Monte Tiron

Aspra ed impervia elevazione nel settore meridionale del Gruppo della Schiara. E´ ben visibile dalla città di Belluno, dalla quale è facilmente riconoscibile per i segni di un enorme crollo franoso avvenuto di recente. Per il non facile e pericoloso accesso conta rarissime visite, venendogli preferite le più facili cime circostanti

Da Belluno si raggiunge per strada asfaltata la località Case Bortot (q. 700 m - buon parcheggio). Si prosegue per la larga mulattiera con segnavia n° 501 diretta al Rifugio 7° Alpini. Dopo circa 15 minuti la si abbandona, per seguire sulla sinistra (indicazioni) un buon sentiero che sale alla Forcella Monpiana. Il tracciato (segnavia n° 506) sale aggirando le pendici orientali del Monte Terne e raggiungendo in circa 2 ore l´ampia ed erbosa Forcella Monpiana (q. 1614 m).

Dalla forcella si sale per pala erbosa verso W a raggiungere le rocce del Tiron nei pressi di un vistoso franamento. Sulla verticale di due alberelli si attacca sulla destra un ripidissimo pendio erboso-roccioso. La traccia, quasi verticale, supera un canalino e si porta verso destra (E), pervenendo ad un´aerea cengia la cui esposizione è attenuata da provvidenziali mughi. Si entra ora in un canale, spesso bagnato (cordino malsicuro), che permette di raggiungere una forcelletta. Risalito il pendio opposto e superata una lapide che ricorda un giovane alpinista locale, si perviene sulla vasta ed erbosa vetta. Grande panorama sui versanti meridionali della Schiara.

Tassativamente come per la salita.

Salita riservata ad esperti escursionisti, che sappiano muoversi in questi delicati percorsi. Le ripide pale erbose e rocciose con brevi tratti alpinistici consigliano l´uso della corda, almeno nella discesa, per i meno sicuri. Sporadici segni azzurri facilitano la via, non sempre molto evidente.

Aerea cengia sulla Val Medon

Vetta Tiron verso Monti del Sole

In discesa lungo i ripidi pendii