Il Pizzo della Palü (Piz della Palù sulla CNS) è situato sulla catena che chiude ad W la Valle di Lei, vicino al più noto Pizzo di Emet. Se osservato da occidente è una bella piramide rocciosa, mentre da oriente appare come un largo e tozzo cono detritico. La via normale passa dal versante NE, dove un ripido pendio di detriti e alcuni risalti rocciosi nella parte finale, permettono di raggiungere la vetta senza particolari problemi. La monotonia della parte centrale del percorso è ampiamente ripagata dal bellissimo panorama di vetta, in particolare sul Lago di Lei, sulle cime che lo circondano verso S e sul Pizzo d’Emet, sul quale è offerta un’insolita visione.
Da Lugano si segue l’autostrada per il Passo del San Gottardo, fino a Bellinzona nord, dove si svolta per il Passo del San Bernardino. Dopo aver risalito l’intera Valle Mesolcina, l’autostrada (superstrada) attraversa il traforo di 7 km sotto il passo ed entra nella Rheinwald. Si superano gli abitati di Splügen e Sufers e si giunge a Rofla, dove si esce dalla superstrada e si prende la deviazione per la Val Ferrera e Avers. Poco prima di giungere a Campsut, esattamente al bivio di (q. 1674 m), si svolta a destra. La strada compie due tornanti e si immette in una galleria lunga poco meno di 1 km, chiusa dalle ore 22 alle 6. All’uscita c´è un ampio piazzale, dove si parcheggia, sulla sommità della diga.
La località di Splügen può essere raggiunta anche da Chiavenna (SO), percorrendo la statale del Passo dello Spluga. La strada sul versante elvetico di questo valico, in particolare nella parte superiore, è però da percorrere con molta prudenza, dato che è stretta, impervia e senza protezioni.
Dal parcheggio si attraversa sulla corona tutto il muraglione della diga e su tracce di sentiero si sale all’Alpe della Palù. Da qui, senza tracce di sentiero, si volge verso SW. Inizialmente si sale su pascolo e poi su terreno viepiù ripido e detritico, senza percorso obbligato, fino a raggiungere i facili risalti rocciosi finali e la vetta.
Come per la salita.
Nota 1
Il Rifugio Baita del Capriolo, di proprietà privata, si trova presso l’Alpe del Crot ed è aperto da maggio fino all’inizio delle nevicate.
Nota 2
In presenza di innevamento, utili piccozza e ramponi.
