Sasso di Càleda

Elegante torre che chiude a W il Gruppo del S. Sebastiano. La sua verticalità sicuramente non passa inosservata all´occhio dell´alpinista che da Agordo sale al Passo Duran. Le difficoltà alpinistiche si concentrano negli ultimi 15 metri.

Dal Passo Duràn si sale nel prato verso S per segnavia n° 524. Entrati nel bosco si prosegue a monte dell´alpeggio di Malga Càleda. Si superano dei canalini anche con un breve tratto esposto (cordino metallico), fino a raggiungere la fascia rocciosa che precede l´entrata nel solenne Van di Càleda. Si prosegue per il buon sentiero diretto alla ben visibile Forcella La Porta su terreno aperto, fino ad un inconfondibile grande masso.

Verso sinistra, si punta ora all´alto intaglio posto sulla destra del Sasso di Càleda. La traccia, indicata da ometti, sale traversalmente per facili canalini, buone cengette con mughi e brevi salti di roccia (I+), fino a poco prima di raggiungere detto intaglio. Sulla sinistra si prende una banca ghiaiosa e poi una buona cengia che corre sotto un tetto di rocce gialle. Entrati in un canale lo si risale, breve passaggio di 2°, fino a raggiungere la forcelletta sottostante la cuspide sommitale. Senza difficoltà si monta su una caratteristica aerea cengia anulare. A sinistra, da una sella ghiaiosa che divide un gendarme dalla torre sommitale, si attacca una liscia paretina di circa 15 metri. Questa è incisa da due camini entrambi percorribili, con difficoltà sul 3°. Si esce quindi sul ristretto pianoro sommitale.

Come per la salita. Per la discesa dalla torre sommitale, corda doppia da ancoraggio in loco.

Salita consigliata all´escursionista esperto. L´unica vera difficoltà è limitata alla breve paretina finale (3°). Sarà comunque gratificante arrivare anche solo sull´aerea cengia anulare, dove il panorama è già notevole.

Paretina finale

La cengia anulare sotto la vetta

Dalla vetta verso la conca di Agordo