Cima dall´aspetto inconfondibile se vista dalla Val Cordevole. Appare infatti a forma di appuntito corno, leggermente decentrato rispetto alle cime di cui fa parte nel sottogruppo delle Stornade nei Monti del Sole. Ripidissime e inaccessibili pale erbose alternate a salti di roccia la cingono su tutti i versanti. Soltanto verso W uno spallone meno dirupato permette l´accesso, seppur non facile, alla vetta. Come tutte le escursioni nei Monti del Sole, la salita è riservata a coloro che sappiano ben districarsi su terreno impervio, selvaggio e raramente segnalato.
Per la SR n° 203 della Val Cordevole, raggiunta la località di Candàten (stazione della Forestale), si prosegue verso N per circa 600 m. Possibilità di parcheggio in uno slargo ghiaioso sulla sinistra (q. 427 m).
Si attraversa il torrente Cordevole, raggiungendo l´opposta riva nei pressi dello sbocco del Rio delle Coraie. Verso destra (N) si segue per un centinaio di metri una buona traccia, quindi si sale ripidamente in direzione di un traliccio elettrico (W) pervenendo ad un bivio (q. 590 m). Si prosegue a destra salendo tra bassa vegetazione fino al ripiano del Col dei Bec Basso (q. 866 m) e successivamente, aggirato un gradino roccioso, si perviene al Col dei Bec Alto (q. 1140 m). La traccia, sin qui abbastanza evidente, diviene più incerta, anche se confortata da vecchi sbiaditi bolli rossi, arrivando al panoramico Pian della Rocchetta (q. 1266 m). Verso NW è ora ben visibile una buona traccia, che si snoda lungo un´esposta ma non difficile cengia e permette di aggirare in quota i versanti E e N della Rocchetta. E´questo il Viaz de la Zenturela. Superati alcuni canalini ed anfratti rocciosi si perviene alla radura erbosa, ora assalita dalla vegetazione, del Mandrìz della Rocchetta, ove sono ancora visibili i ruderi di un vecchio alpeggio (q. 1300 m). Superato un boschetto di faggi, ripidamente si monta sullo spallone W della Rocchetta e si percorre la successiva ampia cresta. Raggiunta una più alta spalla erbosa, per canalino e ripidissima pala si raggiunge la comoda e panoramica vetta, che strapiomba sulla Val Cordevole.
Come per la salita.
Montagna impervia e selvaggia, come del resto tutti i rilievi dei Monti del Sole. Poche frequentazioni annuali bastano però a collocarla tra le cime più visitate in questo negletto e selvaggio gruppo montuoso. Essendo luoghi purtroppo infestati dalla presenza di zecche, è opportuno frequentarli durante i periodi meno caldi e con le dovute precauzioni.
