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Balzo della Chiesa - 2073 m

Via Normale Balzo della Chiesa
Balzo della Chiesa


Regione: Abruzzo Aquila
Alpi e Gruppo: Appennini - Appennino Centrale - Gruppo Monti del Parco Nazionale Abruzzo Lazio Molise
Punto di partenza: Civitella Alfedena (q. 1123 m) Val di Rose
Versante di salita: N-E
Dislivello di salita: 1150 m - Totale: 2600 m
Tempo di salita: 3,45 h - Totale: 3,15 h
Difficoltà: EE - I - F
Periodo consigliato: primavera e autunno
Punti di appoggio: Rif. di Forca Resuni (q. 1952 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero segnato
Libro di vetta: no
Cartografia: Monti Marsicani 1:25000, Edizioni Il Lupo
Autore: Giuseppe Albrizio
Data della salita: 30/10/2010
Data pubblicazione: 17/11/2010
N° di visualizzazioni: 8140


Introduzione:

Si risale la Valle di Rose, una valle molto battuta dagli escursionisti perché c’è la possibilità di incontrare cervi e camosci al pascolo


Accesso:

Dall’autostrada A25 Torano-Pescara (Strada dei Parchi) si esce al casello di Pescina e si prende la S.S. Marsicana (N° 83). Si attraversa Gioia dei Marsi, il Valico del Passo del Diavolo, Pescasseroli, Opi e si arriva a Villetta Barrea dove c’è il bivio, a destra, per Civitella Alfedena.


Descrizione della salita:

