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Becca di Montchair - 3544 m

Via Normale Becca di Montchair
La via di salita dal ghiacciaio


Regione: Val Aosta Aosta
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Graie - Gruppo Gran Paradiso
Punto di partenza: Pont Valsavaranche (q. 1960 m) Valsavaranche
Versante di salita: N-NE
Dislivello di salita: 1580 m - Totale: 3160 m
Tempo di salita: 6,00 h - Totale: 10,30 h
Difficoltà: EEA - AG - I - F+
Periodo consigliato: giugno - agosto
Punti di appoggio: Rif. Vittorio Emanuele (q. 2732 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia su ghiacciaio
Libro di vetta: si
Cartografia: KOMPASS N. 86 - Gran Paradiso 1:50000
Autore: Roberto Ciri
Data della salita: 23/07/2005
Data pubblicazione: 08/08/2005
N° di visualizzazioni: 7775


Accesso:

Dal parcheggio di Pont seguire il sentiero, oltre il torrente, verso destra, prima attraverso il bosco e poi per pendii erbosi e rocciosi, salendo con numerose svolte al Rif. Vittorio Emanuele (q. 2732 m - 2 h).


Descrizione della salita:

Dal rifugio attraversare la chiusa del laghetto e seguire la traccia che porta alla cresta della morena che racchiude a N il ghiacciaio di Montcorvé. Prima di iniziare la salita della cresta morenica il sentiero si divide, presso un masso: seguire la traccia verso destra che taglia in orizzontale il pendio e conduce ad una conca pianeggiante di placche rocciosa lisciate dal ghiacciaio e massi. Seguire la traccia se in presenza di neve o gli ometti fra i massi, superando i vari ruscelli che scendono dal ghiacciaio, puntando sempre in direzione della cima della Becca di Montchair e seguendo gli ometti più a destra e al centro. Non seguire gli ometti che risalgono a sinistra le placche rocciose in quanto portano alla base della parete N del Ciarforon e deviano dal percorso. Attraversare tutta la zona morenica e di grandi massi seguendo con attenzione i numerosi ma piccoli ometti di sassi, attraversando poi un ruscello in direzione di un grande masso triangolare. Seguire verso sinistra gli ometti e attraversare tutta la conca di massi cercando di non perdere gli ometti in mezzo al labirinto di pietroni e massi. Puntare sempre in direzione della cima fino a raggiungere il pendio della morena che chiude a W il giacciaio. Risalirlo per traccia puntando ad una sella e raggiungerla, seguire poi la cresta larga e pianeggiante verso sinistra fino ai due grandi ometti che segnano il colletto a q. 2940, punto di passaggio al ghiacciaio di Montchair. Scendere dal colletto sul versante opposto per traccia, attraversando il pendio a sinistra passando fra massi crollati dalla cresta W del Ciarforon, fino a mettere piede sul sottostante ghiacciaio di Montchair. Proseguire diritti seguendo la traccia a sinistra su neve, se presente, passando sotto la parete W del Ciarforon, ma tenendosi a debita distanza per il pericolo di caduta pietre e per la presenza di alcuni crepacci terminali lungo la parete, comunque in genere la traccia è evidente. Eventualmente si può passare più a destra per campi innevati portandosi al centro del ghiacciaio e risalendolo sul lato destro più sicuro. In entrambi i casi puntare alla gobba di rocce affioranti che emergono dal ghiacciaio nella parte alta centrale e da qui attraversare con ampio arco verso destra la parte alta e più ripida del ghiacciaio, puntando ad una rampa di detriti all'estrena destra della muraglia rocciosa che sbarra in alto il ghiacciaio (caduta sassi). Risalire la breve rampa detritica senza difficoltà fino ad un ometto e da qui risalire a sinistra un pendio di neve fino alla fine e poi traversare a destra per neve o pietrame per prendere un altro pendio ghiacciato sotto cresta che porta ai piatti roccioni della cresta NE. Risalire tutta la cresta in lieve salita, un po' sul largo e piatto crinale roccioso, un po' sotto cresta a destra, con facili passaggi di I°, fino al grande gendarme da aggirare a destra per larga cengia fino ad una forcella. Dalla forcella risalire diritti e stando un po' a destra il ripido pendio innevato o detritico a seconda dela stagione (franoso se detritico) che porta ad un forcellino innevato, con cornice ad inizio stagione, e da qui per pendio innevato o detritico risalire gli ultimi 100 m un po' verso sinistra fino alle rocce accatastate della vetta (4 h dal Rif.).


Discesa:

Come per la salita.


Note:

Facile salita su ghiacciaio poco crepacciato, attraversamento della morena dal Rif. un po' complicato e da ricercare, ambiente molto appartato e solitario, salita molto varia fra ghiacciaio e roccia, cresta facile, pendio finale molto franoso se detritico, salita di soddisfazione alpinistica consigliata a inizio stagione, corda per i meno esperti.


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Via Normale Becca di Montchair - Accesso alla cresta

Accesso alla cresta

Via Normale Becca di Montchair - Sulla cresta NE
Sulla cresta NE

Via Normale Becca di Montchair - Verso la cima
Verso la cima
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