Informativa Cookie: questo sito utilizza cookie tecnici propri necessari al suo funzionamento e cookie di profilazione di terze parti per visualizzare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dagli utenti nella navigazione in rete. Si invita a leggere la Cookie Policy in cui sono presenti le informazioni sui cookie utilizzati dal sito, su quali informazioni vengono raccolte e le istruzioni su come negare il consenso all'installazione di qualunque cookie. La prosecuzione della navigazione mediante accettazione dei cookie, chiusura di questo banner informativo, accesso ad altra area del sito, selezione di un elemento dello stesso sottostante questo banner (ad esempio di una immagine o di un link) o scorrimento della pagina verso il basso comporta l'automatica prestazione del consenso a utilizzare i cookie.

In conformità al provvedimento del Garante della Privacy del 8 maggio 2014, G.U. n. 126 del 3/6/2014, attuazione della Dir. UE sui cookie 2009/136/CE
OKLeggi la Cookie Policy

VieNormali.it

Le tue scalate online!

Monte Giove - 3009 m

Via Normale Monte Giove
Il Monte Giove


Regione: Piemonte Verbania
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Lepontine - Gruppo Monte Leone
Punto di partenza: Valdo (q. 1274 m) - Canza (q. 1412 m) Val Formazza Val Formazza
Versante di salita: SW
Dislivello di salita: 1850 m - Totale: 3700 m
Tempo di salita: 6,50 h - Totale: 11,40 h
Difficoltà: EE - A - I+ - F
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Rif. Margaroli al Vannino (q. 2196 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero e traccia segnata
Libro di vetta: si
Cartografia: KOMPASS N. 89 Domodossola
Autore: Oliviero Bellinzani
Data della salita: 30/07/1995
Data pubblicazione: 14/12/2010
N° di visualizzazioni: 16648


Introduzione:

Montagna di facile accesso, il Monte Giove assieme alla Punta Clogstafel fa parte di un sottogruppo isolato, il che lo rende uno tra i migliori belvedere dell’Ossola, da cui lo sguardo spazia sulle circostanti cime. M. Cistella, Pizzo Diei, Cervandone, P.ta d’Arbola, Blinnenhorn, Basodino ed altre fantastiche vette ancora contornano questa montagna che a N e ad E presenta scoscese e frantumate pareti rocciose, tant’è che solamente qualche contrafforte si presta per arrampicare. In compenso, l’ascensione per la via normale da SW, offre all’escursionista una piacevole gita nella vastità di panorami wilderness in luoghi incontaminati.


Accesso:

Da Milano, autostrada per Gravellona Toce, che dopo Ornavasso diviene superstrada, seguendo le indicazioni per Formazza. Superati Crodo, Baceno e Premia, si giunge a Valdo, dove si parcheggia nei pressi della seggiovia del Sagersboden. Proseguendo, oltre Ponte, si arriva a Canza, altro punto di partenza a propria discrezione.


Descrizione della salita:

Da dietro il campeggio parte un ripido sentiero non segnalato che a tornanti risale sino a Sagersboden, dove si può arrivare anche in seggiovia oppure su sterrata da Canza con minor dislivello. Da Sagersboden, si sale ripidamente per comoda mulattiera costeggiando a destra il torrente nel Vallone del Vannino, e, lasciata a monte l’A. alla Balma, si raggiunge la dighetta con la deviazione a sinistra per il Rif. Miriam (2060 m). Trascurando quest’ultima, si prosegue con percorso piacevole e interessante lungo il fondo dell’avvallamento fino a raggiungere, con un ultimo strappo, il dosso ove è posto il Rif. Margaroli (ore 1.30 dall’arrivo della seggiovia, ore 2.30 da Valdo o Canza). Dal rifugio, si attraversa la diga, percorrendo il sentiero che sale ripidamente a mezza costa sopra la sponda orientale del Lago Vannino. Per spazi aperti e gradevoli ondulazioni erbose si raggiunge il Passo Busin Inferiore (2493 m, 1 h dal rifugio) dal quale su sentiero dapprima in ripida discesa, poi pianeggiante, si scende al Lago Busin Inferiore costeggiandone la riva orientale sino alla alla casa dei guardiani della diga, dove si trova un cartello indicatore. Seguendo gli ometti e i segnavia bianco-rosso, ci si alza verso NE sul costone erboso fin quasi sotto il contrafforte occidentale del monte, quindi si gira a destra calandosi nella conca detritica per poi risalire il grande anfiteatro per nevai o sfasciumi a seconda delle condizioni. Terminati i nevai, oramai in vista della vetta, si prosegue piegando leggermente a destra, lungo un sentierino tra rocce rotte e terreno franoso fino a raggiungere la cresta S in prossimità della cima, per la quale in breve alla croce (3.30 ore dal rifugio).


Discesa:

Come per la salita.


Note:

Escursione effettuata in solitaria dall´ autore con visibilità zero dalla casa dei guardiani alla vetta.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 15/12/2010 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

www.vienormali.it - info@vienormali.it - Ultimo aggiornamento: 29/04/2024
Autore: Roberto Ciri - RC-WebSoft - P.IVA 03693250288
Privacy policy - Cookie policy