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Monte Sobretta - 3270 m

Foto via normale Monte Sobretta non disponibile


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Retiche - Gruppo Pietra Rossa
Punto di partenza: Ponte delle Vacche - Ponte dell´Alpe (q. 2289)
Versante di salita: E
Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 2000 m
Tempo di salita: 4,0 h - Totale: 6,45 h
Difficoltà: EEA - A - I+ - PD-
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: nessuno
Tipo di via: Via di roccia
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS N. 72 Ortles-Cevedale 1:50.000
Autore: Guido Caironi
Data della salita: 16/08/2005
Data pubblicazione: 14/01/2011
N° di visualizzazioni: 9098


Introduzione:

Il Sobretta è una bella cima, che si eleva ad occidente, rispetto alla strada che sale sino al Passo Gavia. Anni fa il suo bacino centrale ospitava una discreta vedretta, del quale al momento rimangono umili resti.
La via di salita che qui proponiamo è originale, rispetto a quella descritta come via normale (alla cui descrizione rimandiamo).
Si risale infatti integralmente la cresta est, che si presta ad una divertente ascensione, non essendo il percorso per nulla tracciato (ma comunque abbastanza semplice).
E´ infatti necessario seguirne il filo, scegliendo i passi più opportuni (soprattutto nel tratto finale, quello più roccioso).


Accesso:

Da Santa Caterina si risale verso il Passo Gavia, sino ad un ampio slargo nei pressi di un ponte e di una cabina dell´elettricità (q. 2289).


Descrizione della salita:

Si risale con decisione il pendio erboso, senza seguire alcuna traccia, sino a superare l´erto vallone, affacciandosi così sull´ampio anfiteatro glaciale delimitato dalle lunge creste sudest e sudovest che discendono dalla vetta del Sobretta.
Si continua perdendo leggermente quota, sino ad attraversare il solco roccioso ove transitano gli impianti di risalita.
A questo punto il percorso di salita è facilmente individuabile, in quanto segue fedelmente la cresta, sinistra orografica, che discende dalla cima della montagna.
Per balze erbose si risale, a volte seguendo una debole traccia su ganda, guadagnando quota. L´erba man mano cede il posto a detrito e roccia calcarea, obbligandoci ai primi tratti di facile arrampicata.
Guadagnando quota è necessario prestare anche sempre più attenzione, in quanto è fondamentale cercare il percorso più logico (qualche ometto qua e là, a dire il vero, aiuta più a perdere il percorso che non a scegliere la via più semplice).
Si accede così ad una zona di roccia sfaldata. E´ preferibile mantenere tendenzialmente una via di salita che ci porti sul versante sinistro della larga cresta (faccia a monte), evitando così di transitare sulla perpendicolare della vedretta che scende verso la Valfurva (percorso assolutamente detritico e friabile, molto pericoloso).
La cresta si assottiglia sempre più, alternando tratti detritici a blocchi, accompagnandoci facilmente sino alla vetta.


Discesa:

Come per la salita o, se lo si desidera, seguendo il percorso della Via Normale descritta da Franco Rossi.


Note:

E´ preferibile scegliere questo percorso soltanto a stagione inoltrata, preferendo invece la via normale durante i periodi di più intenso innevamento.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 04/02/2011 dalla redazione di VieNormali.it
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