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Toblacher Neunerkofel - Cima Nove di Dobbiaco - 2581 m

Via Normale Toblacher Neunerkofel - Cima Nove di Dobbiaco
Il percorso di salita


Regione: Trentino Alto Adige Bolzano
Alpi e Gruppo: Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Sesto
Punto di partenza: Hotel Santer - Dobbiaco Nuovo (q. 1216 m)
Versante di salita: NE
Dislivello di salita: 1365 m - Totale: 2730 m
Tempo di salita: 3,45 h - Totale: 6,15 h
Difficoltà: EE - A - I+ - F
Periodo consigliato: estate - primo autunno
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO nº 10 Dolomiti di Sesto/Sextener Dolomiten - 1:25.000
Autore: Ernesto Majoni
Data della salita: 13/07/1996
Data pubblicazione: 24/01/2011
N° di visualizzazioni: 10247


Introduzione:

La Cima Nove di Dobbiaco rientra nel gruppo dolomitico dei Rondoi Baranci: domina la spianata di Dobbiaco ed è ben visibile da Dobbiaco Nuovo. La via normale, scoperta nel 1879, è piuttosto lunga e fisicamente impegnativa. Si svolge in una zona selvaggia, il percorso è frequentato in prevalenza da locali e poco noto al grande pubblico, mancando anche di relazioni dettagliate su guide o carte. All´autore, che l´ha ripetuta per due volte, venne consigliata dall´alpinista germanico Rainer Kauschke, protagonista nel 1963 della Direttissima invernale "dei Kolibris" sulla Cima Grande di Lavaredo e residente a Dobbiaco.


Accesso:

Quasi di fronte all´Hotel Santer s´imbocca una strada asfaltata, che dopo poco confluisce in una forestale chiusa al traffico (tab., segnavia 28), porta verso Malga Elsler-kaser e scende quindi verso San Candido. Si segue la forestale, che sale ripidamente nel bosco, per circa un´ora, fino ad incrociare l´ampio e dirupato canalone della Val Calvaria, che scende diritto dalla vetta (muretto in cemento, acqua).


Descrizione della salita:

Si entra nel canalone e lo si rimonta al meglio, seguendo vaghe tracce fra i detriti e tenendo sempre d´occhio alcuni sbiaditi segni rossi. Dopo un lungo e faticoso tratto si esce a sinistra e, tenendosi a sinistra sotto roccia, si giunge ai piedi di una grande rampa erbosa e rocciosa, evidente fin dal fondovalle. La si rimontacon fatica, facendo attenzione in caso si trovasse roccia bagnata o innevata, e in alto si esce su un´aerea spalla in vista di Dobbiaco e San Candido. Per una cengia abbastanza agevole (segni), si attraversa verso sinistra fino a facili rocce, che si salgono con piacevole arrampicata (passi di I). Si entra in un friabile canale, e per esso si raggiunge una piccola forcella ghiaiosa sulla cresta N. Un´ultima delicata paretina (passi di I+, attenzione in discesa) conduce in breve alla croce di vetta.


Discesa:

Come per la salita.


Note:

La Cima Nove di Dobbiaco, pur non presentando grandi difficoltà alpinistiche, è abbastanza impegnativa per l´ambiente in cui si svolge, la ripideza di alcuni tratti, la mancanza di punti d´appoggio. Da non sottovalutare l´opportunità di assicurare in qualche tratto i meno esperti, soprattutto in discesa; è necessario comunque un minimo di disinvoltura in roccia. Solo l´ultimo tratto della via normale è segnalato con bolli rossi, sul restante tratto della salita i segni sono scarsi e sbiaditi. Dalla cima, comunque meno interessante di altre sommità vicine, si apre un istruttivo panorama sulla Val Pusteria e sulle sommità del gruppo dei Rondoi-Baranci. Il senso di vetta in ogni caso è davvero magnifico.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 03/09/2011 dalla redazione di VieNormali.it
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