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Pizzo Cazzola - 2034 m

Via Normale Pizzo Cazzola


Regione: Piemonte Verbania
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Onsernone
Punto di partenza: Alpe Cortino (q. 1240 m), Val Vigezzo Val Vigezzo
Versante di salita: NW
Dislivello di salita: 800 m - Totale: 1600 m
Tempo di salita: 2.30 h - Totale: 4.30 h
Difficoltà: EE - A - II - F+
Periodo consigliato: primavera - autunno
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia segnata
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS N. 89 Domodossola
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 21/10/2010
Data pubblicazione: 19/03/2011
N° di visualizzazioni: 6322


Introduzione:

Bella ed ignota montagna, composta da vari risalti che interrompono la linearità della cresta tra il Loccia di Peve e il Locciabella, il Pizzo Cazzola sulla carta Kompass è solo quotato ma non nominato, mentre meriterebbe un migior trattamento vista la sua selvaggia bellezza.


Accesso:

Da Milano A26 per Gravellona Toce, che dopo Ornavasso diviene superstrada. Superata Domodossola, si esce a Masera, imboccando la Val Vigezzo che si risale sino alla splendida piana. All´ ingresso di Santa Maria Maggiore, prima rotonda, si gira a sinistra entrando in paese. Quindi di nuovo a sinistra, direzione Crana-Toceno. Da Crana, subito prima dell´ Albergo La Scheggia, si svolta a sinistra per Scarliccio (indicazioni molto scarse), salendo al piccolo Santuario. Da qui si prosegue lungo la valle ove scorre il Melezzo Orientale, passando per la Cappella Orella e il Faie, e scendendo all´ Alpe Cortino. Piccolo parcheggio prima di un ponte in ferro. La strada è vietata in quanto non collaudata, chiedere permesso in Comune a S. M. Maggiore o al Corpo Forestale dello Stato, altrimenti aggiungere un´ ora circa e 300 metri di dislivello in più a quelli dati sia all´ andata che al ritorno.


Descrizione della salita:

Attraversato il ponte, si prende a sinistra, per Alpe e Passo Cazzola (indicazioni), risalendo la Valle Cortino a lato o poco sopra al torrente lungo un bel sentiero immerso nel lariceto. Dopo cira 45 minuti, in corrispondenza di un cartello segnaletico, si scende ad attraversare il ruscello, e su terreno più aperto si sale verso N sino ad un ampio ripiano, dove il sentiero piega a W , dirigendosi verso il Monte Margineta (2017). Con dolce percorso, si giunge all´ Alpe Aggia (1829), chiusa tra il versante N del Margineta e il NE del Loccia di Peve (2127), dalla quale tenendosi a destra in circa 15 minuti si giunge all´ ampia e solatia Alpe Cazzola (1798). Raggiunta la baita centrale con le indicazioni di quota e percorrenze (orari riportati poco affidabili), si risale il retrostante dosso erboso, proseguendo a NW sino alla Bocchetta Cazzola (1978) lungo una traccia inizialmente poco visibile. Dalla bocchetta si prosegue poco sotto il filo, a sinstra, evitando a destra un´ anticima, oppure risalendovi per poi discederne su terreno ripido ad un colletto dove si vi sono tre possibilità : costeggiare a destra su traccia uno sperone roccioso per poi rimontare in cresta, superarlo direttamente (PD+), oppure percorrerne la base a sinistra sino ad un canale che si risale (F+). Quindi per aerea cresta alla vetta con piccolo ometto.


Discesa:

Come per la salita. Oppure, proseguendo lungo la cresta si scende ad un colletto dal quale si risale ripidamente la cresta WNW del Loccia di Peve (2127), raggiungendone la vetta per ridiscendere dal versante opposto alla Bocchetta di Margina (1979), dalla quale una traccia segnalata riconduce all´ Alpe Aggia. Quindi per l´ itinerario di salita.


Note:

Magnifica escursione fuori dai soliti circuiti, in autunno si fa ancor più apprezzare per l´ incendio di colori che riveste le montagne della Vigezzo.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 19/03/2011 dalla redazione di VieNormali.it
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Via Normale Pizzo Cazzola -

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