La Cima di Saoseo da N

La Cima di Saoseo (Scima da Saoseo sulla CNS) è un’imponente e complessa montagna che rappresenta il pilastro d’angolo sud-occidentale del Gruppo Dosdé-Viola, lungo il confine italo-svizzero. I versanti meridionali e NW si ergono con imponenti pareti rocciose, mentre quello NE, dove passa l’itinerario proposto qui di seguito, presenta dei terrazzamenti che sostengono le Vedrette di Val Viola E e W. Sostanzialmente l’itinerario ricalca quello sci-alpinistico, il punto chiave è rappresentato dal ripido canaletto detritico sopra il ghiacciaio, che permette di accedere ai facili avvallamenti e pendii sommitali e poi all’altrettanto facile acrocoro di vetta. Conviene pertanto affrontare la salita quando è ancora presente un’abbondante copertura nevosa sul ghiacciaio, che fra l’altro ricopre il labirinto di crepacci presenti a stagione inoltrata. Panorama unico sulla Cima Viola – Cima di Lago Spalmo Settentrionale e sul Corno di Dosdé.

Da Bormio si segue la strada per Livigno, si passano gli abitati di Premadio, Isolaccia, Semogo e San Carlo, giungendo infine ad Arnoga. Dalla curva a gomito di questa località si segue la carrozzabile che verso SW entra in Val Viola. La stradina è vietata al transito degli autoveicolo, ma è comunque consentito percorrerla fino all’ampio parcheggio (q. 2100 m) che precede le Baite Altumeira.

Dal parcheggio una stradina in salita ci porta in breve alle Baite Altumeira (q. 2116 m) e proseguendo sul tratturo verso sinistra (segnalazioni) si giunge all’Alpe Dosdé (q. 2129 m). Da questo alpe il sentiero segnalato prosegue verso SSE, poi svolta verso SW e sale alla Baita del Pastore (q. 2368 m), in Val Cantone di Dosdé. Nella piana valliva si segue il sentiero fin verso (q. 2450 m), in corrispondenza di un notevole cono detritico solcato da un profondo avvallamento. Questo cono in alto ha origine fra la (q. 3181 m) sulla cresta NE della Cima di Saoseo e la Punta di Dugorale (q. 3097 m). Si tralascia quindi il sentiero pianeggiante e si sale sui ripidi pendii detritici del cono, in direzione WSW, preferibilmente a destra dell’avvallamento. Si sale fino a superare il tratto più ripido del pendio, fin verso (q. 2700 m), per poi volgere decisamente a sinistra. Oltrepassato facilmente l’avvallamento citato, si traversa verso S e per cenge e canaletti si raggiunge alla base il versante E della fascia rocciosa che sostiene il Ghiacciaio di Val Viola W. Tale fascia viene superata abbastanza facilmente, cercando il passaggio migliore nella sua parte mediana e dopo averla valicata si giunge sul ghiacciaio. Adeguatamente equipaggiati (crepacci) si risale il ghiacciaio verso S, in direzione di un ripido canalino sulla destra, detritico a stagione inoltrata. Oltre il canalino, senza raggiungere la cresta E, si prosegue per avvallamenti nevosi e facili rocce in direzione W, fino ad arrivare su di una prima cima, sulla cresta NE. Proseguendo facilmente sulle pietraie dell’acrocoro si tocca la cima principale, oltre la quale si può scendere brevemente e raggiungere lo spuntone della cima S.

Come per la salita.

L’itinerario dai pressi della Baita del Pastore

la Cima Viola dall’itinerario di salita alla Saoseo

Sull’acrocoro di vetta