Parcheggiata l’auto nella piccola piazza del paese si percorre, a piedi, Via Nazionale (punto di riferimento è il bar-tabacchi della Lince), giunti in Piazza Umberto I si gira a sinistra in Via Roma e arrivati vicino al numero civico 17, a destra, ci sono le scale da salire (indicazione per la Valle di Rose, sentiero n° I1). Si attraversa una strada asfaltata, ancora poche scale e si continua sul sentiero pietroso che sale prima rettilineo poi a svolte a monte del paese. Ottimo spettacolo, mentre si guadagna quota, su Villetta Barrea, il Passo Godi, Lago di Barrea e Barrea. Sempre in continua salita si entra nel bosco dove il fondo della mulattiera è decisamente più comodo. Stiamo risalendo la Valle di Rose, si passa accanto ad un antico stazzo diruto e a quota 1700 m circa si esce dalla macchia entrando in un anfiteatro chiuso a destra, Ovest, dal Monte Sterpi d’Alto 1966 m, di fronte dalla Cima di Passo Cavuto 2002 m e a sinistra, Est, dal Monte Boccanera 1982 m. Alle nostre spalle si nota il costone della Serra Rocca Chiarano. Il sentiero sale zigzagando tra erba e sassi, qui c’è la possibilità di incontrare cervi e camosci al pascolo, questi ultimi si fanno facilmente fotografare. Dopo un’ultima ripida salita, a serpentina, si giunge sul Passo Cavuto, quota 1942 m (2,10 ore - ascesa 840 m). Dal valico, seguendo la comoda cresta in direzione Est, in pochi minuti, si raggiunge la Cima di Passo Cavuto 2002 m. Il panorama si allarga sul Monte Iamiccio, Monte Petroso, Monte Capraro, Balzo della Chiesa, Monte Marsicano. Ripreso il sentiero che porta al Rifugio di Forca Resuni lo si percorre in discesa per poche decine di metri per abbandonarlo quando si giunge sulla perpendicolare della cresta Nord-Est del Monte Capraro. Il primo tratto della dorsale si sale a sinistra per superare delle roccette ingombre da Pini Mughi, poi ci si porta sulla comoda e spettacolare cresta, (a destra c’è il precipizio della Camosciara), percorrendola fino a pochi metri dalla vetta dove ci si sposta nuovamente a sinistra per aggirare alcune rocce, infine si raggiunge la cima salendo tra erba e sassi. (0,25 ore - ascesa 180 m). Ottima la vista sul Balzo della Chiesa, Monte Amaro, Prena, Camicia, Majella, Serra Rocca Chiarano con il Monte Greco e sui Monti Laziali del Parco. Si prosegue in direzione Nord-Ovest puntando alla sella tra il Balzo e il Capraro 1993 m. All’inizio si rimane in cresta poi bisogna aggirare da sinistra, Ovest, un grosso sperone roccioso, per farlo si scende ripidamente a sinistra (passi di I) fino a portarsi sotto la base, sempre in ripida discesa si costeggia la roccia e si è dall’altra parte. Nuovamente sul filo di cresta s’inizia a superare dei cespugli di Pino Mugo cercandosi un passaggio, ancora si scende ripidamente in diagonale a sinistra districandosi tra la mugheta fino a giungere in un punto libero dalla vegetazione sempre sul filo di cresta, quota 2040 m. Qui, sotto, a sinistra, si nota un canalino largo circa 3 metri, formato da rocce e cespugli di Pino Mugo, bisogna percorrerlo aiutandosi con le mani e, l’ultimo tratto, aggrappandosi ai rami verdi dei Pini che sono molto resistenti e flessibili (possono funzionare come una corda), comunque tutti i passaggi sono facili e non esposti. Rimane un ultimo grosso cespuglio da superare per raggiungere la sella. In mezzo alla macchia si nota un piccolo albero senza foglie, nell’attraversamento lo usiamo come punto di riferimento. S’inizia a cavalcare i pini salendo sui corti e resistenti tronchi reggendosi con le mani sui flessibili rami (si ha la sensazione di stare a nuotare nel mare leggermente mosso) La visibilità non è ampia dato che i rami ci superano in altezza, nonostante che stiamo passando da tronco a tronco senza scendere per terra, Comunque, giunti vicino all’albero si piega a destra, evitando di scendere troppo a sinistra, percorsi altri 5-6 metri si esce dal labirinto toccando subito la sella di quota 1993 m. Ora c’è da risalire, il problema è sempre lo stesso, studiando la via dall’alto sembra tutto facile, l’ipotetica via a zigzag tra i Pini Mughi s’individua facilmente ma quando stai vicino alla mugheta diventa tutto più difficile perché la vegetazione sembra compatta ed estesa e la visibilità è scarsa. I primi metri sono liberi, poi bisogna cercarsi un passaggio rimanendo più a destra possibile del filo di cresta che qui non è sempre molto ben evidente, se ci si sposta a sinistra bisogna navigare lungamente tra i pini, come descritto in precedenza, mettendo i piedi sui bassi e curvi tronchi e aprendo un varco tra i rami utilizzando le mani, ma qui c’è da aggiungere la fatica della salita. Più in alto la vegetazione (sempre cercando di stare più a destra possibile) è meno fitta, alla fine si è fuori dalla macchia, risalendo un pendio scosceso e pietroso si raggiunge la vetta del Balzo della Chiesa 2073 m (1 ora - ascesa 80 m). Ottima la vista sui monti laziali del Parco, sulla Valle Tre Confini, sulla dorsale Monte Petroso, Monte Altare, Monte Tartaro, su Opi, sul Monte Amaro di Opi, sul Marsicano e sulla stazione sciistica di Pescasseroli (Monte delle Vitelle). Tempo totale di salita da Civitella Alfedena 3,45 ore - ascesa totale 1150 m. Stessa via al ritorno in 3,15 ore - ascesa 100 m


Discesa:

Come per la salita.


Note:

Per un studio approfondito della via da percorrere andate a vedere l´album fotografico, relativo al percorso, nel sito www.lemiepasseggiate.it --- Informarsi sulla percorribilità del sentiero.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 14/07/2011 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Balzo della Chiesa - Monte Amaro di Opi e il Monte Marsicano

Monte Amaro di Opi e il Monte Marsicano

Via Normale Balzo della Chiesa - Monte Sterpi d´Alto e Serra Rocca Chiarano
Monte Sterpi d´Alto e Serra Rocca Chiarano

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