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Cima Venezia - 3386 m

Via Normale Cima Venezia
Cima Venezia dalla Seconda Cima Venezia


Regione: Trentino Alto Adige Trento
Alpi e Gruppo: Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Ortles Cevedale
Punto di partenza: Centrale elettrica di Malga Mare (q. 1972 m) Val de La Mare
Versante di salita: NE
Dislivello di salita: 1700 m - Totale: 3400 m
Tempo di salita: 5,00 h - Totale: 9,00 h
Difficoltà: EE - A - II- PD-
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Rif. Larcher al Cevedale (q. 2608 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Traccia e roccette, passaggi su roccia
Libro di vetta: si
Cartografia: TABACCO N. 08 - Ortles-Cevedale 1:25000
Autore: Piero Vardinelli
Data della salita: 15/08/2000
Data pubblicazione: 26/10/2010
N° di visualizzazioni: 18199


Introduzione:

Il Gruppo della Cima Venezia è costituito da 3 distinte vette e rappresenta il punto più elevato della lunga costiera spartiacque che dal Cevedale volge verso E, fino alla Cima Lorchen, separando di fatto la Val Martello a N dal bacino del Càreser a S. Punto panoramico giustamente celebrato sul gruppo orientale dell´Ortles-Cevedale, la Cima Venezia vera e propria occura il settore SW del tratto di cresta che dalla sella (q. 3229 m), a SW della Punta Martello, giunge fino alla sella (q. 3290 m), che la divide dalla Cima Marmotta. Ed è proprio lungo questo tratto di cresta che si svolge la nostra salita: dalla Vedretta del Càreser si sale alla spalla (q. 3322 m), situata ad W della sella (q. 3229) e da qui si segue la cresta che conduce alla Terza Cima Venezia (q. 3356 m), poi alla Seconda Cima Venezia (q. 3371 m) ed infine alla Cima Venezia (q. 3386 m). La traversata della cresta, in condizioni normali, è abbastanza facile. Anche il percorso sul Ghiacciaio del Càreser, che si è molto ridotto in questi ultimi decenni e non presenta crepacci, è facile. Piccozza e ramponi sono necessari, la corda è meglio portarla al seguito, ma non è indispensabile.


Accesso:

Sulla strada per il Passo del Tonale presso la località Fucine di Ossana si prende la deviazione per la Valle di Pèio. Dopo 6 km si arriva a Cògolo e da qui, seguendo la carrozzabile della Val de la Mare, si giunge dopo 10 km al parcheggio presso la centrale elettrica di Malga Mare.


Descrizione della salita:

Dal parcheggio si segue il sentiero segnalato che verso N conduce a Malga Mare (q. 2031 m). Dietro la malga si entra in una zona boschiva e dopo aver superato alcuni dossi si arriva ad un bivio, dove si abbandona il sentiero per il rifugio Larcher con il segnavia n. 102 e si segue invece, verso NE, il sentiero con il segnavia n. 146 che conduce al Lago Lungo (q. 2553 m). Dopo aver costeggiato ad W il lago, in breve si giunge ad un secondo bivio con il sentiero che sale dal rifugio citato. Si prosegue ora verso NE e seguendo il segnavia n. 104, dopo un tratto ripido, si arriva alla conca delle Pozze. Tralasciando a sinistra le tracce per il Passo Vedretta Alta, si aggira a S la più meridionale delle pozze (q. 2761 m) e si risale verso NE una specie di lungo canale, che conduce al passaggio di (q. 3140 m) sulla cresta NW della Cima Lagolungo.
Il ghiacciaio del Càreser su molte cartine è ancora raffigurato con una copertura glaciale compatta e molto estesa, in effetti nel corso degli ultimi decenni ha subito un notevole abbassamento di spessore, evidenziato dall´emergere di diverse costole rocciose.
Dal passaggio sulla cresta bisogna quindi scendere sul pendio detritico e dopo aver attraversato le morene verso NE, si raggiunge il ghiacciaio. Traversando a lungo sempre in direzione NE, si punta ad un canaletto sotto la Punta Martello, che permette di accedere ad una cresta nevosa e, senza passare dalla sella (q. 3229 m), si raggiunge la spalla (q. 3322 m). Seguendo il bel filo di cresta, con brevi saliscendi, si raggiunge la Terza Cima Venezia e poi la successiva Seconda Cima Venezia. Da quest´ultima si scende ad una stretta sella, dove inizia un ripido ed aereo filo di cresta nevoso che conduce in vetta (vedi foto scalate).


Discesa:

Dalla vetta si ritorna alla sella con la Seconda Cima Venezia. Da qui si scende facilmente su rocce rotte e sfasciumi nel canale fra le due cime, verso SE, fino a raggiungere il ghiacciaio del Càreser, ricollegandoci quindi con l´itinerario di salita. Abbiamo ora 2 possibilità:
1°) Ritornare al parcheggio seguendo l´itinerario di salita;
2°) scendere sul ghiacciaio verso SSE, fino alla fronte. Per avvallamenti e pendii detritici, prestando attenzione ai salti rocciosi, si giunge nel vallone a NE del Lago del Càreser. Dopo aver attraversato il torrente immissario, si segue il sentiero sulla sponda E del lago e si ritorna al parcheggio sul sentiero con il segnavia n. 123


Note:

Il collegamento fra i Rifugi Larcher e Dorigoni attraverso il passaggio di (q. 3140 m) è reso difficoltoso dal considerevole ritiro della Vedretta del Càreser. Allo scopo di collegare più facilmente i 2 rifugi nell´estate del 2010 è stato approntato un nuovo itinerario. Segnalato con bolli gialli, ha inizio presso il Lago del Càreser e dopo aver aggirato il lago sulla riva N, prosegue nell´avvallamento dell´immissario, fino a raggiungere la fronte del ghiacciaio. Da qui, per raggiungere il rifugio Dorigoni si prosegue sul vecchio itinerario attraverso la Bocca di Saènt, ma ovviamente il percorso segnalato può essere utile anche per l´accesso alla Cima Venezia.


Revisione:
relazione rivista e corretta il 04/01/2012 dalla redazione di VieNormali.it
© VieNormali.it

Via Normale Cima Venezia - Cima Venezia dal passaggio di (q. 3140 m)

Cima Venezia dal passaggio di (q. 3140 m)

Via Normale Cima Venezia - Sulla vetta della Terza Cima Venezia
Sulla vetta della Terza Cima Venezia

Via Normale Cima Venezia - Panorama di vetta verso WNW
Panorama di vetta verso WNW
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