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Pizzo del Vento - 2235 m

Via Normale Pizzo del Vento
Dalla falsa Bocch. di Budria vista sul M. Pedena e il Pizzo del Vento


Regione: Lombardia Sondrio
Alpi e Gruppo: Prealpi - Prealpi Lombarde - Gruppo Alpi Orobie
Punto di partenza: Appena sotto il Rif. Madonna delle Nevi (q. 1300 m) - Mezzoldo Val Brembana
Versante di salita: S
Dislivello di salita: 1000 m - Totale: 1000 m
Tempo di salita: 3,00 h - Totale: 3,00 h
Difficoltà: EEA
Periodo consigliato: inverno
Punti di appoggio: Rif. Madonna delle Nevi (q. 1350 m) Biv. Zamboni (q. 2000 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero segnato
Libro di vetta: no
Cartografia: KOMPASS N. 105 - Lecco Valle Brembana 1: 50000
Autore: Alessio Pezzotta
Data della salita: 02/01/2011
Data pubblicazione: 04/01/2011
N° di visualizzazioni: 10080


Introduzione:

Innanzitutto premetto che la cosiddetta vetta denominata Pizzo del Vento, essendo posta tra due montagne molto più conosciute e che sono il Monte Tartano e il Monte Azzaredo, è facilmente snobbata. In aggiunta, una volta guadagnata la Bocchetta di Budria, la salita lungo la bella e affilata crestina che vista sulle foto sicuramente attrae, è però molto breve... voglio dire con questo, che la cima in questione, potrebbe per qualcuno risultare deludente, è perciò consigliato salirla nel periodo invernale (naturalmente quando la neve è stabile e sicura), per trovarla nel suo momento migliore. Comunque se la salita al solo Pizzo del vento non dovesse appagare a sufficienza, è possibilissimo una volta tornati alla Bocchetta, salire o il Monte Tartano o il Monte Azzaredo, ecco che quindi la gita può venire sfruttata come meglio si crede. Il Pizzo del Vento è una montagna delle Alpi Orobie, appena a Nord della cresta spartiacque tra Bergamo e Sondrio, quindi appartenente geograficamente a quest´ultima provincia, la relazione però è data da Bergamo ossia dal Rifugio Madonna delle Nevi sopra Mezzoldo (Strada x il Passo S. Marco).


Accesso:

Da Mezzoldo (BG), salire la strada che porta al passo S. Marco, e una volta superato il Ponte dell´acqua con l´omonimo bacino artificiale (q. 1250 m), si raggiunge l´ampio abitato che ospita il Rifugio Madonna delle Nevi, appena sotto la Frazione Fraccia. Il segnavia n. 124 parte poco sotto il rifugio, verso destra.


Descrizione della salita:

Appena sotto il Rifugio Madonna delle Nevi mt.1300, verso destra, diparte un comodo sentiero, quasi una carrareccia, che attraversato il torrente sottostante su un ponticello e poco più avanti un piccolo corso d´acqua, risale con lieve pendenza sino al bivio per la cosidetta Foresta Azzaredo-Casu. Quindi lasciando il sentiero principale, deviamo a sinistra seguendo l´indicazione per il Bivacco Zamboni (segnavia 124), e prendiamo a salire, ora più ripidamente, lungo serpentine in un fitto bosco. Dopo tre quarti d´ora circa si sorpassa una baitella in ristrutturazione e poco più sopra, si esce con un ultimo ripido strappo dal bosco, per guadagnare un crinale panoramico sui Monti Fioraro e Tartano. Davanti a noi verso N, una larga insellatura divide i monti appena citati, stando alla carta Kompass 105: Lecco - Valle Brembana, sarebbe la Bocchetta di Budria, ma la Bocchetta di Budria cosi com´è conosciuta dai locali e da molti escursionisti è invece quell´intaglio più stretto che divide il M. Tartano dal M. Azzaredo e quindi più ad oriente (prob. denominaz. Falsa Bocch. di Budria). Proseguiamo quindi, assecondando il crinale inizialmente con direzione NE, lasciando sotto di noi alcune baite, poi piegando verso E, passiamo nei pressi di una bella baita con pannello solare, quindi compiendo un largo ma agevole giro, sempre verso oriente, ci portiamo al gradone soprastante. Raggiungiamo cosi la bella Baita Laghetti mt.1960, ai piedi di una pronunciata cima che è la Quota 2112 del Monte Azzaredo (ved. Kompass), quindi attraversiamo con direzione N e puntando alla bocchetta in alto, la stupenda conca che abbiamo davanti, lasciando sulla sinistra un grande omino di pietre e sulla destra la piccola costruzione del Bivacco Zamboni mt.2000. La salita di questo largo canalone, è via via che si sale, sempre più ripida e culmina ai circa 2200 metri della cosiddetta Falsa Bocchetta di Budria. Da qui, si scollina in territorio Valtellinese, anche se per pochi metri, abbassandosi lievemente, poi si attacca la breve ma sottile ed esposta crestina che conduce in vetta al Pizzo del Vento. La cima in sè non è niente di che, ma la sua posizione e la natura di questa cresta cosi particolare, specie quando è innevata, la fanno sembrare una cima di un certo rilievo. Tornati (con cautela) alla Bocchetta se non si è ancora appagati si può salire lungo la cresta a destra (W) il Monte Tartano in poco meno di un´ora, mentre se si volge ad E (sinistra) il Monte Azzaredo. Entrambe le creste sono percorribili anche con neve, non particolarmente difficile, solo un pò esposte, specie quella al M. Tartano.


Discesa:

Come per la salita.

Eventualmente, poichè la zona si presta per lo scialpinismo (BSA), è possibile una volta al grande omino di pietre, scendere verso destra (SW), invece che da dove siamo saliti (ovvero più a sinistra), e ancora una volta raggiunto il crinale che precede il bosco, piegare tutto a destra (pendio ripido però, bisogna essere un buon sciatore), raggiungendo in questo modo comunque il Rifugio Madonna delle Nevi passando dalla frazione Fraccia.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 04/01/2011 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Pizzo del Vento - Veduta sui Monti Fioraro e Tartano dal crinale appena oltre il bosco.

Veduta sui Monti Fioraro e Tartano dal crinale appena oltre il bosco.

Via Normale Pizzo del Vento - Cresta di salita del Pizzo del Vento
Cresta di salita del Pizzo del Vento

Via Normale Pizzo del Vento - In vetta
In vetta
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