Il Monte Caldenno da E

L’escursione riportata qui di seguito è un percorso ad anello in un angolo poco conosciuto della Valmalenco, ricco di svariati aspetti naturalistici, morfologici e di inediti panorami. Particolarmente ammirevoli sono le vaste praterie alpine dell’Alpe Arcolgio e dell’alta Val Torreggio; notevole il contrasto di colori fra il verde della Valtellina, i calcari chiari del Sasso Bianco e il rosso delle rocce serpentine dei Corni Bruciati e dei Corni di Airale; bellissimo, in particolare dalla vetta del Monte Caldenno, il panorama sui poco conosciuti versanti meridionale del Monte Disgrazia e Pizzo Cassandra. Il dislivello non eccessivo permette di affrontare comodamente l’escursione in giornata, che in sintesi prevede: partenza da Pra le Corti, Rifugio Cometti, Alpe Arcoglio, vetta del Sasso Bianco, vetta del Monte Caldenno, Rifugio Bosio e rientro a Pra le Corti. Ad inizio stagione utile una piccozza.

Da Sondrio (parte occidentale della città) si prende la strada per la Valmalenco, fino a Torre di S. Maria. Da un tornante di questo paese si stacca verso S una stradina stretta e non troppo agevole, ma comunque percorribile dalle normali autovetture, che sale alla frazione di S. Giuseppe e prosegue poi fra tornanti e traversi a mezzacosta, fino a giungere nei pressi della località Pra le Corti, dove si parcheggia.

Dal parcheggio in corrispondenza di un tornante, si segue la pista verso W che in circa 15 minuti conduce a Prà Piasci e poco sopra si raggiunge il Rifugio Cometti (q. 1780 m). Oltre il rifugio il sentiero sale nel bosco di larici, in direzione SW, e fuoriesce al margine delle praterie dell’Alpe Arcoglio inferiore (q. 1976 m), raggiunto anche da una stradina che sale direttamente da Pra le Corti. Da questo alpe si sale verso W e in breve, oltre una dorsale, si arriva alle baite dell’Alpe Arcoglio superiore (q. 2123 m), con una caratteristica chiesetta isolata in mezzo al pascolo (vedi prima immagine di dettaglio). Da qui le tracce segnalate risalgono verso SW alcuni dossi erbosi e conducono al Lago di Arcoglio (q. 2234 m) e poi, sempre nella stessa direzione, su sfasciumi si raggiunge una sella fra il Monte Arcoglio e il Sasso Bianco. Volgendo ora verso destra si percorre la facile cresta di roccette ed erba che adduce alla vetta del Sasso Bianco (q. 2490), formata da rocce di calcare chiaro, insolito per questi luoghi. Dalla vetta seguendo i segnali ci si abbassa facilmente alla larga sella chiamata Colma di Zana (q. 2417 m). Seguendo poi il largo crinale in direzione W, si aggira a destra un risalto roccioso e, con percorso evidente, si abbandonano i segnali che scendono verso NNW al Rifugio Bosio e si prosegue lungo la cresta. La parte finale di tale cresta è abbastanza ripida ma facile e fra roccette e spuntoni di roccia si arriva in vetta al Monte Caldenno (q. 2669 m).

Dalla vetta si scende per la stessa cresta E, fino a ricollegarci con i segnali dell’Alta Via della Valmalenco che avevamo abbandonato. Ci si abbassa poi verso NNE lungo un dosso di rocce terrazzate e sempre seguendo i segnali si arriva sul fondovalle e al Rifugio Bosio (q. 2086 m). Il sentiero segnalato che collega questo rifugio al Cometti, attraversa la Val Torreggio a mezzacosta, fra boschi di larici e pini cembri, vaste radure e scorci panoramici di rara bellezza. Al termine della traversata di questa incantevole valle, un’ultima ripida discesa ci permette di ritornare a Prà Piasci e poi al parcheggio.

Il bellissimo Alpe Arcoglio superiore

Il Monte Caldenno dal Sasso Bianco

Panorama dalla vetta del Caldenno