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Chilchalphorn - 3040 m

Via Normale Chilchalphorn
Il Chilchalphorn da E, dal Chilchalp


Regione: Estero Estero
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Estere Svizzere
Punto di partenza: Hinterrhein (q. 1620 m)
Versante di salita: E
Dislivello di salita: 1420 m - Totale: 2840 m
Tempo di salita: 4,00 h - Totale: 7,00 h
Difficoltà: EE - A - I - F
Periodo consigliato: estate - inizio autunno
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: no
Cartografia: CARTA NAZIONALE DELLA SVIZZERA N. 1254 – Hinterrhein 1:25000
Autore: Piero Vardinelli
Data della salita: 09/03/2003
Data pubblicazione: 27/07/2011
N° di visualizzazioni: 6590


Introduzione:

Il Chilchalphorn si trova a N del Passo del San Bernardino, sulla catena che separa la Rheinwald a S, dalla Valser Tal a N. Il versante meridionale è imponente e roccioso, mentre quello orientale, dove passa la via normale, è meno ripido e ricoperto, nella parte più elevata, dall’ormai esiguo Chilchalp Gletscher. È una vetta molto frequentata, in particolare in primavera, per il bellissimo itinerario sci-alpinistico che ricalca in gran parte quello estivo, riportato qui di seguito. Bellissimo e vario il panorama circolare che si ammira dalla vetta, in particolare sui ghiacciai del versante orientale del Gruppo dell’Adula, sulla sella del Passo del San Bernardino e su gran parte della Rheinwald.


Accesso:

Allo svincolo di Bellinzona Nord (Canton Ticino) si esce dall’autostrada e si prosegue sulla superstrada per il Passo del San Bernardino, che continua poi nella Rheinwald. Il primo paese dopo la galleria stradale del San Bernardino è Hinterrhein. Qui si esce dalla superstrada e si entra nell’abitato, dove si parcheggia.


Descrizione della salita:

Da Hinterrhein si segue la stradina che sale ad W del torrente Räppierbach e raggiunge Nügädemli (q. 1817 m). Da questa località, senza percorso obbligato, si sale verso NW al Chilchalp (q. 2082 m). Si prosegue ora in direzione W, lungo il pascolo e poi cercando il percorso migliore fra facili placche e vecchie morene, fino a raggiungere i resti del Chilchalp Gletscher. Il piccolo ghiacciaio non presenta particolari difficoltà, ma piccozza e ramponi possono essere indispensabili. Da ultimo si volge verso SW e si raggiunge l’ultimo e facile tratto di cresta E, che conduce in vetta.

ITINERARIO DESCRITTO DA GIORGIO LEONI CHE HA EFFETTUATO L´ASCESA IL 07/07/2016
INTRODUZIONE
Percorso alternativo a quello descritto da Piero Vardinelli che ricalca quello scialpinistico. Consigliato ad inizio stagione quando è presente ancora neve sopra i 2500-2600 metri. Quello qui descritto si snoda leggermente più a S, è più diretto ed ha il vantaggio di essere segnalato da strisce rosso/gialle e numerosi ometti. Nei tratti di pascolo ove la traccia si perde ed i segni non sono presenti basta puntare verso il ripetitore di segnale di quota 2243 ed al caratteristico gendarme riportato come quota 2795 sul sito www.geo.admin.ch,
ACCESSO
Vedere relazione fino a Hinterrhein. Parcheggio ad Hinterrhein alla fine del paese appena dopo il ponte sul torrente Räppierbach.
DESCRIZIONE SALITA
Dal parcheggio costeggiare il torrente per un centinaio di metri per poi attraversarlo su un ponte e continuare su carrareccia prima in direzione NNE, poi verso W, per piegare con un tornate in direzione NNE e successivamente ancora NNE fino a che la carrareccia non termina. Contro una presa d’acqua sul torrente Päppierbach a quota 1862. Non cercate di tagliare per i prati. In Svizzera è severamente proibito calpestare l’erba alta per facilitarne il taglio. Al termine della carrareccia salire in direzione W, senza percorso obbligato e senza traccia, per un ripido tratto in una macchia di arbusti fino a sbucare su una zona a pascolo appena sotto le baite dell’alpeggio Chilchalp a quota 2082. Questo è il percorso più breve, anche se faticoso e non agevole, per raggiungere l’alpeggio. Lasciato a destra, salendo, l’alpeggio continuare in direzione NW lungo un dosso erboso, puntando verso il caratteristico gendarme e la cima della nostra montagna. Arrivati ad un pianoro a quota 2243 troviamo una specie di ometto e un ripetitore di segnale. Siete sulla strada giusta. Da qui in poi comincia ad intravedersi una labile traccia ed a comparire i segnavia a strisce rosse e gialle. Seguire i segnavia sempre in direzione W ed entrare nella valletta scavata dal torrente Trösbach in modo da superare alcune balze rocciose. Appena sopra le balze, avendo sempre come riferimento il gendarme, continuare in leggera salita fino a quota 2616. Da qui in poi si incontra neve ad inizio stagione per cui conviene calzare i ramponi per procedere più sicuri e spediti. La salita ora si svolge nella conca a fianco del nostro gendarme, la cui cima ora vediamo sotto di noi, su un pendio leggermente ripido (max 35°) sempre in direzione W fino ad arrivare ad una specie di crinale che racchiude quello che rimane del Chilchaplgletscher. La nostra meta si vede benissimo ora appena sopra con il suo grande ometto. Si continua su uno scivolo di neve verso la cresta E del Chilchalphorn, ometti sulla cresta, fino ad incontrare le ultime roccette che conducono in vetta con il suo caratteristico ometto e palo a sostegno di una stazione meteo.
DISCESA
Come per la salita.
NOTE
Facile e bella salita da effettuare ad inizio stagione quando è ancora presente neve sopra i 2500-2600 metri. Questa facilita molto la salita ed evita di affrontare sfasciumi e pietraie. Ramponi e bacchette sono sufficienti. Il Chilchalpgletscher nei sui rami è ormai ridotto ad un glacionevato e non presenta pericoli Memorizzate bene la salita nel tratto prima dell’alpeggio Chilchalp. Risparmierete tempo in discesa


Discesa:

Come per la salita.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 23/07/2016 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Chilchalphorn - Verso il Chilchalphorn

Verso il Chilchalphorn

Via Normale Chilchalphorn - Ormai in vetta
Ormai in vetta

Via Normale Chilchalphorn - Panorama di vetta, verso E
Panorama di vetta, verso E
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