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Monte Spluga - 2845 m

Via Normale Monte Spluga
Il Monte Spluga da SW


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Masino
Punto di partenza: Poira di Dentro (q. 1077 m)
Versante di salita: S-SW
Dislivello di salita: 1770 m - Totale: 3540 m
Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,30 h
Difficoltà: EE - A - I - F
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: no
Cartografia: CARTA NAZIONALE DELLA SVIZZERA N. 278 – Monte Disgrazia 1:50000, KOMPASS N. 92 – Chiavenna, Val Bregaglia 1:50000
Autore: Piero Vardinelli
Data della salita: 13/06/2009
Data pubblicazione: 07/04/2011
N° di visualizzazioni: 14280


Introduzione:

Il Monte Spluga o Cima del Desénigo si trova a N di Morbegno, sulla catena che divide la Valle dei Ratti ad W, dalla Valle di Spluga, laterale della Val Másino, ad E. Ha due distinte vette, la SE (q. 2836 m) e la NW (q. 2845 m), collegate da una crestina aerea e dentellata che la Guida dei Monti d’Italia del CAI/TCI considera pianeggiante e comoda, ma che a mio modesto avviso non è tanto semplice, per affrontarla è consigliabile essere almeno in due e avere al seguito corda ed imbrago. Entrambe le vette sono comunque facilmente raggiungibili separatamente (F): la prima per un ripido canaletto del versante SSW o per la cresta attigua al canaletto, la principale per la cresta SW, di facili rocce (I°) e cenge erbose. Il panorama circolare è spettacolare e giustamente rinomato, da S è sicuramente uno dei migliori belvedere sull’intero Gruppo del Masino. Piccozza e ramponi sono indispensabili solo in caso di innevamento.


Accesso:

Da Morbegno si attraversa l’abitato verso N, si supera il ponte sull’Adda e si prosegue verso Dazio, Serone e Chémpo. All’entrata di quest’ultima località si svolta a sinistra e si raggiunge Roncaglia. Con alcuni tornanti la strada sale infine a Poira di Dentro e termina nell’ampio piazzale di una chiesetta, a (q. 1077 m), dove si parcheggia.


Descrizione della salita:

Dal piazzale, seguendo le indicazioni (segnavia 22), si imbocca la stradina che verso NE entra in un bosco di pini. In parte sterrata, in parte con il fondo cementato, la stradina sale a Careggio (o Carecc) e poi raggiunge Ledino (q. 1181 m). La parte superiore di quest´ultima località è caratterizzata da una larga piana, qui la stradina passa in prossimità di un agriturismo e poco dopo curva decisamente a destra, verso la Val Toate (questa valle che non è indicata nella cartografia, si trova tra gli abitati di Chémpo e Caspano). Proprio in corrispondenza della curva a destra, dove la stradina diventa completamente pianeggiante, si imbocca un sentiero a sinistra, poco segnalato ma sempre ben evidente, che sale nel bosco e raggiunge un bivio, sotto una cappella. Entrambi i sentieri conducono a Peccio (o Pesc), noi proseguiamo su quello di destra, che attraversa in direzione NE il solco della Val Toate e a circa (q. 1400/1450 m) viene interrotto dalla pista tagliafuoco della Costiera dei Cech, di recente costruzione. Si percorre questa strada sterrata verso destra, per pochi metri e poi si prosegue sul sentiero, scarsamente segnalato, che riprende a salire nel bosco, ora in direzione NW. Raggiunto un bivio presso una piccola fontana, quasi completamente immersa nella vegetazione, si prosegue a sinistra e poco oltre si arriva al margine inferiore dei prati di Peccio (q. 1613 m), a destra del piccolo avvallamento che separa i due nuclei di case di questo alpeggio. Il sentiero, ora poco evidente, prosegue fra i muretti di pietre e raggiunge la casa più in alto, posta sul ciglio di questo lieve avvallamento. Dietro questa casa si traversa a sinistra, giungendo in una radura con muretti di pietre, sopra il nucleo occidentale delle baite. Qui i segnali e il sentiero ritornano ad essere evidenti e, lasciandoci alle spalle la località di Peccio, si prosegue a lungo sui pendii erbosi, in direzione NW, fino alla Baita Colino (q. 1937 m). Ben prima di raggiungere questa baita, il sentiero ritorna ad essere meno evidente e le rare bandierine sono molto sbiadite (estate 2009). Ad ogni modo, proprio su alcuni massi dietro la baita, riappaiono i segnali. Le tracce poi proseguono verso destra, sul ripido pendio sovrastante, a cui fa seguito un largo dosso, dove il tracciato diventa più marcato ed infine si raggiunge il pianoro riportato nella prima immagine di dettaglio. Qui si abbandonano le tracce segnalate che proseguono a monte e si volge verso sinistra (NW). Si aggira a destra il risalto roccioso (con un ometto di pietre sulla cima) che dal pianoro preclude la vista diretta del Passo del Colino e poi, senza difficoltà, si risale l’ampio avvallamento che adduce all’arcuata sella del passo citato (q. 2630 m). Da questo valico si possono raggiungere entrambe le vette.

- La vetta SE è la più vicina e la più semplice da raggiungere, bisogna risalire verso N l’ampio pendio detritico e giunti alla base del risalto finale, si offrono due possibilità:
1°) si traversa a sinistra e si imbocca un ripido canaletto che conduce direttamente in vetta;
2°) si volge a destra e poi si sale per l’ultimo tratto di cresta S, appoggiando a sinistra del filo.

- La vetta NW può essere raggiunta anch’essa da due possibili vie:
1°) dalla vetta SE si scende fino a poter traversare in piano tutto il pendio detritico fra le due cime. Quindi si arrampicano le facili rocce e cenge erbose della cresta SW, a destra del filo, fino a raggiungere la vetta (l’itinerario da me seguito in salita);
2°) dal Passo del Colino si traversa in direzione NW, quasi in piano e si scende brevemente nell’avvallamento sotto le due vette. Poi si risale un pendio detritico, che conduce all´inizio del tratto ripido della cresta SW. Qui ci si ricollega con l’itinerario precedente e si sale in vetta (il percorso da me seguito in discesa).


Discesa:

Come per la salita.


Note:

Delle due cartine proposte, quella della CNS è sicuramente la migliore, sebbene nell’edizione 1985 non riporti la stradina che da Poira coduce a Ledino (Ledin) e nemmeno il sentiero che da Ledino traversa a NE la Val Toate e poi raggiunge Peccio.
La cartina della Kompass riporta erroneamente la scritta M. Spluga sulla Cima Centrale del Calvo.
AGGIORNAMENTO
Nella nuova edizione, la cartina della Kompass riporta esattamente le diciture.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 04/02/2012 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Monte Spluga - Il passo non si vede, rimane nascosto dietro il risalto roccioso

Il passo non si vede, rimane nascosto dietro il risalto roccioso

Via Normale Monte Spluga - Dal Passo del Colino
Dal Passo del Colino

Via Normale Monte Spluga - Sulla destra, il Pizzo Badile e il Pizzo Cengalo, dalla vetta
Sulla destra, il Pizzo Badile e il Pizzo Cengalo, dalla vetta
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