Il Monte Mandrone da SE

Imponente cima sulla catena che corona a SE il Ghiacciaio Pisgana Ovest. Il versante nord-occidentale, dove passa la via normale, è poco ripido e interamente ricoperto da questo ghiacciaio. Contrariamente il versante sud-orientale è un largo ed elevato crestone roccioso sul quale spiccano, in particolare se visto da SE, sia l’anticima W (q. 3286 m), sia l’aguzza anticima E (q. 3281 m), che scende con uno sperone quasi rettilineo sulle morene del Ghiacciaio dell’Adamello. La via normale passa dal vallone morenico chiamato Valletta, sotto il versante S della montagna e segue poi la dorsale SW, l’anticima W viene aggirata sul ghiacciaio. Stupendo panorama circolare.

Da Carisolo (TN) si segue la strada carrozzabile della Val Genova e, previa prenotazione al rifugio, si parcheggia nell’area di sosta di Malga Bedole. D’estate dalle ore 9,45 alle 18,00 il tratto di strada: Ponte Maria - Malga Bedole è interdetto al traffico automobilistico ed è attivo il servizio di bus-navetta che ha frequenza corse ogni 30 minuti. In questo caso si parcheggia nell’ampia area di sosta di Ponte Maria (q. 1164 m) a 8,5 km da Carisolo, vicino a Malga Genova e si raggiunge la partenza con il bus-navetta.

Dal parcheggio di Malga Bedole la strada in breve conduce al Rifugio Bedole (q. 1641 m) e da qui, seguendo le indicazioni, si imbocca il sentiero ben marcato che risale verso N (segnavia N. 212), con numerose svolte, un ripido costone boschivo. Dopo circa mezz´ora di cammino si attraversa, a destra, il torrente che scende dalla Val Ronchina e si prosegue nel bosco che diventa sempre più rado, volgendo gradualmente verso W. Il sentiero riattraversa il torrente citato, questa volta verso W, e poco oltre si raggiunge il bivio con il Sentiero Migotti che sale in Val Cèrcen. Dopo aver tralasciato questo sentiero si prosegue a sinistra, sulla bella mulattiera che conduce, con un percorso molto panoramico, ai ruderi della Capanna Lipsia e poco oltre si arriva al Rifugio Città di Trento al Mandròn (q. 2449 m). Dal rifugio si segue il sentiero segnalato che in discesa conduce nella conca del Lago Mandrone. Si continua a lungo in direzione SSW e dopo aver superato alcuni dossi con numerosi saliscendi, si raggiungono le pendici orientali del Monte Mandrone. Seguendo i segnali, su ghiaioni e costoni morenici, si arriva alla piatta fronte del ghiacciaio (lato W della lingua valliva). Senza raggiungere il ghiacciaio si continua lungo i dossi morenici, fino ad entrare, verso destra, nel solco della Valletta, compresa fra gli speroni SE del Monte Venezia e del Monte Mandrone. La parte superiore di questo vallone è occupata da un nevaio e facilmente si raggiunge il Passo della Valletta (q. 3191 m). Dal valico si traversa a destra e si risale la dorsale SW del Monte Mandrone. L’anticima viene aggirata sul ghiacciaio e senza particolari difficoltà si prosegue fra rocce e neve fino in vetta.

Come per la salita.

Il Rifugio Città di Trento al Mandròn può essere raggiunto anche dal Passo del Tonale (q. 1883 m), salendo con la funivia al Passo del Paradiso e poi con la seggiovia fino alla Capanna Presena (q. 2738 m). Da qui si risale il Ghiacciaio di Presena, ripido e spesso con ghiaccio vivo (F+) e si raggiunge il Passo del Maroccaro (q. 2975 m), che si trova a destra degli impianti di risalita presenti sul ghiacciaio. Dal valico si scende un ripido canale di detriti e poi si seguono i segnali che conducono al rifugio, in circa h 2,15 dalla Capanna Presena.

Il Monte Mandrone da WSW

In vetta

Panorama di vetta verso W